Il 50enne architetto bresciano ci racconta il suo programma e la sua visione per il rugby italiano del prossimo quadriennio
Elezioni presidenziali FIR 2021: Intervista al candidato Paolo Vaccari
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“in questi ultimi anni c’è stato un netto scollamento tra base ed alto livello”. Niente male per un Consigliere federale uscente…
appunto……
…Vaccari più o meno lamenta le stesse cose dette da Saccà, tutti e due uscenti, tutti e due apparentemente consci dei limiti della gestione Gavazzi, gestione della quale per altro sono anch’essi responsabili… si potrebbe dire che quindi non hanno fatto il possibile nei quattro anni precedenti, ma va anche detto (per chi ha un minimo di esperienza di gestione di entità complesse, e la FIR sicuramente é “complessa”) che non é semplice modificare strutture verticistiche nelle quali il presidente assume de facto (se non delega) tutte le decisioni… un vecchio detto recita “solo gli imbecilli non cambiano mai idea”, personalmente ritengo che due voci discordanti rispetto a quella del presidente uscente e candidato, voci di di persone già dentro alla gestione della struttura, siano un segnale forte, e non necessariamente antagonista ad alcuni dei programmi presentat i dagli “antagonisti”… il problema politico sarà se la “base” preferirà dare ascolto al “vecchio che avanza” piuttosto che correre il rischio del nuovo (che sia Saccà, o Vaccari, o Innocenti) , i quali rischiano di elidersi a vicenda se non trovano un accordo pre-elettorale chiaro ed alcuni di loro fanno un passo indietro per non disperdere inutilmente voti… un ruolo fondamentale é quello delle “clientele” reciproche, che possono porre a loro volta veti incrociati, i quali, come di solito accade in politica, favoriscono inevitabilmente lo status quo… da spettatore esterno (e abbastanza disinteressato) non conosco sufficientemente l’orientamento della base (o meglio delle basi locali che poi fanno convergere i voti delegati su uno o l’altro dei contendenti) e neanche quanto influiscono sulle “clientele!” gli orientamenti della organizzazione FIR (a volte i dirigenti contano più degli “assessori”) ma sarà una bella tornata elettorale, ma sento un vento di cambiamento vero…
Tutti i candidati Presidenti che attualmente fanno parte del Consiglio Federale si lamentano della gestione attuale, quindi, di se stessi e della loro incapacità di influire sulle decisioni federali. Tutti che guardano alla base del nostro rugby, vediamo se poi effettivamente ci saranno cambiamenti tangibili.
Al primo segno di cedimento provano a sfilargli la poltrona,resta da vedere se lo rieleggono dove li sistema.
Lette le interviste, mi viene da simpatizzare per Vaccari. Dal mio punto di vista concilia una volontà di non smantellare il sistema accademie-Pro14 affiancando il tutto con un approccio più moderno e manageriale
Però – leggendolo velocemente – mi sembra anche quello che ha messo meno “contenuti” nell’intervista
Il programma di Vaccari.ad oggi risulta essere stilisticamente il migliore e quanto piu si avvicina ad un.programma serio, con cifre tabelle e quant altro.
Il programma in se pero edulcorato dagli artefici grafici, rimane un po campato in aria, poche soluzioni ai tanti problemi , un po come tutti gli altri.
Come Sacca ha il peccato oroginale di.essere stato nella stanza del potere per molto tempo e le sue responsabilità non possono essere omesse…sicuramente avra rincuorato il buon Gavazzi circa le.sorti di Calvisano, questo basta per convogliare in lui i pochi voti rimasti.
…il programma Vaccari è in stil “architetto”, accattivante e graficamente ben fatto, quello di Saccà più tecnico-manageriale, preferisco personalmente il secondo, meno fumo e (forse) più arrosto, con meno ammiccamenti alla salvaguardia del triangolo delle bermude zebresco…
Direi un’intervista degna del miglior democristiano d’annata…….ha detto un bel numero di generalizzazioni , cose che tanti farebbero , ma nessuna scelta netta . C’è qualche candidato che ha parlato di riorganizzazione della struttura federale ,invece di spostare pedine (che poi sono sempre quelli) al loro interno?
Ma qualcuno che realmente ci tiri fuori dal pantano esiste? O è solo utopia? No perché io mi sarei francamente rotto le p…! Una delle federazioni sportive italiane che muove più quattrini, ma con la visibilità mediatica del badminton, la ciaspolata a corno alle scale fa più audience di un turno di pro 14. Io sono sempre più pessimista… La vedo molto “italiana” la faccenda, spero di sbagliare!
Caro “aries”, hai colto perfettamente uno dei grandi problemi del nostro sport e di come l’attuale Federazione (di cui Vaccari ha fatto parte ) lo ha gestito anche sul fronte della sua pubblicità e diffusione.
Una Federazione (in termini economici) seconda solo alla FIGC (!) e che per il 6N 2021 è riuscita a “piazzare” le partite dell’Italia solo su DMAX e le altre negli spazi vuoti su MOTOR TREND (e ho detto tutto). Non è solo un problema di nuovo Presidente, qua è in gioco il futuro di tutto il rugby italiano se non si cambia alla radice tutta la struttura federale. l’ULTIMO treno sta per partire. Il prossimo Presidente o ci porta stabilmente tra i “grandi” o sarà una strada senza ritorno.
Per me la poca visibilità e i tanti soldi sono una combinazione perfetta, non devi rendere conto a nessuno della gestione, le scelte e i risultati, tutto a posto, tanto non se ne parla se non nel trafiletto sull’ottocentesima sconfitta consecutiva della nazionale, che lascia uno strascico di 12 ore se va bene… Avanti così finché non ci cacciano da tutto, poi saranno problemi per gli altri che vengono dopo… Sto paese funziona così!