La marcatura al 79′ di Francia-Italia è paradigmatica di quello che vuole fare l’Italia con il pallone in mano
Slow Motion #63: La meta di Mattia Bellini è una promessa azzurra
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Una meta di questo tipo che altre squadre fanno spesso, ma noi ne facciamo talmente poche che sembra siano di una “rara bellezza”. Speriamo continuino con questa fantasia, preferisco un attacco stile Zebre che quello stile Benetton
Va bene lo stile, ma solo se viene dopo l’efficacia 😉
Licata, sta piano piano e zitto zitto, salendo in cattedra! Che bel giocatore!
È fortissimo
Ad 8 deve giocare lui!
Vedrei bene la terza linea con Polledri, steyn e Licata. Negri comunque ha fatto una buona partita in Francia
A settembre avevo ancora parecchi dubbi, ma me li sta togliendo tutti
È un bel giocatore. Per ora si notano gli offload ma già nelle zebre si vede una notevole crescita nel modo in cui affronta le uscite dai 22 e le ripartenze dalla base della chiusa situazioni in cui fa molti metri anche a contatto è eventualmente raddoppiato. Quando schierato flanker la mole di lavoro nelle ruck è molto alta. Tenuta atletica sugli 80 minuti molto alta a livello top14 da vedere a livello internazionale ovviamente. È un giocatore sicuramente a disposizione di Smith per il futuro. Uno dei giovani che da l’impressione di poter dare il 110%.
A proposito di 9… io aprirei una scuola per mm e ma, visto che siamo deficitari e che i nostri mm fanno sempre sto maledetto passo doppio passeto prima di passare!
Intanto Canna che arriva sparato con un ottimo angolo di corsa gridando “Giovanni! Gió!” dopo essersi fatto tutta la partita è una bel vedere. Licata però non lo sente né lo vede, probabilmente se canna fosse stato servito avrebbe creato un break profondo e sarebbe stata comunque meta con Hayward e Bellini in quella zona a poterlo seguire per il sostegno. C’è da dire che in generale i francesi a fine partita mi sembravano belli spompati, probabilmente l’intensità con cui avevano iniziato la partita li ha segnati e neanche loro sono in grado di sostenerla per troppo tempo. Quindi questo fatto di aver alzato il piede dall’acceleratore non è stato solo per spocchia o tattica ma, soprattutto nell’ultimo quarto d’ora, ma anche perché non ne avevano più.
Hayward comunque dimostra sempre grande “rugbysmo”, non so come definirlo, un insieme di competenze, abilità tecniche, intelligenza (rugbystica, s’intende, non mi permetto di entrare nella sfera personale di chicchessìa), senso della posizione, lettura del gioco…