Benetton Rugby, Bortolami: “Vedere la prestazione della squadra è stato veramente bello”

L’ex capitano azzurro ha analizzato il match di Monigo in conferenza stampa

COMMENTI DEI LETTORI
  1. gian 17 Febbraio 2019, 13:09

    “…In ogni partita ci sono episodi determinanti, che possono determinare l’andamento della sfida, tuttavia, se si riesce a giocare mettendo in campo nel modo migliore possibile i fondamentali principali come work-rate senza palla, vincere le collisioni ed essere in posizione il prima possibile, alla lunga gli episodi vengono dalla tua parte”
    ecco, questo è un discorso serio sul “momentum”, non è un episodio che fa girare completamente la partita e l’affrontare la partita in un certo modo ti presenta altri nodi.
    le partite si vincono in 80′, non in 3 minuti dove sbagli o prendi una meta nel momento sbagliato in mezzo all’incontro per poi sbragare

    • albe 17 Febbraio 2019, 14:01

      Leggendo ho pensato la stessa cosa…. a qualcuno fischieranno le orecchie?

    • mic.vit 17 Febbraio 2019, 14:11

      vero…ecco perchè le polemiche ad esempio, sugli errori arbitrali sono al 97% inutili…se sei più forte, per i mille motivi che in uno sport da combattimento ti rendono tale, prima che finisca il match l’avversario lo metti con il cul8 per terra!!!

      • bangkok 17 Febbraio 2019, 14:41

        Dipende da quanto l’arbitro decide di essere “protagonista”. A Llanelli, all’andata, pur essendo stato più forti nulla si è potuto contro un arbitraggio di quel livello.
        A parte ciò, quello che davvero impressiona di questa Benetton è la capacità, chiunque scenda in campo, di mantenere la rotta durante tutta la partita.
        Hanno ben chiare le loro competenze ed il modo di metterle in pratica, hanno chiaro l’obbiettivo e cosa fare x raggiungerlo. Non subiscono contraccolpi psicologici nei momenti difficili e continuano imperterriti a perseguire il loro compito.
        Questa non è semplice questione di competenze tecniche, questa è soprattutto “tranquillità” e fiducia data dall’ambiente che circonda la squadra
        La Benetton È La Squadra.
        La Benetton È La Società
        La Benetton È il Rugby di vertice in Italia

        • sinistrapiave 17 Febbraio 2019, 14:55

          Vero, la Benetton è riuscita a creare una squadra solida psicologicamente. Ma Cristo Santo perché in nazionale questa solidità non si riesce a trasmettere ? In tre anni si dovrebbe pur riuscire a plasmare almeno in parte i giocatori… Evidentemente le sfumature che fanno grande l’allenatore sono molte, un uomo solo non può fare tutto. Ci vuole uno staff più ampio x gli azzurri. Pavanello non può lavorare un po anche x la F.i.r ??

          • bangkok 17 Febbraio 2019, 15:29

            Non è semplicemente una questione di allenatore.
            I giocatori vivono erespirano l’atmosfera che permea l’ambiente.
            Secondo me è proprio quella la DIFFERENZA al momento.
            Molto spesso assistiamo, in tanti sport (soprattutto di squadra), a performances di giocatori che vanno al di là del loro livello medio.
            Secondo me in Nazianale, al momento, avviene il contrario.
            Per me è dovuto ad una “minor convinzione e fiducia” nella struttura che circonda la squadra stessa
            E non sto parlando semplicemente di CoS e del suo staff.

          • TheTexanProp 17 Febbraio 2019, 18:53

            Concordo pienamente con Bangkok. Mentalità sono diverse da Benetton a Nazionale, anche se l’80% è composta da giocatori della Benetton. Vuoi che sia dove si gioca, vuoi che sia l’atmosfera attorno alla nazionale, vuoi che sia la federazione o lo staff, è un dato di fatto: in nazionale si respira un’altro tipo di mentalità e voglia. Più altri limiti vedi mancanza di giocatori buoni in punti chiave (vedi mm) e dei vari stranieri che in Benetton a volte fanno la differenza. C’e un profondo gap tra franchigie e nazionale.

        • mic.vit 17 Febbraio 2019, 15:54

          beh insomma…buchi assurdi nella difesa al largo…espulsione per un fallo inutile…doppio punto di bonus perso all 81esimo…diciamo che c’erano già tutte le aree di miglioramento su cui continuare a lavorare per arrivare ad eccellere…

          sul discorso tecnica e tranquillità sono d’accordo nel senso che si innesca un circolo virtuoso…aumenti le competenze aumenta la tranquillità che ti dà maggior fiducia per provare ancora e migliorare, anche in ciò che sotto pressione non faresti rifugiandoti nei soliti punti di forza…

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