Terza finale persa dal Racing 92, che si arrende agli inglesi al termine di una partita epica finita 31-27
Champions Cup: Exeter campione d’Europa
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati

Johnny Sexton a rischio squalifica dopo gli insulti a Peyper nella finale di Champions
Dopo lo scontro con O'Gara e Skelton nel tunnel, il campione irlandese è stato coinvolto in un altro episodio spiacevole

Champions Cup, l’episodio del tunnel durante la finale: cosa è successo
La causa dell'alterco tra O’Gara, Skelton, Sexton e O’Brien

Champions Cup 2022/23: la finale La Rochelle-Leinster in 5 punti
Analizziamo un'ultima volta una partita memorabile. L'inizio di Leinster, la forza mentale di La Rochelle, la pressione nel secondo tempo e il convuls...

EPCR Player of the Year: il premio é di Grégory Alldritt
Il capitano de La Rochelle vince il premio di miglior giocatore d'Europa

Alldritt: “Non mi sono sentito rispettato da Ryan”
Il capitano de La Rochelle ammette che il 'coin toss' prima della finale lo ha frustrato

Champions Cup: la finale è di La Rochelle, altra impresa un anno dopo
Finisce 26-27 una finale emozionante, vinta in rimonta dai francesi dopo il break iniziale di 17-0 degli irlandesi
Tra ieri ed oggi i francesi son rimasti a secco proprio.
Exeter squadra quadrata con una fanteria mai vista per organizzazione nel panorama mondiale
Racing ottima capacità di reazione ma in superiorità numerica non calci per i pali, poi ari tutta la linea dei 5 avversaria in largo senza piazzare un drop assicurato con il piedino magico di Russell, meriti la sconfitta…
arbitraggio di qualità, peccato per lo scivolone finale sul cronometro, il protagonismo di Owens ha fatto capolino…
Fino al 55 il Racing ha approcciato la partita come se fosse un incontro di preseason, cappellate da parte di Furrell ed Iribaren, alcune veramente inspiegabili, soprattutto per lo scozzese.
Exeter che puntualmente riusciva a punire gli errori parigini, ma Racing che riusciva a trovare la meta con estrema facilità.
All 55 secondo me inizia la vera partita, repertorio completo da parte di entrambe le squadre, azioni da 13 e più fasi dove le difese riescono ad avere sempre il sopravvento. Come succede nel finale ai Chiefs, che con un uomo in meno riescono a tenere la barricata e conquistare una delle due punizioni decisive.
Finale un pò confuso con il cronometro. Owens di classe come al solito, anche se nel finale sorvolava un pò troppo.
Se da una parte c’è un incosistente Russell, dall altra c’è il mom dell incontro, Joe Simmonds. Apertura vecchio stampo, solido sia fisicamente che mentalmente, preciso al piede e nelle scelte di gioco, entrambi i fratelli dovrebbero essere titolare fissi anche in nazionale.
Infine le ultime parole per Baxter, l autore di questo capolavoro che sono gli Exeter Chiefs, progetto tecnico partito veramente da lontano, che anno dopo anno è riuscito a far maturare i propri ragazzi ed aggiungere pedine importanti, Hill in seconda è un giocatore meraviglioso.
Con questa coppa si chiude il cerchio di quello che ad Exeter sono riusciti a costruire negli anni, con a capo uno dei manager più capaci di tutta ovalia…sono veramente contento per loro che li seguo dalla prima ora
Bello comunque che con tre commenti sopra, anche senza averla vista, si abbia un quadro generale completo! Buon fine settimana a tutti gli amici di on rugby e alla redazione
Grazie aries, anche a te…stasera una pinta te la dedico!
@Redazione…inauguriamo una rubrica dal titolo “Lost the Drop” ??
Io ti dedico il bicchiere della staffa! Vado subito, prima di cadere in stato di morte apparente… Buona serata!
Russel non era troppo in giornata…
comunque io non ho capito perché il Racing a 5 dal termine non è andato per il drop. Cosa gli serviva andare prima per i pali se poi non vai per i 3 punti? Era anche un drop abbastanza facile…
Nigel Owens mi è sembrato piu’ in difficoltà del solito a tenere la partita.
Russell ha sbagliato tanto, ma vogliamo parlare di Iribaren? Dura, durissima giocare se le mediana non è in giornata…
Squadre inglesi forti non solo fisicamente ma anche e soprattutto di testa. Si vede come ci stiano lavorando da anni; sono tutti coesi, focalizzati e molto sicuri. Ci vuole tanto lavoro di trainers e psicologi per arrivare a questi risultati. Piccoli dettagli significano la vittoria e gli inglesi “chiudono” le partire come pochi altri, forse Leinster. Il resto dell’Europa sembra decisamente indietro.