Rainbow Cup: Il Benetton vola, Connacht battuto 20-12

Decide la meta di Brex e i calci di Garbisi, ma soprattutto la mischia e il grande carattere di tutti i leoni.

Rainbow Cup: Il Benetton vola, Connacht battuto 20-12 (ph. Ettore Griffoni)

Rainbow Cup: Il Benetton vola, Connacht battuto 20-12 (ph. Ettore Griffoni)

Fino a questo momento i giudizi sono stati positivi ma sempre contenuti. Oggi lo si può dire: questo è il Benetton dei giorni migliori. I leoni hanno battuto Connacht giocando con lucidità, accuratezza e il giusto cinismo. La quarta vittoria su 4 è il giusto premio dopo tante difficoltà dalle quali la squadra di Crowley ha saputo risollevarsi con grande carattere. È un successo che nasce dalla mischia (Riccioni e Gallo su tutti), dalle invenzioni di Garbisi e dalla superba prestazione dei centri, con Zanon premiato player of the match. Adesso manca solo un ultimo passo verso la finale, il 12 giugno contro gli Ospreys.

Pronti via e la partita di Denis Buckey, che doveva festeggiare i 200 caps, finisce nel peggiore dei modi: il pilone cerca e trova un ottimo tenuto su Ioane isolato, ma si fa male al ginocchio ed è costretto a lasciare il campo. Sugli sviluppi della penaltouche arriva prima un altro calcio di punizione, poi sulla successiva maul gli irlandesi sono perfetti e vanno a marcare con Delahunt per la prima meta del match dopo soli 3 minuti. Dalla piazzola Tom Daly centra i pali e fa 7-0.

La reazione dei leoni è immediata: Garbisi trova un corridoio perfetto per la volata di Brex che dai 22 arriva direttamente alla bandierina, Sullivan prova a portarlo fuori ma l’italo-argentino resiste e trova una marcatura fondamentale. Garbisi non centra i pali e si rimane sul 5-7. Il match non ha un attimo di respiro, ci si sposta da una parte all’altra del campo senza soluzione di continuità, ma Treviso dopo il primo colpo trova la necessaria solidità difensiva e tiene Connacht a debita distanza. Il placcaggio alto di Ruzza consente però agli ospiti di ritornare in zona d’attacco con un’altra touche: stavolta il drive non avanza e sugli sviluppi dell’azione arriva l’ottimo lavoro di Lamaro ed Els che in coppia abbrancano il pallone e salvano tutto.

Ancora una volta arriva l’immediata risposta della squadra di Crowley, ancora orchestrata da Garbisi che con un calcetto stupendo innesca la corsa di Zanon, i leoni arrivano dentro i 22 irlandesi e di nuovo la giovane apertura mette in difficoltà la difesa con il piede. Porch è costretto a portare il pallone dentro l’area di meta concedendo una mischia a 5 metri. Gnecchi punisce McCallister sulla spinta di Riccioni e Treviso cerca il bersaglio grosso in rimessa laterale: sugli sviluppi della maul l’ovale cade a terra viene incredibilmente rubato da Connacht che con una ripartenza micidiale si presenta in zona rossa, a salvare tutto stavolta è Halafihi con un gran tenuto.

La partita è stupenda e al 23′ Treviso torna di nuovo in attacco dopo il secondo calcio di punizione conquistato in mischia, la difesa di Connacht è costretta al fallo e Garbisi colpisce un clamoroso doppio palo nonostante la posizione facile. Il pallone ritorna ai leoni che guadagnano subito un altro penalty: stavolta il 10 di Treviso è perfetto e piazza il soprasso. Col passare dei minuti Treviso sembra prendere gradualmente in mano il match: l’ostruzione di Aki su Ioane consente a Garbisi di allungare ulteriormente sull’11-7.

