Dal Sudafrica alla Nuova Zelanda, tutti i commenti sulla vittoria del trofeo da parte dei biancoverdi
Rainbow Cup, Benetton campione: le reazioni dei media internazionali
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Challenge Cup: la formazione del Benetton Rugby per la sfida al Gloucester
Negri, Lamaro e Halafihi in terza linea, Menoncello e Brex al centro e una panchina "pesante"
Marco Bortolami: “Giocare contro Gloucester per me sarà speciale. Siamo pronti per la partita”
A parlare è il tecnico dei veneti che in passato è stato giocatore degli inglesi
Zebre: definita la prima avversaria per le amichevoli estive
Subito una partita di alto livello per la franchigia di Parma
Gloucester-Benetton, il DG Pavanello:” Sono gli avanti a dover dimostrare di essere superiori”
Il dirigente dei biancoverdi ha sottolineato quale sarà la chiave del match
Benetton Rugby, Michele Lamaro: “Vogliamo attaccare Gloucester. In attacco dovremo essere cinici”
Il capitano carica i suoi in vista della semifinale di sabato contro gli inglesi
Cari celti… Po po po po po po poooooo
Per quanto mi riguarda mi auguro che i celti comincino ben presto ad essere piallati con costanza dalle nostre perché l’atteggiamento di sufficienza che hanno nei confronti del rugby italiano è più che irritante. L’ultima prova dell’atteggiamento irriverente, spocchioso e di totale mancanza di rispetto sia nei nostri confronti che, più in generale, dell’atteggiamento che un rugbista dovrebbe avere in campo, l’ho osservato durante la partita del sei nazioni under 20 Galles Italia, con continue ed aperte lamentele sulle decisioni dell’arbitro ed un atteggiamento irritante che solo sui campi da calcio trova cittadinanza. Allucinante poi, che la stampa locale non faccia cenno del successo di una squadra del pro 14 su una sudafricana: meschini ed antisportivi!
Potevano scrivere anche che l’unica meta dei Bulls andava annullata per un ingresso laterale … e forse pure di spalla.
Ma bando alle polemiche e in alto i calici, brindiamo alla vittoria in un torneo snobbato, a posteriori, da chi avrebbe voluto vincerlo ma non c’è riuscito.
Contentissimo per chi ha dato molto alla squadra e adesso è in partenza; nessuno escluso ma, primo fra tutti, Alberto Sgarbi, esempio per tutti nei momenti felici ed in quelli più bui.
Grazie a tutti e BRAVI FIOI!!!
Quei giornali non hanno scritto niente perché il letame è difficile da digerire…consiglio un buon disgorgante con un pizzico di fair play ovale, quello tanto sbandierato da loro.
Si leggeva , o meglio ,da qualche parte riportato che Munster ci teneva (…grande squadra che in questi anni sta accogliendo pochissimo..
)…era una occasione per dire : siamo qua di nuovo….invece è andata diversamente.
Come ho scritto ieri, gli amici leprecauni, kilt muniti e cimri rosicano parecchio e hanno dimostrato, per chi ne avesse ancora bisogno, che fanno gli sportivi solo quando vincono, magari grazie a fischietti imbarazzanti e sudditi delle rispettive federazioni; che se succedesse al contrario ne vedremo delle belle per un paio di settimane almeno.
Ma va bene così, sappiamo bene che sotto le apparenze e il fair play di facciata, il rugby di oggi non è diverso da altri sport di cui ci riteniamo, per qualche strano motivo, a torto superiori.
L’importante è che questa tonnellata di letame che devono digerire sia la prima di una lunga serie.
Forza Leoni sempre!
“…sotto le apparenze e il fair play di facciata, il rugby di oggi non è diverso da altri sport di cui ci riteniamo, per qualche strano motivo, a torto superiori”
Finalmente!!! Parole da mandare in loop fin che entreranno nella testa di tutti.
Millantare una qualsiasi superiorità, più o meno reale, nei confronti di altri sport può solo portar danno.
Piedi per terra, touche escluse, e dalle altre discipline prendiamo solo gli esempi positivi, ove ce ne siano
Rosicatio maxima
fanno ridere i celtici giornalisti, non scrivono nulla come se i loro conterranei avessero bisogno di loro per sapere com’è finita la partita
dimostrano una mentalità provinciale
La vittoria di Treviso e’ in bella vista nella seguitissima rubrica ‘Who’s hot and Who’s not” di Planet Rugby
Ora; che questa competizione, venuta dopo la conclusione del Pro14, che non assegnava posti nelle competizioni europee, in cui i giocatori non dovevano convincere i selezionatori delle squadre nazionali a convocarli e in tempo di pandemia, è lapalissiano, però, i complimenti a Treviso per la vittoria, meritata, in cui ha dimostrato la maturità, non scontata, di saper cogliere l’occasione (se gli altri hanno snobbato la competizione affari loro); penso che la competizione del prossimo hanno riporterà molti facili entusiasmi ai piedi per terra, ma, comunque, il non riportare nemmeno la notizia, da parte delle maggiori testate irlandesi, scozzesi e gallesi, è un’ imperdonabile caduta di stile!!!
