Sei Nazioni 2019: Italia combattiva, ma una brutta Irlanda passa 26 a 16

Gli Azzurri concludono in vantaggio i primi quaranta minuti, ma non segnano mai nella ripresa

ph. Sebastiano Pessina

ROMA – Sullo Stadio Olimpico splende un sole primaverile, ma spira anche un vento freddo che rende più rigida la temperatura. Gli spalti sono piuttosto pieni, anche se tanti sono i tifosi irlandesi venuti a Roma.

L’Italia parte con piglio offensivo nelle prime battute del match, ma fatica ad avanzare e viene costretta al tenuto da O’Mahony, capitano in verde per l’occasione. L’Irlanda vince un secondo calcio di punizione da mischia chiusa e si porta al quinto in touche a cinque metri dalla linea italiana: il lancio di Cronin è però impreciso e l’occasione sfuma, con Tebaldi che recupera e Padovani che libera.

L’Irlanda si riporta dentro i 22 grazie al terzo calcio di punizione concesso dagli Azzurri nei primi sei minuti, ma anche stavolta la difesa italiana fa buona guardia costringendo gli avversari al turnover sulle conseguenze di una maul da touche. L’Irlanda rimane però in attacco: al dodicesimo, dopo 18 fasi, è Farrell che sembra trovare il varco giusto, ma viene fermato da Esposito in extremis, proprio sotto i pali. La difesa è però ormai mossa e Quinn Roux può raccogliere e trovare la marcatura alla base del palo.

Irlanda che dopo la marcatura prova ad alzare il ritmo giocando da dentro i propri 22 metri. E’ un primo quarto d’ora che vede gli irlandesi costantemente in attacco, con gli Azzurri che sono composti e positivi in difesa ma non riescono a minacciare il possesso avversario. Al quindicesimo Earls trova una serpentina vincente sulla destra che gli permette di guadagnare 20 metri, prima di provare il grubber lungo per Conway, entrato al posto di un acciaccato Aki. Hayward arriva per primo e annulla il pericoloso calcio a seguire.

Sessanta secondi più tardi il fischietto neozelandese Glen Jackson fischia un calcio di punizione a favore degli Azzurri dietro la linea dei dieci metri, in posizione centrale. Allan tenta la via dei pali, ma il suo calcio è impreciso.

Dal restart l’Italia entra per la prima volta nei 22 avversari palla in mano: una serie di percussioni con protagonisti Steyn e Ghiraldini trova soddisfazione. Tebaldi brucia la sua guardia, ma arriva corto per schiacciare in meta e commette un fallo rialzandosi da terra quando placcato. Si torna su un vantaggio precedente che consente all’Italia di andare nuovamente per i pali, questa volta con successo: al diciannovesimo è 7 a 3.

Sul seguente calcio d’inizio patatrac azzurro: Budd calcola male la traiettoria del calcio d’inizio, col pallone che rimbalza davanti a Campagnaro, il quale a sua volta non riesce a controllare. La palla finisce fra le mani del più pericoloso degli avversari: Jacob Stockdale semina tutti gli avversari e segna la seconda meta irlandese. Sexton manca la trasformazione e si rimane sul 12 a 3.

Nuova azione offensiva dell’Italia al minuto 25: Sexton mette direttamente fuori un calcio di rinvio dai 22 che frutta una mischia in posizione centrale agli Azzurri. Dagli sviluppi nuova punizione che dà la possibilità ad Allan di tenere l’Italia attaccata alla partita: è 12 a 6.

Al ventinovesimo l’Olimpico protesta quando Tebaldi batte veloce un calcio di punizione a centrocampo, arriva a fissare Kearney, calcia a seguire e finisce a terra. Jackson fa bene a far proseguire, ma l’Italia è presente nonostante qualche errore di troppo in attacco, come quando Budd riceve un bell’offload da Hayward, ma spreca cercandone uno ulteriore.