Il match cala leggermente di ritmo, ma prima dell’intervallo un fallo abbastanza banale concede a Connacht l’ultima occasione: multifase logorante e calcio di punizione concesso per fuorigioco, ma gli irlandesi peccano di presunzione, giocano veloce rinunciando a 3 punti facili e perdono il pallone.

Il secondo tempo comincia sotto la pioggia e con Connacht che parte a mille all’ora: solito multifase, calcio di punizione conquistato e palla in touche per la solita maul vincente finalizzata stavolta da Boyle. Daly non trova i pali e si rimane sull’11-12. Come nel primo tempo, la partenza degli irlandesi è fortissima, ma allo stesso modo la reazione dei leoni è immediata, con l’ottimo buco trovato da Cannone che costringe gli avversari a spendere un fallo, trasformato da Garbisi nel calcio del controsorpasso: 14-12.

Il pallone scivoloso moltiplica gli errori di handling e di conseguenza le mischie: Treviso ne approfitta e guadagna un altro calcio di punizione, stavolta però Garbisi non trova i 3 punti e si riparte dai 22. L’occasione mancata brucia, ma la difesa di Duvenage e compagni è sempre attenta e impedisce agli avversari di creare occasioni. Ancora una volta la mischia è la chiave della partita del Benetton, che guadagna un altro calcio e stavolta va in touche. Sulla rimessa arrivano prima le cariche di Brex e Zanon, poi quelle degli avanti e infine il penalty che i leoni decidono di giocare con una mischia.

Il pacchetto trevigiano è dominante, rinforzato anche dagli ingressi di Lucchesi, Herbst e Barbini. Dopo il primo calcio Duvenage sceglie di nuovo la mischia e la scelta paga perché arriva il cartellino giallo per Bealham. Le mischie diventano no-contest e si opta quindi per un più saggio e prudente calcio in mezzo ai pali, con Garbisi che allunga sul 17-12. Connacht tenta il tutto per tutto inserendo Blade, Papali’i e poi Carthy. I 10 minuti di superiorità passano senza particolari occasioni create da Treviso, ma anche senza pericoli. Rientrato Bealham si ritorna a giocare le mischie e subito i leoni rimettono le cose a posto guadagnando l’ennesimo calcio di punizione.

La squadra di Crowley mantiene il possesso in attacco, e la parola fine al match arriva da Papali’i, che per un intervento pericoloso su Cannone si vede sventolare il cartellino rosso da Gnecchi. Garbisi è preciso e allunga oltre il break per il 20-12. Il risultato non cambia più, i padroni di casa gestiscono senza problemi il finale e conquistano il quarto successo consecutivo, il quinto nelle ultime 6 partite. Per Connacht invece la corsa alla finale finisce qui.

 

Benetton Rugby: Jayden Hayward, Edoardo Padovani, Ignacio Brex, Marco Zanon, Monty Ioane, Paolo Garbisi, Dewaldt Duvenage (c), Toa Halafihi, Michele Lamaro, Sebastian Negri, Federico Ruzza, Niccolò Cannone, Marco Riccioni, Corniel Els, Thomas Gallo.

A disposizione: Gianmarco Lucchesi, Ivan Nemer, Filippo Alongi, Irné Herbst, Manuel Zuliani, Marco Barbini, Callum Braley, Ratuva Tavuyara

Mete: Brex
Trasformazioni:
Punizioni: Garbisi (5)

Connacht: John Porch, Peter Sullivan, Bundee Aki, Tom Daly, Alex Wootton, Conor Fitzgerald, Kieran Marmion, Paul Boyle, Jarrad Butler (c), Cian Prendergast, Ultan Dillane, Niall Murray, Finlay Bealham, Shane Delahunt, Denis Buckley

A disposizione: Dave Heffernan, Paddy McAllister, Dominic Robertson-McCoy, Oisin Dowling, Abraham Papali’i, Caolin Blade, Jack Carty, Sammy Arnold

Mete: Delahunt, Boyle
Trasformazioni: Daly
Punizioni:

 

Francesco Palma

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