I nuovi esperimenti regolamentari di World Rugby in Australia

Nel National Rugby Championship ci saranno delle novità per i ‘tenuti alti’ sulla linea di meta e sui calci nel gioco aperto

ph. Sebastiano Pessina

Il prossimo campionato nazionale australiano, il National Rugby Championship (NRC), inizierà il prossimo 31 agosto e sarà particolarmente importante perché ospiterà alcuni esperimenti dal punto di vista regolamentare, tra i diversi discussi da World Rugby nelle scorse settimane. Lo ha annunciato la Federazione australiana, anche se manca ancora l’ufficializzazione da parte di World Rugby.

Le modifiche saranno due, entrambe piuttosto significative. La prima riguarda il ‘tenuto alto’ in difesa, ovvero l’azione in cui la squadra in attacco va oltre la linea di meta ma non riesce a schiacciare il pallone a terra, proprio perché quest’ultimo viene tenuto alto.

Con una situazione del genere, nel NRC non ci sarà più una mischia a 5 metri per la squadra in attacco, ma la squadra in difesa potrà calciare un drop di liberazione dalla linea di meta. L’obiettivo sembra essere quello di ridurre prolungate fasi di pick&go a ridosso della linea di meta. Non riguarda direttamente il player welfare, bensì la volontà di far trovare soluzioni diverse alle squadre in attacco, ma può avere alcuni punti di contatto anche con quest’argomento.

L’altra modifica riguarda la cosiddetta regola ’50:22′. Quando un calcio, effettuato dalla propria metà di campo, rimbalza sul terreno di gioco e poi esce fuori nella metà campo avversaria o nei 22 avversari, il lancio in rimessa laterale sarà a favore della squadra che ha effettuato quel calcio, e non più della squadra difendente. Con questa modifica, World Rugby vorrebbe limitare il numero di giocatori presenti su una linea difensiva e di conseguenza le collisioni, ‘costringendo’ i trequarti a preoccuparsi di più anche della copertura del campo alle proprie spalle.

Su quest’ultima sperimentazione World Rugby potrebbe avere un occhio di riguardo, poiché potrebbe adottarla subito dopo la fine della Rugby World Cup 2019.

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