Vittorie senza discussioni per Rovigo, Calvisano e Petrarca. Valorugby fatica con le Fiamme, sfida al fotofinish fra Colorno e Viadana
Top10: i risultati della sedicesima giornata
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Tutto come da programma con le fabfour che chiudono il discorso PO, ora saranno interessanti gli scontri diretti per capire lo stato di forma delle contendenti, oggi direi che sono tutte belle cariche, non saprei giudicare il livello a campi diversi.
Per quanto riguarda il Petrarca, primo tempo dominante dopo 10 minuti di un Mogliano arrembante, nel secondo tempo alza il piede dall’acceleratore, lascia giocare i trevisani, che infilano due mete, quasi tre, e danno un po’ di spettacolo fine a se stesso, ma già abbastanza negli spogliatoi. Da rivedere settimana prossima contro Calvisano, certo nei primi 40 minuti una freschezza ritrovata notevole (gran impatto michieletto che non giocava da un po’)
Liu’ che il fango, a Mogliano e’ stato protagonista il vento, che ha avuto un grande impatto sulla partita.
Il Petrarca segna 24 punti (a 0) nei primi 25 minuti, nonostante un cartellino giallo. Poi rallenta un po’ e, specie nel secondo tempo, rallenta ancora di più e a volte cerca di fare accademia con dei ricicli volanti parecchio avventurosi o con altri tentativi di giocate ad effetto.
In touche, come al solito, il Petrarca ha avuto difficolta’ sui lanci lunghi (anche a causa del vento), ma i lanci corti sono andati bene e Trotta (molto bravo in questo frangente) ne ha rubate diverse. Tutto sommato, credo che questa sia la prima partita della stagione che ha visto il Petrarca prevalere complessivamente in touche.
Da segnalare l’ingresso in campo nel finale di Michieletto che prende la palla in mano e rompe due o tre placcaggi in serie, cosa che quest’anno non e’ capitata quasi mai ai giocatori in maglia tuttonera, facendo vedere che potrebbe essere un’ottima arma in più per il finale di campionato. Se lui e Grigolon riuscissero a superare definitivamente tutti i problemi fisici e a proporre il loro gioco con continuità potrebbero apportare quel piccolo fattore in più (rompere i placcaggi) che al momento manca al Petrarca per mettersi veramente fuori portata rispetto alla concorrenza.
Perché, le due tranvate che ha tirato? Michieletto ha fatto furore da quando è entrato.
Ottimo oggi l’MVP, ha pure lanciato nettamente meglio del solito, e anche la mischia di “riserva”, dopo aver subito un po’, ha cominciato a macinare in chiusa.
L’unica cosa che mi ha lasciato perplesso è stato, a volte, il metro arbitrale, che variava ogni 15 minuti, e anche decisioni che non ho capito (poi magari pensavo io ad una chiamata e lui vedeva altro, ma non faceva troppi gesti per spiegare), ad esempio touche storta verso gli avversari, lascia giocare e tre set Pieces dopo, senza aver mostrato il braccio, torna sul punto della rimessa… Boh!
Michieletto un gran rimpianto.
Qualche hanno fa quando giocava le prime partite in massima serie sembrava di vedere un giocatore da top10 contro un under 16, tutti giù come birilli.
Possibile che i nostri talenti siano sempre così sfigati col fisico. L’emblema del decennio scorso è sicuramente Derbyshire, ma poi si sommano Campagnaro, Morisi, Minto ed in parte Giammarioli, Sarto, Di Giulio e Violi, le cui carriere son sempre troppo condizionate dagli infortuni per fare lo step necessario da impatto nella celtic a giocatore internazionale.