L’all Black della Marca
Diverse sfumature di (Craig) Green
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Grande Tony. Sia come giocatore che come uomo.
Quando leggo queste interviste mi viene un po’di tristezza perchè non riesco a capire come il rugby italiano non sia decollato come doveva fare visti i presupposti che erano in gioco. Sentire uno come Green parlare dell’emozione che gli dava il giocare davanti a 20.000 spettatori o definire il campionato italiano come una via di mezzo tra i più importanti campionati neozelandesi mi mette una certa mestizia. Ma come è possibile che in questi tempi dove esiste una presenza mediatica immensa in ogni settore non si riesca a fare più di quello che si faceva quando esisteva solo la Rai e qualche quotidiano? Come mai adesso quando abbiamo 500 persone a vedere una partita di Top12 ci sentiamo contenti? Giuro, faccio fatica a capire.
Mi hai tolto le parole di bocca…proprio quello che volevo scrivere io
dusty una parziale risposta è che non abbiamo tradizione rugbystica e anche sportiva!
quando renzi ha posto in essere la sua manovra/cambiamento per la scuola ha messo gli insegnati di religione e non ha inserito alle elementari gli insegnanti di educazione fisica!
il resto vine da solo……..
Molto vero; tipico degli sport minori (vedi basket). Se non vinci il pubblico ti abbandona. E’ vero, 20mila persone da due città di provincia per un’occasione imperdibile, quando di rugby in televisione ce n’era poco, l’Italia era fuori dal Cinque nazioni e le franchigie non si sapeva cosa fossero… oggi c’è più scelta, a fronte di un pubblico ahimè non in crescita
Una persona che rispetto molto.
Un grande Craig ! A Casale tutti se lo ricordano. Solo per pochi anni ho perso l’occasione di averlo come compagno di gioco. Ma ho avuto il piacere di giocare una partitella estiva di preparazione al campionato dove lui allenava la seconda squadra e ha giocato pochi minuti più per voglia che per vera competizione essendosi ormai ritirato da qualche anno. Allenava già in Nuova Zelanda una sorta di giovanili ma era venuto in Italia.
In effetti erano belli quegli anni in cui il campionato era più seguito.
Sono sicuro che con Green le Fiamme faranno un bel periodo e chissà che tornino allo scudetto dai tempi padovani. In bocca al lupo !