Autumn Nations Cup: Sei cambi nella Francia per la finale

Couilloud capitano a 23 anni: al suo quarto cap deve guidare la squadra sul prato di Twickenham

Fabien Galthié ha scelto la formazione della Francia per la finale di Autumn Nations Cup – ph. FRANCK FIFE / AFP

Fabien Galthié non guarda in faccia a nessun giocatore, a nessun trofeo e a nessuna finale e prosegue dritto per la sua strada: per l’ultima giornata della Autumn Nations Cup e la sfida all’adamantina formazione inglese, l’head coach francese ha deciso per operare ben sei cambi.

Più di un terzo della Francia modificato per scelta o per necessità per la finale di Autumn Nations Cup, quindi, senza troppa attenzione alla continuità quantomeno rispetto alla partita di Parigi della settimana scorsa contro l’Italia.

Leggi anche: Autumn Nations Cup: il XV dell’Inghilterra che va a caccia del successo

Baptiste Serin e Teddy Thomas hanno esaurito il loro pacchetto di presenze in questa finestra internazionale e sono dovuti tornare rispettivamente a Tolone e al Racing 92. Al loro posto ci saranno il nuovo capitano Baptiste Couilloud e Alivereti Raka, di ritorno con la nazionale transalpina.

Couilloud è del 1997, è nato e cresciuto a Lione sia come individuo che come rugbista, e ha 4 cap fino a questo momento, l’ultimo dei quali ottenuto contro gli Azzurri la scorsa settimana. Anche il suo debutto fu contro l’Italia, nel Sei Nazioni 2018. La sua prima da capitano, a 23 anni, in una trasferta a Twickenham che vale un trofeo, è una responsabilità enorme, ma che poggia su spalle larghe: Pierre Mignoni ne ha già fatto il suo capitano al Lione l’anno scorso, visto l’indiscusso carisma del personaggio.

Raka torna titolare in nazionale dopo un anno, con la sua ultima presenza ottenuta alla Rugby World Cup 2019. Giocatore sicuramente talentuoso e occasionalmente devastante, Raka dovrà dimostrare tutte le sue capacità in questa partita visto il suo status nelle gerarchie delle ali di Galthié e la qualità dei giocatori che si trova davanti. Non dimentichiamoci infatti che un certo Damian Penaud è per il momento fermo ai box in attesa di riprendere il suo posto.

Dopo aver giocato 4 minuti contro l’Inghilterra a Twickenham nel Sei Nazioni 2019, torna per lo stesso incontro anche il tallonatore de La Rochelle Pierre Bourgarit, 23 anni. Finora per lui due sole apparizioni in nazionale dalla panchina: quella di domenica sarà la prima presenza da titolare a livello internazionale. Il talento non manca, la disciplina episodicamente latita (e forse è per questo che in nazionale si è visto poco).

Al suo fianco ci sarà Hassane Kolingar, che come Yoram Moefana otterrà la prima titolarizzazione dopo essere entrati nei minuti finali contro l’Italia. Kolingar sta crescendo nel Racing con Eddy Ben Arous come chioccia, mentre Moefana, nato nell’arcipelago di Wallis e Futuna, è un brillante, giovane centro classe 2000 messosi in mostra quest’anno al Bordeaux, dove ha realizzato 4 mete in 5 partite.

Esordio assoluto invece per Selevasio Tolofua, terza centro del Tolosa, nato nel 1997. Un giocatore potente, forte soprattutto come ball carrier. Ne fa le spese Sekou Macalou, non all’altezza delle aspettative lo scorso fine settimana.

In panchina altro possibile esordio per il seconda linea Guillaume Ducat del Bayonne.

Francia: 15 Brice Dulin, 14 Alivereti Raka, 13 Yoram Moefana, 12 Jonathan Danty, 11 Gabin Villiere, 10 Matthieu Jalibert, 9 Baptiste Couilloud (c), 8 Selevasio Tolofua, 7 Anthony Jelonch, 6 Cameron Woki, 5 Baptiste Pesenti, 4 Killian Geraci, 3 Dorian Aldegheri, 2 Pierre Bourgarit, 1 Hassane Kolingar
A disposizione: 16 Peato Mauvaka, 17 Rodrigue Neti, 18 Uini Atonio, 19 Guillaume Ducat, 20 Sekou Macalou, 21 Sebastien Bezy, 22 Louis Carbonel, 23 Pierre-Louis Barassi

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