Al trentaduesimo arriva la meta azzurra, con la terza marcatura nel torneo di Edoardo Padovani. Tebaldi recupera un lancio troppo lungo in touche, trasmette bene all’esterno e Hayward trova un bel varco che porta gli Azzurri ben dentro i 22 avversari. Ruzza carica sotto i pali ma viene fermato. Sull’allargamento successivo Allan legge bene il ribaltamento della difesa in verde e spara un lungo passaggio per Padovani, che schiaccia. Il numero 10 manca la trasformazione che manderebbe l’Italia davanti: a sei minuti dal termine della prima frazione è 12 a 11 per gli ospiti.

L’Italia concede un calcio di punizione e una maul da touche che avanza fin ben dentro la zona rossa, ma sul raggruppamento seguente Tebaldi ruba un pallone eccellente dalle mani di Murray e contrattacca. Arrivato sulla linea mediana calcia lungo, Kearney perde l’ovale in avanti sul placcaggio e regala a Padovani un’opportunità, ma l’ala azzurra non arriva alla bandiera. Sull’allargamento successivo Mbanda penetra e arriva a un metro dalla linea, con Morisi che raccoglie l’ovale di prima intenzione e sfonda oltre la linea. Allan mette fuori da posizione proibitiva: è 16 a 12 per gli Azzurri.

Si conclude poco dopo una prima frazione che vede i padroni di casa chiudere in vantaggio, con dieci minuti conclusivi davvero ottimi. Irlanda troppo brutta per essere vera, svogliata e sorniona, costretta a mettere un’altra verve in campo nel secondo tempo.

In apertura di secondo tempo è costretto a uscire Maxime Mbanda, che si sacrifica su un placcaggio su Roux lanciato in corsa. Era il quattordicesimo placcaggio della partita del numero 7 azzurro, migliore in campo in questa speciale statistica. Entra Alessandro Zanni, mentre Ruzza passa in terza linea.

Il primo ingresso italiano nei 22 avversari al quarantacinquesimo non frutta punti: come nel primo tempo è Peter O’Mahony ha costringere l’offensiva azzurra a trattenere il pallone a terra, dopo tre fasi peraltro ben portate.

Al minuto 47 è il turno dell’Irlanda di portare l’offensiva, con una maul da touche e seguenti cariche degli avanti. La difesa italiana si attesta sui cinque metri e resiste, ma concede il calcio di punizione. Murray gioca veloce e i verdi riprendono a caricare a testa bassa. Dopo 10 fasi è Keith Earls che trova il varco giusto, con un bel gioco di piede vicino alla ruck che mette fuori gioco Tito Tebaldi. E’ il nuovo sorpasso: al cinquantesimo Sexton centra i pali per i due punti aggiuntivi che vogliono dire il 19 a 16 per gli ospiti.

Per l’Italia è costretto a lasciare il campo anche Jimmy Tuivaiti, lasciando il solo Steyn come terza linea pura in campo. Entra quindi Sisi, che in mischia chiusa si schiera seconda linea e lascia scalare Budd in terza.

L’Italia prova a replicare al minuto 54: Campagnaro gioca bene sulla parte destra del campo e Padovani trova un grande avanzamento, cedendo poi a Ruzza che arriva a cinque metri. Tutto viene però vanificato da un brutto servizio di Tebaldi per Zanni, che commette in-avanti. L’Italia concede un calcio di punizione dalla conseguente mischia che risolve i problemi all’Irlanda.

Tebaldi, per la verità uno dei migliori Azzurri in campo, concede un calcio di punizione tentando di rubare un pallone in ruck. L’Irlanda torna così a bussare alla zona rossa italiana quando ci si avvicina all’ora di gioco. La difesa azzurra però confonde abbastanza le idee a Murray tanto da rubargli l’ovale: è la seconda volta che succede nel match, che il mediano di mischia irlandese non ha giocato certo al suo meglio.

Al 60′ Earls trova un grandissimo break da prima fase, su una giocata disegnata a tavolino dall’Irlanda e rischia di arrivare fino in meta con la sua grande velocità, ma Hayward e Padovani salvano la baracca azzurra. Al 64′ Traore si fa soffiare gravemente un pallone in proprio possesso, e sugli sviluppi l’Italia concede un calcio di punizione che porta l’Irlanda nei 22 metri.

