Top 12: il Verona Rugby ha ingaggiato il tongano Sam Ulufonua

Il seconda linea arriva da Hawke’s Bay e rappresenta l’ennesimo innesto dell’ambiziosa realtà veneta

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Parvus 13 Febbraio 2019, 10:17

    dai nel 2024 lo possiamo inserire in nazionale se è bravo……

    • Bimbubam 13 Febbraio 2019, 11:18

      È già cappato e probabilmente giocherà già i prossimi mondiali

  2. Federico Barbarossa 13 Febbraio 2019, 10:49

    Quello che serve al rugby Italiano. Buttare soldi in stranieri di seconda fascia per tenere in top12 club che con le loro forze non ce la farebbero. Poi finiscono i soldi, il club fallisce e si ricomincia da capo. Altro giro altra corsa.

    • davo 13 Febbraio 2019, 10:57

      infatti, come ho sempre detto le colpe del nostro disastro sono da condividere 50/50 tra federazione e club

    • Dusty 13 Febbraio 2019, 13:53

      Se c’è una qualcuno che non butta soldi dalla finestra è proprio Verona e gli investimenti fatti per strutture sportive e sviluppo dei giovani dimostrano che la programmazione è una linea guida di questa società.
      PS: non sono tifoso di Verona ma quello che va detto va detto.

      • Federico Barbarossa 13 Febbraio 2019, 14:52

        Per quanto riguarda le strutture sono certamente un giusto investimento per lo Sponsor. Quando vedranno che spendere soldi nel sistema rugby non gli da alcun ritorno potranno chiudere i rubinetti e rivendere le strutture magari a qualche società calcistica (tanto a verona sono ben messi). Sullo sviluppo dei giovani ad oggi i risultati non si vedono ma sono pronto a ricredermi nei prossimi anni valutando i fatti e non le parole.

  3. Parvus 13 Febbraio 2019, 10:54

    fede guarda che ho fatto il post solo per far capire che non riusciamo a costruirci che qualche sporadico normalissimo giocatore.., e che abbiamo bisogno assoluto di acquistare giocatori di seconda fascia dai paesi evoluti…., perché siamo in 4 gatti….

    • Federico Barbarossa 13 Febbraio 2019, 11:04

      Sì sì non rispondevo a te. Concordo in pieno. Basterebbe partire da dividere i finanziamenti federali tra i primi 4 club del top12 e i primi 4 del campionato u18 o comunque dividendo i soldi tra chi vince le categorie giovanili. Ma sapete quanto viene dato a chi forma i giovani? Poco o niente.

  4. western-province 13 Febbraio 2019, 11:04

    Le regole sono uguali per tutti e se il Verona le rispetta niente da ridire; tra l’altro il Verona in Top12 c’è appena arrivato ed è normale che faccia qualche aggiustamento in corsa per cercare di rimanerci; mi sembra una società che guarda al lungo periodo e che cerca di strutturarsi per benino, ma per raggiungere gli obiettivi di lungo periodo gli serve anche rimanere in Top12 adesso
    Quello che dovrebbe preoccupare sono gli stranieri insulsi delle Zebre (e anche qualcuno di troppo a Treviso)

  5. Marte_ 13 Febbraio 2019, 11:15

    Non capisco questa abitudine molto italica di criticare per partito preso.
    Avercene di Verona, con degli imprenditori che hanno messo su un progetto di ampio respiro, focalizzandosi anche su strutture e academy. Avercene anche di Valorugby e Medici che sono realtà cresciute tantissimo.
    Poi son d’accordo che se tutte le società lavorassero come Valsugana e Capitolina probabilmente saremmo molto più su nel ranking ma un modello non esclude gli altri.
    Verona vuole salvarsi e non ho dubbi che in futuro punterà in alto come sta succedendo a Reggio e come credo succederà a Firenze. Anche a discapito di piazze storiche come Lazio e Viadana. Investimenti e programmazione, volenti o nolenti, valgono di più della storia. Speriamo ci siano anche più società che dimostreranno di lavorare bene, ne va del futuro del Top12 o come si chiamerà e quindi anche del rugby italiano

