L’allenatore Campione d’Italia in carica ha chiuso dopo tre anni il suo rapporto con i rossoblù, qui le sue parole a riguardo

Il saluto di Umberto Casellato alla città e alla squadra di Rovigo (Ph. Ettore Griffoni)
Il rapporto tra Umberto Casellato e il Rovigo è formalmente finito, visto che il suo contratto è scaduto e c’è la firma per allenare Colorno nella prossima stagione. Nonostante qualche screzio con l’ambiente – ma non con i tifosi -, emerso nel post partita della finale Scudetto vinta a Padova, tre anni ricchi di emozioni però non si possono dimenticare, e allora il coach Campione d’Italia in carica ha voluto salutare tutto il popolo rodigino con una lettera nella quale sono esposti tutti i ringraziamenti per il supporto ricevuto.
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Il 17 giugno c’è stata una conferenza stampa dove Casellato ha salutato l’ambiente, alla presenza di giocatori e dirigenti del Rovigo, in un clima comunque disteso, in cui l’ex Benetton ha lasciato trapelare anche un pizzico di commozione. La sua avventura rossoblù si è dunque chiusa con una Coppa Italia e uno Scudetto in bacheca, entrambe vinte sconfiggendo il Petrarca all’ultimo atto, in tre stagioni da allenatore rodigino.
Questa la lettera di Umberto Casellato per il Rovigo e Rovigo:
CIAO ROVIGO…SONO STATI TRE ANNI FANTASTICI !!! GRAZIE, CON TUTTO IL CUORE CHE HO!!!
E’ arrivato il momento dei saluti, quelli finali.
Ho pensato molto a questo momento, alle parole giuste da dire (e per un istintivo è già tanto) per cercare di esprimere le emozioni di questi tre anni così particolari sia dal punto di vista professionale che personale: credo però che l’unica parola adatta, seppur banale e a tratti scontata, sia GRAZIE.
GRAZIE a tutti i “miei” Ragazzi, per essersi affidati e fidati di me, per aver creduto nel gruppo ancora prima che in sé stessi. Sono state dette, scritte e smentite tante cose ma ciò che in questi giorni ogni singolo ragazzo sta comunicando, anche attraverso i social, ha un denominatore comune: il sostegno reciproco nel superare le difficoltà.
Alcuni episodi e alcune parole hanno profondamente ferito me, lo staff e tutti i Ragazzi, abbiamo vissuto momenti particolarmente difficili ma anche questo ci ha permesso, lavorando in silenzio, di crescere come gruppo, di aumentare il nostro senso di appartenenza e di creare quel valore aggiunto che ci ha permesso di raggiungere il tanto sognato traguardo.
Un enorme GRAZIE va a tutti i tifosi e a tutte le tifose che hanno seriamente rappresentato il 16° uomo in campo: a chi in questi tre anni ha sempre occupato un posto in tribuna, al di là del meteo e dei km percorsi; a chi ci ha sempre incitato e applaudito, ancor più nelle sconfitte; a chi ci ha parlato con uno sguardo; a chi si è emozionato e ci ha emozionato.
Ma un grazie va anche a coloro ai quali non sono mai stato troppo simpatico o che sono comparsi solo nei momenti di difficoltà perché anche questo è stato motivo di crescita e di forza nel non mollare.
Ci sarebbero molti altri ringraziamenti da fare, ma mi sono dilungato già troppo, è ora di chiudere: le logiche professionali impongono sempre di voltare pagina e di rituffarsi in una nuova avventura con energia ed entusiasmo anche se ho una certezza: non smetterò mai di essere affettivamente legato a questi Ragazzi, a voi tifosi e tifose, a questa Maglia.
UMBERTO
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