Petrarca in Pro14, il punto di vista di Andrea Dalledonne

Il numero uno delle Zebre interviene puntualizzando che “non siamo un club in disarmo”

COMMENTI DEI LETTORI
  1. F.A.L 30 Novembre 2019, 10:05

    Capisco il disappunto ma bisognerà vedere la Fir cosa ha intenzione di fare..

  2. ginomonza 30 Novembre 2019, 10:18

    Non in disarmo ma disarmanti sicuramente si

  3. ginomonza 30 Novembre 2019, 10:18

    Non in disarmo ma disarmanti sicuramente si

  4. crosby 30 Novembre 2019, 11:23

    In 8 stagioni le Zebre hanno collezionato 2 fallimenti, l’85% delle partite perse, 2.500 spettatori medi a partita e appena (oggi) 1 milione di investimenti privati.
    Di cosa stiamo parlando?
    Una città di 300.000 abitanti che fino al 2011 aveva 2 club cittadini con budget totalmente privati per complessivi 6 milioni di euro, aziende come Barilla,, Chiesi, Bonato o Cariparma che mettono…zero!
    Potrebbe essere un club privato con budget oltre 10 milioni di euro ed invece…
    Ci vuole buon senso…

    • crosby 30 Novembre 2019, 11:35
    • Giambo 30 Novembre 2019, 12:29

      Il buon senso direbbe anche però che Dalledonne è arrivato 2 anni e mezzo fa con una squadra fallita, e che sarebbe quantomeno lecito dargli un po’ di tempo per risollevarla, e solo dopo giudicare se sia il caso di spostare tutto oppure continuare a Parma.
      O c’è gente che davvero pensava che in 2 anni le Zebre potessero risolvere tutti i loro problemi, sia sportivi che finanziari, con un budget annuale di 5 milioni scarsi?

      • crosby 30 Novembre 2019, 13:15

        Classico pensiero del rugbista italico…”ci vuole tempo”.
        È da 20 anni che ci dicono “diamogli tempo” alle Accademie, alle nazionali, alle Zebre.
        E non si è migliorato di niente.
        Mentre in altre nazioni in pochi mesi si cambia pelle, qui da noi ci si nasconde dietro un dito.
        Cos’erano i Cheethas o i Kings fino a maggio 2019? Cosa sono diventati a settembre 2019?
        Ci vogliono soldi e programmazione.
        Alle Zebre mancano i primi e di conseguenza soffrono sulla seconda…

        • Giambo 30 Novembre 2019, 13:26

          I Cheethas e i Kings non hanno il budget delle Zebre, quindi l’esempio non sussiste.
          Non è vero nulla che in pochi mesi gli altri cambiano pelle, la Scozia ci ha messo 10 anni per riuscire a trovare un modello professionistico di rugby che funzionasse per il loro sistema, giusto per dirne una.
          E ripeto: se le Zebre avessero 50 milioni l’anno da spendere, concorderei nel dire che in 2 anni le cose le risolvi, con 5.5 milioni l’anno la vedo dura.

          • crosby 30 Novembre 2019, 14:31

            Visto che siamo d’accordo che le Zebre non hanno mai avuto, non hanno ora, e non si prevede abbiano, nel breve-medio periodo, un budget privato importante…significa che alla città e agli imprenditori di Parma interessano poco nulla.
            Poi però guardi a 10 km più in là, a Colorno, e vedi come una realtà ben più piccola che gioca in una categoria inferiore, raccoglie soldi di sponsorizzazione 3 volte le Zebre.
            Bravi i dirigenti del Colorno o poco capaci quelli delle Zebre?
            Un po’ come se Mogliano fosse più attraente della Benetton Treviso.
            Detto questo, le Zebre non hanno tra gli obiettivi vincere il Pro14 ma far crescere i giovani che arrivano dal Top12 e dall’Accademia, in pratica far giocare quelli che la Benetton non considera idonei per il loro livello.
            Un Petrarca Padova, forte di un budget privato importante, e lontano dalle logiche federali che impongono figure negli staff di dubbia qualità (De Rossi, Troncon, …), si porrebbe l’obiettivo di vincere e di farlo in tempi ridotti.
            Questa è la differenza tra Zebre e Petrarca.
            Le Zebre fissano ogni anno una scadenza sempre più lunga, Benetton o Petrarca devono rendere conto in tempi molto più brevi.

