Top 12: Rovigo batte il Valorugby e aggancia Calvisano in testa

La Lazio spreca un’occasione a San Donà, viste le sconfitte di Verona (contro il Petrarca) e Valsugana (contro i Medicei)

Un’azione di gioco da San Donà-Lazio (ph. Mattia Radoni)

Il Rovigo batte il Valorugby nel big match della 15esima giornata di Top 12 e aggancia in testa il Calvisano. I rossoblu, dopo un avvio lento, spaccano la partita con tre mete nel giro di pochi minuti nel primo tempo, per poi resistere al tentativo di rimonta degli emiliani e chiudere sul 30-21. Vittoria larga per il Petrarca a Verona, mentre nelle altre due partite in programma i Medicei espugnano il campo del Valsugana e San Donà batte di misura la Lazio.

La cronaca da Rovigo

La partenza del Valorugby è bruciante: dalla propria metà campo, Richard Paletta buca la linea dei rossoblu e scarica per Farolini in corsa; il capitano degli ospiti è rapido nel servire subito Costella che può involarsi in meta dopo appena 1’10” di gioco. La partita è molto viva, perché entrambe le squadre vogliono esplorare tutta l’ampiezza del campo e non scelgono giocate conservative sulla linea del vantaggio. Rovigo ha il predominio territoriale, ma qualche errore di troppo nelle trasmissioni del pallone frena la costruzione del gioco per i rodigini.

Nei minuti successivi, i ritmi dei primissimi minuti cala un po’ e la partita si fa più spezzettata, ma al 18′ un lampo di Rovigo sorprende la difesa emiliana: Mantelli attacca bene la linea e fa strada e Vian dà man forte con una carica verticale, mentre a rifinire il tutto per la meta del pareggio è Denis Majstorovic con un’altra bella linea di corsa.

Per il Valorugby non c’è tempo di respirare, perché Rovigo piazza un uno-due micidiale. Sul restart, i Bersaglieri esplorano tutto il campo e muovono velocemente il pallone con Ferro; Lubian scarica a Cioffi con un timing perfetto, l’ala corre per 40 metri e lancia Gianmarco Vian per segnare uno splendido 12-7. I reggiani di fatto non vedono più il pallone e sono costretti a indietreggiare costantemente in difesa: dopo un break di Vecchini, Mantelli scavalca la linea difensiva ospite con un calcetto di esterno destro su cui si avventa Majstorovic. È 19-7, con tre mete in cinque minuti per i padroni di casa.

Il monopolio dei rossoblu continua e il Valorugby fa fatica a uscire dalla propria metà campo: quando ci provano, gli emiliani commettono fallo e concedono tre punti a Mantelli dalla piazzola per il 22-7. In difesa, Rovigo riesce a coprire bene gli spazi al largo e a isolare Rodriguez, come in occasione del tenuto a terra provocato al 36′ da Ferro, dopo ottimo placcaggio di Mantelli. Sul finale di tempo, il Rovigo torna a spingere in attacco e arriva a pochi metri dalla linea bianca dopo una serie di pick&go, ma Momberg commette un in avanti e l’azione vanifica. L’ultima occasione è per il Valorugby: dalla propria metà campo, Luciano Rodriguez batte l’avversario e calcia all’ala per Costella, sfortunato per il rimbalzo dell’ovale che finisce fuori prima che l’ala riesca a schiacciare in meta.

Per la meta, in ogni caso, il Valorugby deve aspettare solo il terzo minuto della ripresa. Ancora una volta gli emiliani marcano in apertura di tempo, questa volta con una rolling maul -creata durante il gioco e non da touche – che porta in meta Niccolò Dell’Acqua per il 22-14.

È il Valorugby a fare la partita: gli uomini di Manghi escono dagli spogliatoi forse anche con un piano di gioco diverso, che li vede lavorare di più attorno ai punti d’incontro e sfruttare l’aggressività del pack invece di cercare subito l’allargamento sui trequarti. La difesa rodigina è più sofferente e indisciplinata ed è costretta a trincerarsi dentro i propri 22, dove riesce a reagire conquistando un fondamentale calcio libero sulla rolling maul dei biancorossi.

La partita continua a svilupparsi prevalentemente nella metà campo del Rovigo, ma diversi errori gestuali da una parte e dall’altra ne rallentano ritmo e vivacità. Nella confusione sui punti d’incontro, Trentin punisce il Valorugby al 66′: Mantelli non perdona e Rovigo risale a +11. I Bersaglieri pian piano tornano padroni del gioco e al 71′ trovano la quarta meta che chiude il match: senza passare mai per una ruck, i rossoblu spostano l’ovale nello stretto con Halvorsen e Brugnara, per poi allargarlo con una sventagliata di Mantelli per Barion; l’ala naviga in mezzo alle maglie biancorosse e poi serve Vian per la doppietta personale e il 30-14.

Nel finale, la reazione del Valorugby porta in meta Mordacci per il 30-21, punteggio con cui si chiude la partita.

Le altre partite

Il Petrarca ritrova mete e smalto al Payanini Center, battendo 8-36 il Verona. A segno vanno Benettin, Ragusi, Leaupepe (due volte) e Menniti-Ippolito; gli uomini di Marcato scavalcano così il Valorugby, salendo al terzo posto in classifica.

I Medicei battono il Valsugana e si avvicinano un po’ di più al quinto posto occupato dalle Fiamme Oro. A Padova succede i fiorentini fanno il grosso del lavoro nel primo tempo, con le mete di Mattoccia e Cornelli e il piede di Newton. Nella ripresa i padroni di casa vanno in meta con Gritti riaprendo il match, ma nel finale ancora Cornelli chiude i conti sul 13-23.

Al ‘Pacifici’, il San Donà batte la Lazio che spreca un’occasione per riavvicinarsi a Verona e Valsugana. I veneti vincono 21-19, ma per i biancocelesti mancano diversi punti dal piede di Ceballos (quattro errori dalla piazzola). Le due squadre sono rimaste in 14 dal 45′ per le espulsioni a Jack e Ercolani per dei colpi proibiti.

Rovigo v Valorugby 30-21
Verona v Petrarca 8-36
Valsugana v Medicei 13-23
San Donà v Lazio 21-19

Classifica: Rovigo e Calvisano 58, Petrarca 54, Valorugby 53, Fiamme Oro 42, Medicei 40, Viadana e San Donà 29, Mogliano 27, Verona 22, Valsugana 18, Lazio 12

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