Scozia e Sudafrica: ecco le politiche salariali per i prossimi mesi

Le federazioni lavorano coi giocatori per ridurre i compensi, anche perchè non ci sono entrate

faf de klerk sudafrica rugby world cup 2019

ph. Sebastiano Pessina

Lo stato di emergenza planetaria sta portando il rugby di tutto il mondo a rivedere le sue politiche salariali e così dopo alcune settimane di trattative tra la federazione e l’Associazione Giocatori Scozzesi, nella terra dei braveheart sembrano essere giunto a un accordo che soddisfi le parti.

Qui Scozia: unita d’intenti, protezione dell’organizzazione
Si parla di una riduzione della durata di cinque mesi (01/04-01/09), con una percentuale che va dal 10 al 25%, per tutti i tesserati che percepiscono più di 50.000 sterline annue: “Siamo in circostanze mai verificatesi prima – ha detto il Director of Performance Jim Mallinder – l’attività è ferma a tutti i livelli e questo ci costringe a prendere provvedimenti unici, che si stanno verificando anche in altri sport. Stiamo lavorando insieme ai giocatori e alla loro Associazione, che ringrazio, per proteggere l’intera organizzazione in vista di una futura ripresa”.

Sudafrica: ancora nulla di ufficiale, ma molto di definito
Al momento nella Rainbow Nation un accordo vero e proprio non è stato trovato, ma sul piatto ci sono diverse ipotesi e i giocatori hanno già fatto sapere di essere pronti a un taglio salariale.
La possibilità più accreditata parla di una decurtazione del 40% per i giocatori d’interesse nazionale e di una “tabella per reddito” per gli altri rugbysti. Il principio, in pratica dovrebbe essere: più un giocatore guadagna più vedrà il suo salario diminuire,  meno un giocatore guadagna meno vedrà questo ridursi; per chi gioca al minimo salariale addirittura si parla di un’esenzione da questa tabella.
La Federazione Sudafricana, nella peggiore delle ipotesi, ha stimato una perdita di 9.991.496,00 milioni di euro (fra Super Rugby, Pro14, Currie Cup e Test Match) e si augura ovviamente di riprendere le attività nella maniera più celere possibile, quando ci saranno tutte le condizioni di sicurezza necessarie.

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