Inghilterra, Cipriani: “Proverò la mia resilienza”

Escluso dal mondiale, il numero 10 di Gloucester non vuole commiserazione ma rilancia per il futuro

danny cipriani premiership

ph. Reuters

Danny Cipriani è uno degli esclusi eccellenti per questa Rugby World Cup. Se ne è parlato a lungo, forse anche troppo per quelle che sono state le reali possibilità che Eddie Jones ha concesso al giocatore, ma il numero 10 di Gloucester è un giocatore particolare: un talento cristallino capace di catturare le pupille e gli animi dei tifosi, fin da giovanissimo sotto i riflettori mediatici di chi voleva farne l’erede di Wilkinson.

Cipriani, in carriera, ne ha combinate di tutti i colori e altrettanti colori ha vestito. Proprio quando sembrava che stesse per emigrare in Francia, con più di un club pronto ad investire assegni a diversi zeri su di lui, ha preferito rimanere al cospetto di Sua Maestà, ovvero Eddie Jones, nel tentativo di convincerlo a portarlo in Giappone.

Leggi anche: Inghilterra: dentro 5 volti nuovi, mentre Cipriani lavorerà in separata sede

Non è andata bene, ma questo non farà altro che spingere il mediano di apertura a dimostrare al pubblico la propria resilienza. Lo afferma Cipriani stesso, in una column uscita oggi sul Telegraph e vergata di suo pugno dal mediano di apertura.

“Se basi tutto su di un risultato, o investi tutta la tua felicità sulla decisione di qualcun altro, sei destinato ad attraversare un periodo buio – ha scritto il numero 10 – Sarei stato felicissimo di essere incluso nella rosa dell’Inghilterra per la Rugby World Cup. E’ stato il mio obiettivo per sette anni, con diverse sfide da superare lungo il percorso.”

“Non posso essere deluso perché onestamente non ci sono mai state aspettative da parte mia. Non era mio diritto. Non ho mai pensato: la stagione è andata piuttosto bene, dovrei essere selezionato’.”

Cipriani ha anche raccontato come ha vissuto le ultime settimane di allenamento: “Sono stato due settimane in ritiro, quindi una da solo con la mia sprint coach Margot Wells dopo che mi è stato detto che avevo bisogno di una maggiore preparazione atletica. Quindi quel venerdì c’è stata una sessione di allenamento conclusiva con esercizi di gioco, guidata da Eddie Jones.”

“Dopo di ciò, quello stesso pomeriggio, mentre stavo tornando a Cheltenham, mi ha chiamato dicendo che non sarei andato in Italia [al ritiro di Treviso]. Tre giorni dopo, il lunedì seguente, sono volato a Los Angeles e da allora sono sempre stato qui.”

Negli Stati Uniti Cipriani sta lavorando duro per rientrare pronto per la nuova stagione con Gloucester. Il tecnico dei cherry and white Johan Ackermann gli ha concesso del tempo extra prima di riunirsi alla squadra, che il giocatore sta investendo per una preparazione speciale con lo specialista Laird Hamilton, lavorando con un gruppo di atleti professionisti provenienti da diversi sport (c’è, ad esempio, il cestista Joakim Noah).

“Il giorno che il gruppo finale per la Rugby World Cup è stato annunciato, mi sono svegliato ricevendo tanti messaggi di sostegno. Non credo di avere bisogno di commiserazione. Là fuori vivo con persone che amo e sto bene. Il mio obiettivo di continuo miglioramento non cambia. E se tutto ciò significa qualcosa, mi fa provare la mia resilienza ancora ed ancora.”

Cipriani chiude il suo articolo dicendo di non avere niente di cui lamentarsi, di avere dato il massimo e goduto dei momenti insieme al gruppo. Lascia intendere di non avere niente di cui lamentarsi rispetto al trattamento ricevuto, ma la sua chiusa è sibillina: “Il rugby è uno sport aperto alle interpretazioni e le persone si fanno un’idea di altre persone di cui non sanno un granché.”

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