L’unico pensiero del movimento ovale deve essere di riuscire a ripartire quando finirà l’emergenza
Stop ai campionati: in palio c’è il futuro del rugby, non scudetto o promozioni
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condivido tutto quello che si dice nell’articolo. chi non lo capisce si può realmente dimettere da presidente ed una volta per tutte invece di fare scenate davvero fuori dal mondo. bisogna studiare tutti insieme come aiutare tutte le società e chi ci lavora, non dire che la Federazione (che critico molto spesso) ha deciso di prepotenza. e anche il presidente del Coni, se ha delle opinioni, che sia un po più chiaro e non così amletico. la federazione ha fatto benissimo e credo non sia stata una decisione facile. solo in Australia e in Nuova Zelanda si sta pensando e sbandierando ai quattro venti, incredibilmente, di poter mettere su campionati interni per soldi neppure per beneficienza sanitaria. e penso che appurato che non si possono fare considerato che anche li stanno crescendo i contagi e i giocatori di rugby non vivono 24 ore su 24 in un bunker, i due CEO si possono accodarsi e dare le dimissioni dopo questa dimostrazione di scarsa avvedutezza e miopia.
Quante critiche..prova a metterti anche nei panni degli altri.
Decisone saggia e tempestiva della federazione, quasi obbligata e scontata a mio modo di vedere.
Questa volta i valori del rugby vanno di pari passo con le azioni.
In questo momento c’è altro a cui dare priorità ed il migliore esempio è quello di Maxime e dei ragazzi di Viadana e Rovigo.
Non commento le dichiarazioni ed in generale il “personaggio” Malagò, non vorrei mai ricevere richiami da parte della redazione.
sono d’accordo con la decisione presa e con ke tempistiche, non vedo che senso avrebbe avuto prolungare i tempi e lasciare tutti in sospeso, cosa che avrebbe danneggiato ancora di più tutti quanti. Inoltre una presa di coscienza, prima di tutti gli altri, che adesso bisogna innanzitutto affrontare l’emergenza a tutti i livelli, pensare ad aiutare gli altri e quelli che stanno male e alla salute delle persone.
Super d’accordo con il punto di vista della redazione, decisione saggia, fanno slittare le olimpiadi di un anno e Malagò non trova di meglio da fare che criticare la fir che, per una volta fa la cosa giusta, mah! Leggevo a proposito di una previsione, con un ritorno graduale all’attività nel mese di maggio, prospettiva quanto mai ottimistica, per non dire utopistica, ľItalia chiuderebbe ľanno con un pil al -6.5 %… Il virus ci sta facendo fuori migliaia di nonni, sistema sanitario al limite del punto di non ritorno e questi discutono di tempistiche sbagliate… Ma per piacere! Io per primo mi metto tra gli scettici della prima ora, non avrei mai pensato ad uno scenario come quello che si sta delineando, due settimane sono bastate a farmi cambiare radicalmente idea, una mia cara amica è medico infettivologo in un grande ospedale qui in toscana, ieri mi ha detto: se non conteniamo sta cosa, sarà un’ APOCALISSE! Inviterei Malagò a farsi una settimanella in reparto a lavorare con i malati in terapia intensiva, vedi che poi la voglia di cempios lig passa anche a lui!
La FIR in passato ha fatto tanti errori, ma sicuramente questa decisione non è tra quelli! Anzi, una decisione chiara e tempestiva come quella presa non fa che preparare al meglio il terreno per il futuro. La situazione è critica e i problemi sono tanti, ma almeno la rotta è chiara a tutto il movimento.
Decisione giustissima e per una volta tanto di cappello alla Federazione.
Ci sono tante cose che mi mettono tristezza: i commenti di alcuni tifosi (probabilmente di Rovigo) non a questo post ma ai precedenti e che criticano la decisione FIR; il fatto che questa decisione sia stata chiesta nei giorni scorsi con una lettera da sole 6 squadre su 12 del TOP 12, per una volta la Federazione si è dimostrata migliore.
Non capisco poi le critiche di chi voleva a tutti i costi continuare: dicono che con 3-4 partite si potevano fare i play-off, quindi il problema è solo assegnare lo scudetto? Non viene in mente a questi signori che completare i campionati voleva dire decidere promozioni e retrocessioni dal TOP 12 alla C2 e questo avrebbe voluto dire, qualunque formula si fosse adottata, ben più di 3-4 giornate, visto che i campionati erano a metà, le poule promozioni appena iniziate ecc.
Ma se tutto si riduce al fatto che il Rovigo così non vincerà lo scudetto, beh mi mettete solo tristezza.
E ve lo dice uno che ha il figlio che gioca in C1 e che finora avevano vinto il 100% delle partite, probabilmente (non si può mai sapere) sarebbero stati promossi in B, e allora? Dov’è il problema? Ci riproveremo l’anno prossimo.
Brava Redazione e Brava FIR.
Che poi dopo una pausa così lunga senza allenamenti i play off sarebbero solo una lotteria con nessuna garanzia per Rovigo di essere ancora in “forma scudetto”. Personalmente giocare i play off significherebbe solo mettere inutilmente a rischio infortuni i giocatori.