Sei Nazioni femminile: il XV ideale della prima giornata di OnRugby

La nostra selezione del meglio, in termini di singoli, del turno d’apertura

XV ideale prima giornata Sei Nazioni femminile

Mandatory Credits ©INPHO/Andrew Fosker

Al termine di una prima giornata segnata dalle nette vittorie di Inghilterra e Francia, rispettivamente contro Scozia e Galles – che pur hanno fatto intravedere indicazioni positive -, c’è ovviamente una predominanza anglo-francese (5 atlete per parte), ma anche una folta presenza scozzese – con il capitano gallese Lillicrap a completare il quadro -, nel XV ideale selezionato dalla redazione di OnRugby della prima giornata del Sei Nazioni femminile 2021.

Un quindici nel quale, va detto, trovano spazio ben tre numeri 8, con un paio riadattate in terza linea a flanker – dove avrebbe meritato un posticino anche una super Aldcroft -, e in cui non figura, dopo una lunga diatriba redazionale, Bryony Cleall, bruciata sul filo di lana dalla dirimpettaia scozzese Christine Belisle.

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Il XV ideale della prima giornata  –  Sei Nazioni femminile 2021

15 Boulard (Francia): esordio da favola con una meta, cambiando ruolo (spostandosi all’ala) a gara in corso, per la giovane trequarti transalpina

14 Boujard (Francia): tripletta in 14′ per l’ala di Montpellier in una serata da incorniciare per la fuoriclasse transalpina

13 Smith (Scozia): mette a segno la prima meta della Scozia nell’edizione 2021 del Torneo, mettendoci tanto del suo nell’azione decisiva. Sempre pericolosa anche per una difesa arcigna come quella inglese.

12 Vernier (Francia): prestazione difensiva superba, va a chiudere tutti i varchi alle avversarie. Si fa sentire anche in attacco, meritata player of the match contro il Galles

11 Breach (Inghilterra): non appena dispone di pochi cm per azionare le sue gambe micidiali, fa danni come d’abitudine. Marca una meta, fornisce un’assistenza e batte 8 difensori. What else? Le si perdona qualche sbavatura in difesa.

10 Nelson (Scozia): qualità e sostanza in mediana, ispira le compagne da capitana nella ripresa dopo l’uscita di Malcolm.

9 Bourdon (Francia): cervello rugbistico sopraffino, elettricità consueta e puntualità egregia dalla piazzola per l’eclettica mediana francese, che inizia il suo torneo con le marce alte e vince il duello a distanza con l’inglese Riley.

8 P. Cleall (Inghilterra): monumentale. ‘Woman of the Match’ per distacco sulle altre, nella sfida della sua Inghilterra contro la Scozia, fa di tutto in campo e lo fa sempre bene. Porta una miriade di palloni, sempre in avanzamento, marca una meta, delizia la platea con offload e placca con perizia e puntualità. Una delle migliori giocatrici al Mondo, al momento.

7 Cattigan (Scozia): non sente la pressione di dover sostituire una giocatrice importante come Jade Konkel e si fa notare con buone avanzate.

6 Lillicrap: leader by example, il capitano del Galles è la miglior dragonessa a 360 gradi nella dura sfida al cospetto delle francesi

5 Diallo (Francia): dominante al breakdown, 80 minuti di altissimo livello per la seconda linea che fa coppia prima con Fall, poi con N’Diaye.

4 Ward (Inghilterra): assieme a Aldcroft punto di riferimento in una rimessa laterale, comunque meno solida che in altre occasioni, soprattutto nella ripresa. Utile ed efficace anche palla in mano e sostanza al placcaggio.

3 Belisle (Scozia): il salto di linea ci regala una pilone destro con grande futuro di fronte a sé. Seconda presenza internazionale nel nuovo ruolo e prestazione da veterana

2 Davies (Inghilterra): partita solida, senza eccellere ma anche senza sbavature, sublimata dal solito fiuto per la meta, con cui va oltre in avvio di match.

1 Cornborough (Inghilterra): solida in chiusa, efficace palla in mano, devastante al placcaggio. Davanti, nelle gerarchie, ha una fuoriclasse assoluta come Botterman, ma Vickii – se ce ne fosse bisogno – ha lanciato un messaggio chiaro a Simon Middleton: “Puoi contare su di me”.

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