Testate specializzate, naturalmente.
Hro il problema è che le testate le hanno sbattute nel muro.
Grande Zio Gino!”!!! 😀 😀 😀
Indubbiamente dei bulls quasi sempre alle corde e varie volte al tappeto non se li aspettava neppure il più sfegatato trevigiano…tuttavia mi aspettavo un atteggiamento più accogliente per la supernotizia da parte di tante testate, invece sento soltanto il sottofondo sghignazzante di giornalisti e nazioni dove più che esaltare la prestazione monstre dei leoni, si minimizza l’impatto che le grandi sudafricane potrebbero avere nel prossimo Pro e quasi tirano un sospiro di sollievo…spero tanto che sbaglino entrambe le interpretazioni e…arrivederci al prossimo autunno!
Oh signur ! continuano a ronzare quelli ! nonostante tutto continuano !!!
… e io godo sempre di più …..
@Mamo, spero abbiate ragione te e tutti quelli che si sono così entusiasmati; in chiave futura, naturalmente, perchè per la vittoria era, più che lecito, sacrosanto; perchè vorrebbe dire che anche la Nazionale sarebbe diventata competitiva; facciamo così, ne riparliamo dopo i test match autunnali e il prossimo Sei Nazioni, spero che godremo insieme e sarò pronto a farti le mie scuse (cosa che mi auguro!!!), ma, se, malaguratamente, non dovesse essere, mi aspetto un’eguale onestà intellettuale da parte tua!!!!
@Hro buongiorno,
complimentarsi con la Benetton per aver vinto una coppa “…dopo la conclusione del Pro14, che non assegnava posti nelle competizioni europee, in cui i giocatori non dovevano convincere i selezionatori delle squadre nazionali a convocarli e in tempo di pandemia..” non mi sembra onesto intellettualmente ma solo un tentativo di svilire la portata del successo.
Lo dico senza volerti offendere, battibecchi fra tifosi.
Beh, naturalmente dopo NON essere arrivati alla finale, avere detto che chi ci era arrivato era li’ solo grazie alla fortuna e avere pronosticato una brutta figura per l’emisfero nord… non era facilissimo rimangiarsi tutto.
Comunque a proposito dell’atteggiamento sportivo c’e’ un mondo di differenza fra tanti giornalisti e gli appassionati, leggendo i commenti europei su youTube e altrove c’e’ qualche nota stonata ma il 90% si puo’ sintetizzare con “complimenti Benetton, speriamo che continui e che sia una sveglia per il rugby in Italia”;
non nascondiamoci dietro a un dito, purtroppo l’atteggiamento spesso negativo verso il rugby italiano e’ dato dai risultati che spessissimo sono estremamente negativi.
I commenti sudaficani sono piu’ incentrati sui Bulls, e non sono complimenti, ma a parte qualcuno che dice che avevano troppi assenti e che la squadra al completo avrebbe vinto, non si vede una mancanza di rispetto verso il rugby estero, piuttosto che devono adattarsi ad essere competitivi in trasferta.
E se qualcuno volesse farsi grasse risate consiglio questo articolo del 13/06:
https://www.businesslive.co.za/bd/opinion/columnists/2021-06-13-gavin-rich-pity-the-bulls-could-not-face-a-stronger-side-than-benetton-treviso/
Ehhh peccato si… peccato che sia solo per gli iscritti, ma bastano il titolo e la prima considerazione! Chissà se ha scritto qualcosa ieri oppure si manterrà defilato per una settimanella, magari qualcuno dimentica.
Ad essere giusti, sono anni che il rugby italiano non solo è costantemente perdente ma proprio imbarazzante … e anche i siti e giornalisti stranieri più simpatetici non hanno più le energie e la voglia di rimarcare su quelle che si sono sempre rilevate “false dawns” per noi: sporadici successi fini a se stessi, di solito subito seguiti da tracolli ignominiosi.
Da parte nostra godiamoci il momento, comunque assolutamente positivo per Treviso (per il quale tifo dall’inizio dell’avventura celtica e che ho continuato a tifare anche nelle stagioni più nere, sia chiaro, pur non avendo nulla a che fare nè con Treviso nè con il Veneto) e per il rugby italiano; ma speriamo anche che sia l’inizio, se non di una serie di vittorie, di performances consistenti che giustifichino la nostra partecipazione ai tornei in cui siamo inseriti.
Altrimenti, come le altre volte, non ultima quella del raggiungimento dei quarti del torneo, sarà stato tutto inutile
Mi viene comunque da dire che i giornalisti sudafricani avrebbero comunque potuto consolarsi ricordando che c’è non poco Zuid-Afrika nella bella vittoria dei Leoni: il capitano Duvenage, il tallonatore Els e il seconda linea della panchina Irné Herbst. Se avessero vinto loro noi italiani non avremmo potuto dire lo stesso. 😀