L’ex capitano azzurro ha analizzato il match di Monigo in conferenza stampa
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“…In ogni partita ci sono episodi determinanti, che possono determinare l’andamento della sfida, tuttavia, se si riesce a giocare mettendo in campo nel modo migliore possibile i fondamentali principali come work-rate senza palla, vincere le collisioni ed essere in posizione il prima possibile, alla lunga gli episodi vengono dalla tua parte”
ecco, questo è un discorso serio sul “momentum”, non è un episodio che fa girare completamente la partita e l’affrontare la partita in un certo modo ti presenta altri nodi.
le partite si vincono in 80′, non in 3 minuti dove sbagli o prendi una meta nel momento sbagliato in mezzo all’incontro per poi sbragare
Leggendo ho pensato la stessa cosa…. a qualcuno fischieranno le orecchie?
vero…ecco perchè le polemiche ad esempio, sugli errori arbitrali sono al 97% inutili…se sei più forte, per i mille motivi che in uno sport da combattimento ti rendono tale, prima che finisca il match l’avversario lo metti con il cul8 per terra!!!
Dipende da quanto l’arbitro decide di essere “protagonista”. A Llanelli, all’andata, pur essendo stato più forti nulla si è potuto contro un arbitraggio di quel livello.
A parte ciò, quello che davvero impressiona di questa Benetton è la capacità, chiunque scenda in campo, di mantenere la rotta durante tutta la partita.
Hanno ben chiare le loro competenze ed il modo di metterle in pratica, hanno chiaro l’obbiettivo e cosa fare x raggiungerlo. Non subiscono contraccolpi psicologici nei momenti difficili e continuano imperterriti a perseguire il loro compito.
Questa non è semplice questione di competenze tecniche, questa è soprattutto “tranquillità” e fiducia data dall’ambiente che circonda la squadra
La Benetton È La Squadra.
La Benetton È La Società
La Benetton È il Rugby di vertice in Italia
Vero, la Benetton è riuscita a creare una squadra solida psicologicamente. Ma Cristo Santo perché in nazionale questa solidità non si riesce a trasmettere ? In tre anni si dovrebbe pur riuscire a plasmare almeno in parte i giocatori… Evidentemente le sfumature che fanno grande l’allenatore sono molte, un uomo solo non può fare tutto. Ci vuole uno staff più ampio x gli azzurri. Pavanello non può lavorare un po anche x la F.i.r ??
Non è semplicemente una questione di allenatore.
I giocatori vivono erespirano l’atmosfera che permea l’ambiente.
Secondo me è proprio quella la DIFFERENZA al momento.
Molto spesso assistiamo, in tanti sport (soprattutto di squadra), a performances di giocatori che vanno al di là del loro livello medio.
Secondo me in Nazianale, al momento, avviene il contrario.
Per me è dovuto ad una “minor convinzione e fiducia” nella struttura che circonda la squadra stessa
E non sto parlando semplicemente di CoS e del suo staff.
Concordo pienamente con Bangkok. Mentalità sono diverse da Benetton a Nazionale, anche se l’80% è composta da giocatori della Benetton. Vuoi che sia dove si gioca, vuoi che sia l’atmosfera attorno alla nazionale, vuoi che sia la federazione o lo staff, è un dato di fatto: in nazionale si respira un’altro tipo di mentalità e voglia. Più altri limiti vedi mancanza di giocatori buoni in punti chiave (vedi mm) e dei vari stranieri che in Benetton a volte fanno la differenza. C’e un profondo gap tra franchigie e nazionale.
beh insomma…buchi assurdi nella difesa al largo…espulsione per un fallo inutile…doppio punto di bonus perso all 81esimo…diciamo che c’erano già tutte le aree di miglioramento su cui continuare a lavorare per arrivare ad eccellere…
sul discorso tecnica e tranquillità sono d’accordo nel senso che si innesca un circolo virtuoso…aumenti le competenze aumenta la tranquillità che ti dà maggior fiducia per provare ancora e migliorare, anche in ciò che sotto pressione non faresti rifugiandoti nei soliti punti di forza…