Rugby World Cup 2019: troppa Irlanda per una Scozia che non si tira indietro (27-3)

La Scozia ci prova con coraggio, ma i verdi dimostrano di essere una seria contendente al titolo

Irlanda scozia rugby world cup 2019

ph. REUTERS/Rebecca Naden

YOKOHAMA – Quello a cui abbiamo assistito oggi è stato il 136esimo test nella lunga storia delle due selezioni celtiche, che occupano attualmente la prima posizione del ranking (Irlanda, anche se quando il ranking sarà aggiornato gli All Blaks saranno probabilmente tornati in vetta) e la settima (Scozia).
Prima del match odierno, delle 135 partite precedenti la Scozia se ne è aggiudicate ben 67, contro le 63 vittorie irlandesi, 5 i pareggi.
La formazione scozzese era l’unica in questa Rugby World Cup a non avere mai perso una partita in nessuna edizione precedente del torneo con una delle squadre che si è ritrovata nella pool di quest’anno.
L’unico precedente mondiale tra trifogli e cardi si è avuto il 12 ottobre 1991 al Murrayfield, partita che vide gli scozzesi imporsi per 24-15. Mentre l’ultima partita tra le due squadre è stata sempre al Murrayfield durante il 6 nazioni di quest’anno ed ha visto i verdi spuntarla per 22-13.

L’Irlanda, che ha partecipato a tutte le 8 edizioni mondiali precedenti, ha fallito il passaggio del turno soltanto una volta, nel 2007, ma non è invece mai riuscita a raggiungere le semifinali.
La Scozia ha anch’essa partecipato a tutte le edizioni precedenti della Rugby World Cup, ma è riuscita a fare meglio dei colleghi britannici, piazzandosi al quarto posto nell’edizione 1991. Come gli irlandesi anche la Scozia non ha raggiunto i quarti di finale soltanto una volta, nel 2011, arrivando terza nel girone alle spalle di Inghilterra e Argentina, e nelle restanti sei edizioni è sempre state eliminata ai quarti. Percorso mondiale quindi abbastanza simile per i due team.

 

La partita mostra fin dall’inizio un buon ritmo, con entrambe le squadre che si appoggiano molto sul gioco al piede per tentare di scavalcare la difesa avversaria.
La prima meta arriva già al 6′ ed è per l’Irlanda. Ian Handerson prende un bellissimo buco nel centro del campo e va in fuga fino ad essere fermato a ridosso della linea di meta. Si susseguono alcuni tentativi di sfondare la linea scozzese con pick and go fino alla schiacciata oltre la linea da parte di James Ryan. Sexton trasforma agevolmente, 7 a 0.

La Scozia prova subito a rispondere con l’acceleratore schiacciato ma un’ottima difesa irlandese forza la Scozia a qualche errore, e due ottimi turn over da parte di Aki in pochi minuti bloccano le manovre scozzesi.

Entrata laterale scozzese e un Irlanda molto sicura di se rinuncia ad un facile piazzato per prendersi una touche sui 5 metri da cui imposta una maul devastante che arriva fino in meta con il capitano Rory Best al 14′. Sexton sta volta non mette l’angolato calcio e il punteggio va sul 12 a 0.

Avvio di partita impressionante dei verdi, ma la Scozia non è certo già pronta ad arrendersi. Una bella azione partita da una mischia a favore scozzese porta gli irlandesi a non rotolare dal placcaggio per rallentare la manovra scozzese. Laidlow non manca l’occasione e mette i primi 3 punti per i suoi.

Boundie Aki deve lasciare il campo per sangue e la Scozia continua a spingere, un errore su presa al volo da parte irlandese regala una touche nei 22 per gli scozzesi. Nell’azione che ne segue l’Irlanda recupera il pallone e lo calcia nella profondità, la palla impatta sul palo e Hogg è costretto a raccoglierla fuori dall’area di meta per essere poi ricacciato all’interno e annullare. Mischia ai 5 per l’Irlanda che, con una cinicità degna di una squadra che ambisce al titolo, non lascia insfruttata nessuna occasione e va in meta con Farlong ottimamente servito da Murray al 25′. Murray calcia al posto di Sexton che sta venendo medicato e porta sul 19 a 3.

E’ una Scozia che continua ad insistere, ma l’Irlanda la fa da padrona nei break down. Un altro turn over infatti, sta volta da parte di Taylor, ed un tenuto a terra ricacciano gli scozzesi nella propria metà campo.

Brillante break di Stander che carica e arriva in profondità fino nei 22, l’Irlanda sembra sul punto di fare la meta del bonus ma questa volta è la Scozia che forza il fallo irlandese nel raggruppamento e si salva.

La Scozia si porta nei 22 avversari con una touche a favore, i blu giocano, hanno mani veloci e precise, ma un gran placcaggio che non lascia tempo di reazione a Russell fa commettere in avanti, ancora nulla di fatto per gli scozzesi.

