Rainbow Cup: Edimburgo sconfigge le Zebre 24-18

Fatale, per i ducali, il parziale negativo della ripresa

Pro14: dalla stagione 2021/22 si potrebbe giocare un torneo riservato agli Under 23 durante i test match delle Nazionali ph. Matteo Mangiarotti - OnRugby

Edimburgo ph. Matteo Mangiarotti – OnRugby

Al Murrayfield, Edimburgo e Zebre aprono le danze della Rainbow Cup, sfidandosi in una gara valida per la prima giornata dell’inedita competizione transcontinentale (che andrà in scena con due competizioni distinte, tra Europa e Sudafrica).

Dopo un paio di minuti iniziali interlocutori, al primo multifase portato appena dentro la metà di campo avversaria, le Zebre raccolgono tre punti. L’ex pilone di Rovigo Atalifo viene penalizzato per offside, consentendo a Carlo Canna – alla 100esima presenza con i ducali – di centrare i pali dalla zona centrale del campo, poco oltre la linea dei 10 metri, per il 3-0 esterno al 4′.

La battaglia si dipana soprattutto in mezzo al campo, con le due squadre che testano le prese aeree del triangolo allargato avversario, trovando spesso risposte più che all’altezza. Proprio in tale situazione, al 10′, tuttavia, Carlo Canna concede un penalty – piuttosto discutibile, a dire il vero – per un’ostruzione ai danni di Hoyland, con l’intento di semplificare la conquista aerea di Pierre Bruno. Edimburgo può così disporre di una penal’touche dentro l’area dei 22. Hodgosn porta giù il pallone in rimessa laterale, il drive arriva sin sui 5 metri in avanzamento, poi dopo un paio di cariche vicino all’out di destra, gli scozzesi allargano l’ovale, con una buona trasmissione grazie alle mani di Chamberlain e Kinghorn, che attiva Sau, ultimo uomo a sinistra, permettendo al fijiano di volare oltre, prima della conversione di Chamberlain per il 7-3 (13′).

Zebre indisciplinate sul restart, con un placcatore multicolor che non lasica mai l’attaccante scozzese prima di contendere l’ovale, e consente così ai padroni di casa di risalire immediatamente il campo.

I ducali, tuttavia, sospinti da un Pierre Bruno al solito oltremodo elettrico palla in mano, accorciano le distanza, sempre dalla piazzola, al 18′. L’ala genovese arpiona un pallone in cielo, all’altezza dei 10 metri difensivi, scappando ad un paio di placcaggi sull’out di destra, e trovando poi il sostegno di Violi, che tiene vivo a sua volta il possesso all’interno per Canna, placcato alto. Lo stesso beneventano centra i pali, per il 7-6.

Le Zebre hanno possesso – decisamente più di quanto accadrà nella ripresa, dominata in tal senso dai locali – e lavorano immediatamente in attacco, con un multifase corrosivo, vanificato però dal tenuto forzato ai danni di Mori, che si isola e concede il penalty.

I ducali lavorano piuttosto bene nelle fasi di conquista, sia in touche che in chiusa, dove al 25′ arriva un calcio in favore dei ragazzi di Michael Bradley. Canna trova una gran penal’touche sui 5 metri, da cui si genera la prima – nonché unica – marcatura pesante della serata degli emiliani. Pallone vinto da Sisi, drive che avanza sin a ridosso della linea di meta e poi serie di cariche – con il verso dell’attacco che converge verso il centro del campo -, con Lovotti prima, e con Violi con un guizzo poi, che arrivano ad un cm dalla marcatura pesante. Meta che segna, tornando verso destra, poche fasi dopo, proprio il pilone sinistro degli azzurri, con Canna che converte per il 13-7, al 26′.

Canna che, al 33′, lavora al meglio anche in difesa, con un gran placcaggio basso, all’altezza della linea mediana, che permette a Di Giulio di forzare un turnover sul punto d’incontro. L’ultimo momento degno di nota della prima frazione è ancora di marca ducale, al 37′: corsa superba di Giammarioli, grande angolo preso da Meyer, che premia il sostegno di Bello, con il pilone che arriva a ridosso dei 5 metri. Tutto, però, vanificato da un calcio contro Violi, che consente ad Edimburgo di allontanare la minaccia.