La touche di Scannell viene rubata da Ruzza, ma, non controllata, finisce fuori con un ulteriore guadagno di metri per gli Azzurri. La seconda maul irlandese è inarrestabile nonostante i tentativi di fermare gli avversari anche con un fallo da parte dell’Italia. Conor Murray riesce a schiacciare oltre la linea la quarta meta dell’Irlanda. Lo stesso numero 9 si incarica di provare la trasformazione e firma l’allungo sul 26 a 16.

A dieci dal termine un calcio di punizione per placcaggio alto su Morisi si trasforma in una touche a dieci metri dalla linea di meta per l’Italia: O’Mahony marca molto bene Ruzza e ruba il pallone. Gli Azzurri non si perdono d’animo e, con un multifase notevole, costringono nuovamente l’Irlanda alle corde. Castello carica al largo e porta a cinque metri l’ovale, sulle successive cariche Ruzza è troppo precipitoso a contatto e perde il pallone proprio sotto i pali.

L’Italia paga l’indisciplina dimostrata per tutti gli ottanta minuti (con un Jackson non sempre inappuntabile), e il non essere riusciti ad avere palloni offensivi davvero pericolosi nel secondo tempo, se non in due occasioni dove non è riuscita a mettere punti sul tabellone. Peccato non aver saputo cogliere una golosa occasione contro un’Irlanda davvero brutta: d’altronde, però, la differenza fra la seconda e la quindicesima squadra al mondo non è facile da colmare in un pomeriggio. Gli Azzurri possono ripartire da tante buone prestazioni individuali notevoli, su tutti Tito Tebaldi e Jayden Hayward.

La partita finisce con gli Azzurri all’arrembaggio con un drive da maul che costringe l’Irlanda a un fallo che porta l’Italia al limite dei 22 metri. Sorprende la decisione italiana di andare per i pali, alla ricerca di 3 punti che accorcino il distacco conclusivo a 7 punti, conquistando così un eventuale punto di bonus in classifica. Una decisione discussa dagli stessi giocatori, che riscontra qualche fischio dagli spalti. McKinley calcia fuori e Stockdale prova addirittura a contrattaccare per finire su una nota alta, ma l’azione si spegne a centrocampo su un in-avanti irlandese.

 

Italia: 15 Jayden Hayward, 14 Edoardo Padovani, 13 Michele Campagnaro, 12 Luca Morisi, 11 Angelo Esposito, 10 Tommaso Allan, 9 Tito Tebaldi, 8 Braam Steyn, 7 Maxime Mbandà, 6 Jimmy Tuivaiti, 5 Dean Budd, 4 Federico Ruzza, 3 Simone Ferrari, 2 Leonardo Ghiraldini (c), 1 Andrea Lovotti
A disposizione: 16 Luca Bigi, 17 Cherif Traorè, 18 Tiziano Pasquali, 19 David Sisi, 20 Alessandro Zanni, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Ian Mckinley, 23 Tommaso Castello

Marcatori Italia
Mete: Padovani (32), Morisi (37)
Trasformazioni:
Calci di punizione: Allan (19, 25)

Irlanda: 15 Rob Kearney, 14 Keith Earls, 13 Chris Farrell, 12 Bundee Aki, 11 Jacob Stockdale, 10 Johnny Sexton, 9 Conor Murray, 8 Jordi Murphy, 7 Sean O’Brien, 6 Peter O’Mahony (c), 5 Quinn Roux, 4 Ultan Dillane, 3 Tadhg Furlong, 2 Sean Cronin, 1 Dave Kilcoyne
A disposizione: 16 Niall Scannell, 17 Jack McGrath, 18 John Ryan, 19 Iain Henderson, 20 Josh van der Flier, 21 John Cooney, 22 Jack Carty, 23 Andrew Conway

Marcatori Irlanda
Mete: Roux (12), Stockdale (20), Earls (50), Murray (67)
Trasformazioni: Sexton (12, 50), Murray (67)
Calci di punizione:

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