Le due big si affronteranno ancora una volta nel fine settimana, questa volta però in uno scenario diverso
“Abbiamo perso una battaglia, con serenità continuiamo a lavorare ancora in vista della sfida di sabato prossimo, stavolta a Calvisano per la Coppa Europa”, parole di Umberto Casellato al termine della partita giocata sabato scorso dal suo Rovigo contro i rivali del Calvisano, i quali sono riusciti ad espugnare il Battaglini per 24-35.
Atto terzo: l’andata della finale di Continental Shield
Il calendario di una stagione a volte è capace di giocare brutti scherzi. Dopo la gara di andata nel Top12, vinta dal Rovigo in trasferta per 20-27, e quella di ritorno di qualche giorno fa, ora è il momento di cambiare ambientazione ma lasciare al centro della scena le medesime protagoniste, per la prima delle due partite del playoff di Continental Shield; che in palio mette un posto nel tabellone della Challenge Cup 2019/2020.
Sabato 30 marzo, alle ore 15 infatti, sarà il San Michele di Calvisano a ospitare le contendenti, le quali poi si “trasferiranno” in Veneto il 20 aprile per gli 80′ decisivi verso l’Europa; che si tradurranno nella “quarta ripresa” (mutuando un termine pugilistico) del confronto.
I temi di gioco: l’indisciplina di Rovigo
Dei 35 punti marcati dal Calvisano, ben 20 ne ha messi a referto Pescetto che, ad eccezione della conversione da due punti susseguente alla meta di Martani, ha indirizzato positivamente verso i pali ben sei calci piazzati. Rovigo è stata altamente indisciplinata e in un match così “chiuso” ed equilibrato: un’area di gioco che andrà posta sotto attenzione dallo staff tecnico rossoblu e migliorata.
Gli sviluppi offensivi e difensivi, nei numeri
Entrambe le compagini hanno dimostrato di possedere volontà e qualità per sviluppare un buon gioco alla mano, tanto che nel corso degli ottanta minuti sono arrivate sei mete, equamente distribuite in tre per parte. I dati sono li a testimoniarlo: gli uomini di Casellato sono gli unici ad aver sfondato il muro dei 600 punti realizzati (606 per la precisione), mentre quelli di Brunello arrivano a 580, potendo contare però su un’organizzazione difensiva migliore. I bresciani hanno subito solo 281 punti, contro i 334 dei rodigini; anche se la miglior difesa in assoluto risulta essere quella del Petrarca Padova (212).
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