L’avvio della ripresa è incoraggiante per i ducali, che producono un multifase con abbrivio, anche se l’in avanti di Bruno, dopo diverse fasi di qualità, ferma il flusso offensivo ospite, ed inizia un’altra partita, con Edimburgo che monopolizza il possesso, e si trova spesso a giocare nella metà di campo avversaria, punendo l’indisciplina zebrata della ripresa.

Al 45′, arriva un calcio contro Bello in chiusa. Si genera così una penal’touche dentro i 22 d’attacco: pallone vinto ed aperto all’altezza per Sau – che brucia un placcaggio rivedibile di Canna – , poi gran corsa di Hodgosn, e carica vincente di Crosbie. Chamberlain trasforma: 14-13 al 47′. Al 48′, Nagle si isola e concede il tenuto a Crosbie: nuova penal’touche nei 22, con Edimburgo, che, stavolta, però, non concretizza in zona rossa. Sul punto d’incontro, gli scozzesi giganteggiano, sfruttando le corse troppo spesso laterali, ad isolarsi, degli attaccanti ducali, come quella di Canna al 55′, placcato da Schoeman, e ‘grillotalpato’ da Crosbie.

Arriva così l’ennesima penal’touche sui 5 metri, con Edimburgo che attiva Kinghorn, pronto a segnare in bandierina, ma portato fuori in extremis da Biondelli. Medesima situazione si ripete pochi istanti dopo, con Bruno che riesce a catturare Sau ormai già con l’acquolina della meta in bocca.

La meta scozzese, nell’aria, però, alla fine giunge quasi inevitabilmente, al 62′: drive che arriva oltre la linea dei 5 metri – benché ben difeso dai ducali -, Harrison si stacca e guadagna metri, così come Mata e Hodgson, con due cariche incisive verso il centro del campo, propiziando la decisiva palla all’altezza di Dean Per Currie, che sigla il 19-13, prima della conversione di Chamberlain per il 21-13. Nel finale, il piazzato di Chamberlain, e la meta a tempo scaduto di Meyer, al termine di un bel contrattacco a gioco rotto iniziato e concluso dal terza linea azzurro, e rifinito da Bruno e Casilio, fissano il punteggio sul definitivo 24-18.

Un punticino di bonus per i ducali, in controllo del match nella prima frazione, ma troppo fallosi nella ripresa per poter ambire realmente a qualcosa in più.

Il tabellino di Edimburgo-Zebre  –  Rainbow Cup

Edimburgo: 15 Blair Kinghorn, 14 Damien Hoyland, 13 Matt Currie, 12 George Taylor, 11 Eroni Sau, 10 Nathan Chamberlain, 9 Charlie Shiel, 8 Ben Muncaster, 7 Luke Crosbie (c), 6 Mesu Kunavula, 5 Jamie Hodgson, 4 Marshall Sykes, 3 Lee-Roy Atalifo, 2 Mike Willemse, 1 Boan Venter
A disposizione: 16 Patrick Harrison, 17 Pierre Schoeman, 18 WP Nel, 19 Viliame Mata, 20 Connor Boyle, 21 Roan Frostwick, 22 Jack Blain, 23 Chris Dean

mete: Sau, Crosbie, Currie
trasformazioni: Chamberlain (3)
punizioni: Chamberlain

Zebre: 15 Michelangelo Biondelli, 14 Pierre Bruno, 13 Federico Mori, 12 Enrico Lucchin, 11 Gabriele Di Giulio, 10 Carlo Canna, 9 Marcello Violi, 8 Renato Giammarioli, 7 Johan Meyer, 6 Potu Junior Leavasa, 5 Ian Nagle, 4 David Sisi (c), 3 Eduardo Bello, 2 Massimo Ceciliani, 1 Andrea Lovotti
A disposizione: 16 Giampietro Ribaldi, 17 Daniele Rimpelli, 18 Alexandru Tarus, 19 Leonard Krumov, 20 Giovanni Licata, 21 Nicolò Casilio, 22 Antonio Rizzi

mete: Lovotti, Meyer
trasformazioni: Canna
punizioni: Canna (2)

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