Al 37′ brutta perdita per gli scozzesi, Hamish Watson deve lasciare il campo in barella tra gli applausi del gremito Yokohama Stadium per quello che sembra un brutto infortunio al ginocchio.

Il ritmo si abbassa nel finale di primo tempo, l’Irlanda ha l’occasione di allungare ancora con un piazzato centrale ma Murray non è preciso. La prima Frazione si chiude sul 19 a 3 per gli uomini in verde che hanno un buon break nel punteggio per gestire il secondo tempo.

 

L’intervallo non ha fatto calare la concentrazione irlandese. Gli uomini di Smith, dopo l’ennesimo turn over, calciano nella profondità e solo per poco perdono la gara di velocità con gli avversari. La quarta meta deve ancora attendere.

Gli scozzesi non demordono e continuano a portare i loro attacchi. Un ottimo break di Maitland in mezzo al campo e il piede di Hogg tengono gli scozzesi nei 22 avversari, ma dopo un lungo multifase arriva un in avanti che vanifica ancora una volta il gran lavoro scozzese, che risulta essere troppo impreciso per questa Irlanda.

Il ritmo inizia a calare e le azioni non sono più così incisive.
L’Irlanda fa grande uso di calci dal box, e proprio da uno di questi, recuperato da Larmour nei 22 avversari, scaturisce la meta del bonus irlandese con Andrew Conway al 55′. Murray sbaglia ancora ai pali e il punteggio va sul 24 a 3.

Archiviati i cambi del caso, compresa l’intera mediana, l’Irlanda gioca sciolta e dà subito spettacolo con un bel calcio a seguire del subentrato Carty, ma l’azione non è fortunata e termina con un in avanti.

E’ la Scozia che continua a produrre la maggior quantità di gioco ma qualche errore di handling di troppo e qualche offload troppo azzardato impediscono ai ragazzi in blu di avere soddisfazione.

L’Irlanda sembra aver soddisfatto la sua sete di gioco. Al 67′, infatti, su un calcio di punizione concesso dagli scozzesi nei propri 22 non ci pensa due volte ad andare per i pali, a differenza di quanto fatto fino a prima della meta del bonus. Jack Carty manda i suoi sul 27 a 3.

Al 69′ cartellino giallo per l’irlandese Beirne che gioca una palla da terra e regala una punizione ad una Scozia davvero combattiva che va per la touche sui 5 metri, ma ancora una volta l’assoluta superiorità nel break down irlandese fa la differenza e l’Irlanda recupera l’ovale.

Bella occasione per gli scozzesi in superiorità numerica ma Stockdale salva la situazione con un’ottima salita difensiva a rubare il tempo alla manovra scozzese. Il gioco scozzese si fa un po’ più confusionario nel finale di partita e l’Irlanda lo argina senza troppe difficoltà, rubando anche un’importante touche sui 5 metri. la partita si conclude senza marcature pesanti scozzesi.

E’ un’Irlanda che non lascia scampo ad una volenterosa Scozia. Buon biglietto da visita per il proseguimento della World Cup e per coloro che vedevano nell’Irlanda una squadra entrata in forma troppo presto ed arrivata non al top alla rassegna iridata


Irlanda:
15 Jordan Larmour, 14 Andrew Conway, 13 Garry Ringrose, 12 Bundee Aki, 11 Jacob Stockdale, 10 Johnny Sexton, 9 Conor Murray, 8 CJ Stander, 7 Josh van der Flier, 6 Peter O’Mahony, 5 James Ryan, 4 Iain Henderson, 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best (c), 1 Cian Healy
A disposizione: 16 Niall Scannell, 17 Dave Kilcoyne, 18 Andrew Porter, 19 Tadhg Beinre, 20 Jack Conan, 21 Luke McGrath, 22 Jack Carty, 23 Chris Farrell

Marcatori:
Mete: James Ryan (6′), Rory Best (14′), Tadhg Furlong (25′), Andrew Conway (55′)
Trasformazioni: Jonathan Sexton (7′), Connor Murray (26′)
Punizioni:
Drop:

Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Tommy Seymour, 13 Duncan Taylor, 12 Sam Johnson, 11 Sean Maitland, 10 Finn Russell, 9 Greig Laidlaw, 8 Ryan Wilson, 7 Hamish Watson, 6 John Barclay, 5 Jonny Gray, 4 Grant Gilchrist, 3 WP Nel, 2 Stuart McInally (c), 1 Allan Dell
A disposizione: 16 Fraser Brown, 17 Gordon Reid, 18 Simon Berghan, 19 Scott Cummings, 20 Blade Thomson, 21 Ali Price, 22 Chris Harris, 23 Darcy Graham

Marcatori:
Mete:
Trasformazioni:
Punizioni: Greig Laidlaw (21′)
Drop:

Roberto Neri

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