          • Giambo 30 Novembre 2019, 14:48

            Peccato che al movimento italiano serve di più una franchigia che faccia giocare i giovani italiani, piuttosto che una che vada ad ingaggiare lo straniero bravo per vincere il torneo. Su Colorno io non ho idea se abbiano davvero sponsorizzazioni più elevate delle Zebre, ma di sicuro i costi che sostengono sono di molto inferiori. Senza contare che neppure un eventuale Petrarca sarebbe “libero” da vincoli federali, a meno che Banzato non voglia spendere 15 milioni l’anno di tasca sua (come minimo), accollandosi tutte le spese di gestire una franchigia professionistica. Non lo fa neppure Benetton, cosa fa pensare che lo farà il Petrarca?

    • narodnik 30 Novembre 2019, 13:17

      Eh infatti altro che sei mesi ci mette un investitore a esporsi con loro,certo la notizia di Padova e’ una brutta mazzata ma la situazione e’ grave da parecchio e i risultati non aiutano,come diceva l’ometto coi baffi e’ follia fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi.

  5. BMV 30 Novembre 2019, 12:18

    È tutta politica x le prossime elezioni. Un vero schifo. Con 3 franchigie addio sviluppo(inteso come pubblico) del rugby in Italia. Rimarrà uno sport di nicchia. Campionato e nazionale x me son la strada da seguire.

    • Giambo 30 Novembre 2019, 12:31

      Il campionato se lo vuoi professionistico devi avere privati che vogliono investire, come accade in Inghilterra e Francia. Qui in Italia privati che vogliono investire nel rugby non c’è ne sono, e se ci sono, lo vogliono fare in Pro14 e non in un campionato italiano (vedi Petrarca). Quindi chiudere le franchigie significherebbe la morte del professionismo in Italia, mettitela via.

  6. Parvus 30 Novembre 2019, 12:45

    un bel guzzabuglio….

    certo che senza una politica sportiva succedono queste…………

  7. fulvio.manfredi 30 Novembre 2019, 13:01

    Franchigie possono crearne anche tre o quattro (per il sottoscritto, ne basterebbe una sola..), ma se devono partecipare a un torneo senza promozioni e retrocessioni, serviranno sempre a poco: passano gli anni e i fallimenti di Zebre e Nazionale, e per contro i successi di Treviso che lotta per qualcosa, sembra non insegnino nulla.
    Banda di cocciuti, che sprecano tempo e risorse!

  8. gian 30 Novembre 2019, 13:30

    veramente delledonne ha detto che se il petrarca vuole vedere cosa hanno realizzato a parma sono i benvenuti, detto che è chiaro che deve difendere a spada tratta la squadra, forse sarebbe il caso che fosse lui a fare un salto a padova a vedere cosa ha fatto il petrarca in ben altri tempi e tutto assolutamente con fondi privati

  9. Sandokan 30 Novembre 2019, 13:53

    Dicendo che per le Zebre raccogliere un mililone di finanziamenti e’ piu’ difficile che per societa’ sctoriche come Benetton e Petrarca ha dato ragione a chi vuole sostituire le Zebre con un’altra societa’ in un’altra citta’.
    Purtroppo il rugby professionistico e’ cosi’: si va dove e’ piu’ facile reperire i soldi.

  10. mic.vit 30 Novembre 2019, 14:17

    i Benetton disimpegneranno…franchigia unica per competere!!
    basta cenerentolate in terre celtiche….

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