Sei Nazioni 2019: Italia-Francia, la grande occasione azzurra?

Se i Bleus dovessero confermare le difficoltà delle ultime settimane, la squadra di O’Shea potrebbe dire la sua. Kick-off alle 13:30

rugby italia sei nazioni 2019

ph. Sebastiano Pessina

È dall’inizio del torneo che Italia-Francia viene considerata come la partita da mettere nel mirino per gli azzurri in questo Sei Nazioni 2019, a torto o a ragione, o forse solo per poter credere in qualcosa. Le prestazioni delle due squadre nel precedente mese e mezzo hanno però in parte avvalorato questa tesi, e sabato pomeriggio l’Italia avrà effettivamente un’occasione importante contro i Bleus per tornare a conquistare una vittoria che manca dal 2015 nel torneo. E che, anche solo per dare una certificazione concreta al lavoro di Conor O’Shea, sarebbe fondamentale: nell’ultima partita del Sei Nazioni per tre monumenti come Parisse, Ghiraldini e Zanni, la numero 100 nel torneo e la numero 500 nei Test Match, avrebbe poi un significato ancor più straordinario.

Rispetto alla partita conclusiva dello scorso anno, contro la Scozia, gli azzurri arrivano forse in una forma migliore nonostante i tanti infortuni e con qualche indicazione positiva in più nel complesso, mentre di fronte ci sarà un avversario inferiore a quella Scozia per organizzazione e con risultati pregressi peggiori. I francesi possono comunque aggrapparsi al proprio talento e alla maggiore potenza fisica, che saranno le vere discriminanti per il match: se gli azzurri dovessero riuscire a contenere la grande qualità di alcuni singoli transalpini, allora l’Italia potrebbe dirsi a buon punto della sua difficile missione.

– Leggi anche: perché credere in una vittoria azzurra

Entrambe le squadre arrivano all’Olimpico con due pesanti sconfitte da smaltire, contro avversarie che hanno messo in luce tutti i difetti di Italia e Francia senza possibilità d’appello. È difficile quantificare attualmente la differenza tra azzurri e Bleus, ma è sicuramente meno grande di quanto i rispettivi movimenti, budget, culture e talento non dicano. Alla squadra allenata da Jacques Brunel viene riconosciuta una scarsa organizzazione sia offensiva sia difensiva, e un modo di scendere in campo piuttosto lontano dai canoni del rugby moderno. La pressione sui transalpini, insomma, non potrebbe essere più alta.

Come se non bastasse, inoltre, dopo due partite (caso più unico che raro) con la stessa formazione, l’ex CT dell’Italia (che torna per la prima volta all’Olimpico) ha deciso nuovamente di cambiare le carte in tavola: quindi fuori Ramos e dentro un veterano come Maxime Medard, fuori Fickou e dentro Fofana, fuori Iturria e Lauret e dentro Camara e Alldritt, mentre in prima linea Falgoux prende il posto dell’infortunato Poirot.

Il cambio più discusso Oltralpe riguarda quello di Fofana, che farà coppia con il confermato Bastareaud: prima del match inaugurale contro il Galles, Brunel aveva escluso la possibilità che i due giocassero insieme perché non erano stati “molto efficaci in passato”. A prescindere da quello che pensava Brunel, in ogni caso, Fofana e Bastareaud hanno fisico e tecnica per mettere in gande difficoltà i dirimpettai Morisi e Zanon, che all’esordio sarà subito chiamato a fronteggiare il suo collega di 120 chilogrammi. Un triangolo allargato con Penaud e Huget alle ali, inoltre, dovrebbe far rinunciare gli azzurri all’idea di calciare in campo per gli azzurri.

Dove si può decidere la partita

La Francia potrebbe puntare su una strategia il più verticale possibile, per mettere in risalto la maggiore fisicità del pack e allargare il campo per far correre Dupont, Ntamack e una batteria notevole di trequarti, come già fatto dall’Inghilterra una settimana fa. Il fatto che gli azzurri abbiano fatto registrare il numero più basso di placcaggi avanzanti del torneo (40) è sicuramente un dato da tenere d’occhio in questo senso.

Allo stesso tempo, i Bleus sembrano avere notevoli difficoltà nel velocizzare il pallone in attacco sui punti d’incontro, tanto da essere la squadra più lenta in media a far uscire l’ovale dalla ruck (4,09 secondi), mentre l’Italia si è riscoperta più rapida nello smistare l’ovale soprattutto dopo l’ingresso di Tebaldi in squadra (solo l’Irlanda ha una media migliore nella velocità dai punti d’incontro) ma ancora incapace di rallentare al meglio i palloni avversari.

Tutta da seguire la sfida in rimessa laterale: l’Italia è la miglior squadra del torneo per rimesse laterali vinte (95,1%) e la seconda per touche vinte efficaci (“effective lineouts”, 87,8%), ma non avrà a disposizione una pedina fondamentale in quest’area come Dean Budd, infortunato. La Francia, al contrario, è invece quella con la percentuale più alta di touche vinte inefficaci (17,8%). In mischia ci sono altrettante incognite: Italia e Francia sono le squadre più fallose in questo settore di gioco (12 e 13 falli a partita), mentre hanno vinto rispettivamente 7 e 8 calci di punizione.

Parlando dei singoli, per l’Italia è senz’altro di capitale importanza il rientro di Jake Polledri, che già a Twickenham ha messo in mostra le grandi qualità che giustamente gli vengono riconosciute. Sarà la prima occasione in cui Ruzza e Sisi giocheranno insieme dal primo minuto: una coppia interessante e complementare, che potrebbe diventare il futuro del reparto.

Italia – Francia sarà trasmessa da DMAX (canale 52 DDT) e in diretta streaming su OnRugby sabato 16 marzo alle ore 13.30. Circa mezzora prima del kick off pubblicheremo un’apposita notizia contenente il player per vedere e commentare tutti e tre match in programma nel pomeriggio.

Le formazioni

Italia: 15 Jayden Hayward, 14 Edoardo Padovani, 13 Marco Zanon, 12 Luca Morisi, 11 Angelo Esposito, 10 Tommaso Allan, 9 Tito Tebaldi, 8 Sergio Parisse (c), 7 Jake Polledri, 6 Abraham Steyn, 5 Federico Ruzza, 4 David Sisi, 3 Tiziano Pasquali, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Andrea Lovotti
A disposizione: 16 Luca Bigi, 17 Cherif Traorè, 18 Simone Ferrari, 19 Alessandro Zanni, 20 Sebastian Negri, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Ian McKinley, 23 Luca Sperandio

Francia: 15 Maxime Medard, 14 Damian Penaud, 13 Mathieu Bastareaud, 12 Wesley Fofana, 11 Yoann Huget, 10 Romain Ntamack, 9 Antoine Dupont, 8 Louis Picamoles, 7 Yacouba Camara, 6 Gregory Alldritt, 5 Paul Willemse, 4 Felix Lambey, 3 Demba Bamba, 2 Guilhem Guirado (c), 1 Etienne Falgoux
A disposizione: 16 Camille Chat, 17 Dany Priso, 18 Dorian Aldegheri, 19 Paul Gabrillagues, 20 Arthur Iturria, 21 Baptiste Serin, 22 Camille Lopez, 23 Thomas Ramos

Daniele Pansardi

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