Warren Gatland dopo il Grande Slam del Galles: “Orgoglioso dei miei giocatori”

Le foto più belle dei festeggiamenti sul prato del Principality Stadium, dopo l’ennesimo trionfo di una squadra davvero speciale

ph. Reuters

Una prova dominante del Galles contro l’Irlanda è valso il Grande Slam e il Sei Nazioni 2019 agli uomini di Warren Gatland, autori di un’altra prestazione straordinaria davanti al pubblico del Principality Stadium dopo quella contro l’Inghilterra. Per il CT neozelandese, al suo ultimo torneo, è la quarta vittoria alla guida del Galles, la terza con la conquista del Grande Slam. Nella storia della nazione, invece, si tratta del 27esimo successo nel torneo, con cui si sono portati a una sola lunghezza dalle vittorie complessive dell’Inghilterra nell’albo d’oro.

Il successo del Galles non ha solo messo in mostra la grande sapienza strategica e tattica dello staff capeggiato da Gatland, coadiuvato dagli onnipresenti Howley e Edwards, ma soprattutto la precisione chirurgica con cui questo gruppo di giocatori (forse fin troppo sottovalutato) esegue lo spartito e sa leggere e interpretare le partite. Capitan Alun-Wyn Jones è stato il miglior giocatore del torneo per acclamazione popolare, ma è impossibile non citare lo straordinario torneo giocato da Jonathan Davies e Liam Williams, la classe di Gareth Anscombe, il talento di Josh Adams e il lavoro superbo di Justin Tipuric, Josh Navidi, Ken Owens e il resto del pack.

Le foto dei festeggiamenti in campo

“Sono orgoglioso dei miei giocatori – ha detto Gatland nell’immediato post partita, alla BBC – Penso sia stata una prestazione straordinaria, non sembravamo molto stanchi, no?”. Il riferimento velato è alle dichiarazioni di Eddie Jones durante la settimana, che aveva ipotizzato un Galles piuttosto stanco dopo le ultime uscite.

“La prima partita del torneo è stata molto importante. Abbiamo capito che se avessimo vinto quella e la sfida contro l’Italia, avremmo avuto il momentum. Per me, sta tutto nel dare fiducia ai giocatori. Se un allenatore riesce a far essere più confidenti i giocatori anche solo dell’1% allora è grandioso”.

“Penso di essermeli goduti (i tre Slam, unico a riuscirci, ndr) – ha detto poi il neozelandese in conferenza stampa – Ma le partite sono sempre dei giocatori. Lo ripetiamo sempre. Si possono avere grandi staff tecnici e medici, ma vengono prima i giocatori e le loro famiglie prima”.

“All’inizio della settimana, ho detto ai giocatori che avrebbero potuto chiedere qualunque cosa a noi allenatori per prepararsi a questa partita. Lo staff è qui per questo. Sono orgoglioso di quello che ho fatto. Non riesco a ricordare, come allenatore, di aver perso queste grandi partite: né ai Wasps, né ai Lions, né le partite del Sei Nazioni quando contava davvero”.

Per l’occasione, Gatland ha anche cancellato la riunione prevista martedì per analizzare il Sei Nazioni. “Si può riassumere il Sei Nazioni in due parole: pretty good. Non c’è più nulla da aggiungere. La cosa bella, dopo aver conquistato una vittoria del genere, è che puoi godertela per un paio di mesi prima della prossima partita. Possiamo fermarci un attimo ora, per poi cominciare a pianificare la Coppa del Mondo e i Test Match di preparazione”.

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