Fatale, per i ducali, il parziale negativo della ripresa
Rainbow Cup: Edimburgo sconfigge le Zebre 24-18
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Veramente un arbitraggio assurdo
diverse certezze: Bruno quando è in giornata, e stasera lo era come da qualche settimana, è veramente un fastidio per gli avversari. Canna e Violi, quando non sono in giornata, come stasera, sono veramente una zavorra per la squadra. Ma Pescetto?
e farsi “prestare” Trussardi visto che gioca a Rovigo?!?!
Trussardi quest’anno ha fatto fatica a trovare spazio a Rovigo. Magari in Top10 ci sono altri mediani che potrebbero essere provati, a cominciare da chi ha spesso relegato in panchina o in tribuna Trussardi.
Trussardi è sotto contratto on Treviso
Purtroppo con i soliti difetti del rugby italiano si è perso questa partita, panchina che ovviamente non ha portato nulla con piloni in difficoltà in mischia e solite difficoltà nelle pulizie delle ruck, migliori x distacco giammarioli e bruno che sono al momento il migliore terza linea e ala italiana insieme a ioane ovviamente, giocatori questi da mettere stabilmente titolari con la nazionale e non solo convocati
Veramente questa era una scelta degli allenatori: le Zebre hanno messo i piloni più esperti dal primo minuto, l’Edimburgo li ha tenuti in panchina. Si poteva prevedere una certa sofferenza nelle fasi statiche nel finale di partita.
Un Edimburgo senza la maggior parte dei titolari (in pratica l’unico giocatore di spicco era Kinghorn), giocando anche maluccio, è riuscito a prevalere comunque. Le Zebre hanno giocato peggio di una squadra che ha giocato comunque male. E c’è poco altro da dire. Troppi tenuti a terra concessi, troppo pressapochismo nell’impostazione del gioco di attacco, possesso palla inesistente…eppure sarebbe bastato poco in più per portarla a casa. Salvo giusto Bruno e Giammarioli, che sono stati veri combattenti, magari anche Lovotti (che, davvero, io non cambierei per Fischetti in nazionale). Canna, che dovrebbe guidare la squadra, lo ha fatto ma al contrario…davvero disastroso, secondo me.
Stasera ho visto una squadra che ha troppi giocatori che mancano nelle tecniche di base, a partire dal placcaggio. Poi, il rugby è uno sport dove metodicità e costanza nei gesti tecnici e disciplina tattica consentono di inserire un colpo di creatività o un gesto tecnico eccezionale, con risultati positivi. A volte invece ho l’impressione che il nostro imprinting di “genio sregolatezza” ci faccia credere di poter prendere di sorpresa l’avversario con iniziative individuali. Da questo giocatori spesso isolati e/o giocate confuse che portano a tenuti o turnover, oppure, semplicemente occasioni che sfumano, che sembra poco ma, nell’economia del gioco, diventano importantissimi. Il commentatore stasera osservava che le Zebre si divertivano. A volte mi chiedo se Bradley non li lasci divertire un po’ troppo, passatemi l’espressione. Un po’ meno di “ghe pensi mi” e un po’ più di “calma e procediamo tutti insieme” forse sarebbe più produttivo. Di Violi, purtroppo, continuo a pensare non sia a livello Pro14, se si aspira a non essere a fondo classifica. Adesso mi guardo Sinner: lui il suo lo sa fare.
I problemi delle squadre italiane nascono dalla mancanza di piloni dominanti in chiusa, di seconde dominanti in maul (tranne Herbst) e dai punti d’ incontro dove agli altri è concesso di mettere le mani quando il compagno ancora non rilascia! È una questione di frazione di secondi sfruttata per malizia e/o per gentile concessione arbitrale, ma che fa tutta la differenza del mondo
A me la squadra è piaciuta nel primo tempo, con la partita in pieno controllo. Nel secondo tempo invece ho visto ragazzi molto stanchi che ha portato a troppi falli e placcaggi mancati. Sono un estimatore di Di Giulio, ma oggi non era proprio in partita. Canna sotto tono, Bruno e Giammarioli invece due pilastri.
Per tutti quelli che “l’arbitro ci ha penalizzato sui tenuti a terra”: li invito a vedersi qualche partita downunder (meglio NZ) per vedere quali sono le direttive e come vengono applicate in questa specifica area di gioco. Ieri sera Whitehouse, con tutto che è Whitehouse e non può farci niente e un paio c@zz@te le ha comunque perpetrate 🙂 , non ha fatto che applicare l’interpretazione più stringente sul tenuto a terra introdotta già lo scorso anno nei tornei australi (non appena il difensore mette le mani sul pallone si fischia il fallo, evitando così anche pulizie un po’ troppo sbrigative e pericolose) che evidentemente, insieme alle nuove tre regolette, si è deciso di fare sbarcare anche nel vecchio continente. Non credo di sbagliarmi nel prevedere che anche Mitrea e i suoi colleghi adotteranno lo stesso metro, perlomeno nella Rainbow Cup, sta ai giocatori adattarsi e evitare più di prima di isolarsi, nel caso degli attaccanti, ed essere fulminei nel mettere le mani sul pallone nel caso dei difensori. Ieri sera gli scozzesi avevano studiato di più…
Giusta analisi, ma a maggiior ragione il placcatore deve essere fulmineo a rilasciare, come il suo compagno a mettere le mani., altrimenti impedisce una rapida pulizia. Detto qyesto non riesco a capire se sia più malizia studiata ad arte o concessioni arbitrali.