    • Federico Barbarossa 13 Febbraio 2019, 12:38

      Come un modello non esclude l’altro? La cosa è molto semplice: o incentivi i club a formare giovani o li incentivi a vincere un campionato dal livello dubbio. Ora, se tu mi dici ti salvi e ti do tot euro, arrivi tra le prima quattro e ti do tot euro io sarò portato a spendere i miei soldi per raggiungere quei risultati. E non lo farò con uno sguardo lungimirante, fregandomene se quell’anno va male, ma pensando al breve periodo perché devo far quadrare i bilanci dell’anno in corso. Certo, avercene di imprenditori che mettono i soldi nel rugby ma avercene che li mettono in maniera lungimirante (per sviluppare settori giovanili e base) e non per mettere una pezza alla loro stessa scarsa lungimiranza. Tutto ovviamente sarebbe risolvibile se la federazione ripartisse i finanziamenti ai club al 50% sul top 12 e al 50% sul campionato u18. Ma non si fa perché politicamente si privilegiano i club che buttano i soldi ma assicurano voti e così si droga il sistema. Oggi la notizia è che la Lazio (che viene penalizzata perché in difficoltà è costretta a seguire questo sistema drogato) molto probabilmente retrocederà. Immagino sia il ringraziamento per aver sfornato gente come Lamaro. Ma lasciamo quelli che formano i pochi talenti che abbiamo in nazionale a marcire nelle serie minori tanto abbiamo la carta segreta dell’emigrazione italiana.

      • davo 13 Febbraio 2019, 13:49

        io invece penso che i club di Top12 credono di essere club “pro” (infatti, nulla in contrario contro stranieri) e questa cosa va’ chiarita (e quindi il modo in cui si gestiscono acquisti/cessioni cambia…). Per essere “pro” ci vogliono tanti soldi…i nostri club non se lo possono permettere. E’ assodato che per giocare “pro” ed a un livello decente servono le due franchigie (almeno se una fosse organizzata meglio…), servono le due accademie legate alle franchigie. E in questo sistema i club di Top12 sarebbero “connessi” con una delle due franchigie, per cui i weekend i ragazzi che non sono convocati e quelli delle accademie vengono distribuiti ai club. Questo significa che i club possono dirottare le risorse (private o della federazione) alla formazione giovanile; mentre la senior sarabbe comunque una squadra di qualita’ ma progettata in funzione di Franchigia-Accademia-Club.

      • Marte_ 13 Febbraio 2019, 13:52

        Non è che devono essere tutte società che schierano solo giocatori del vivaio, non è così in nessuno sport ad alti livelli. Se il Verona schierasse solo giocatori di seconda fascia dalle serie inferiori francesi e inglesi senza strutturare un progetto serio ti darei ragione ma non è così. E dato che siamo in quel limbo fra campionato professionistico e amatoriale, chi può fare un’offerta più allettante dal punto di vista economico e professionale a Lamaro è giusto che lo faccia.
        Son d’accordo che la federazione debba incoraggiare la formazione ma non significa demonizzare l’arrivo di uno straniero che non sembra di infimo livello dal curriculum

        • Federico Barbarossa 13 Febbraio 2019, 14:12

          Ma scusate che incentivi hanno i club a sviluppare i settori giovanili? In sostanza nessuno. Quali incentivi hanno invece a trovare sponsor per lavorare nel breve periodo? Tutti. Poi gli sponsor vanno via e i club falliscono. Tanto basta cambiare società, acquistare i titoli sportivi lasciare le aziende dei vari territori coi loro crediti che non vedranno mai e via andare. Ma sul serio c’è ancora chi parlando, e guardando spero, il Top12 ha il coraggio di parlare di Professionismo??? Ci sono squadre che hanno qualche buono sponsor (e comunque fanno sempre fatica a chiudere i bilanci) come Petrarca e Rovigo, chi sta in piedi perché fortemente favorito dalla federazione (sì parlo di quel Calvisano a cui negli ultimi 10 anni hanno fatto uno stadio nuovo e hanno spostato un’accademia). Per il resto c’è la squadra della Polizia che droga il campionato e porta via giocatori a tutti sistemandoli con un lavoro per la vita (e per i ragazzi è solo un bene visto il sistema schifoso in cui sono inseriti). Dietro Club che trovano sponsor e che ciclicamente falliscono (Do You rember Cavalieri Prato o L’Aquila?). In coda chi un po’ di vivaio ce l’ha, non ha grandi agganci politici e mette prima la solidità delle società alla corsa a quattro briciole.
          Possiamo stare qui a parlarne per giorni ma dobbiamo condividere almeno un principio di realtà: c’è solo un club pro in Italia ed è la Benetton. Tutto il resto è un sistema amatoriale in cui i soldi vengono utilizzati per costruire il consenso elettorale. Questo sì è molto italico e probabilmente non riguarda solo il rugby.

      • Parvus 13 Febbraio 2019, 14:09

        giustissimo fede.

  6. carpediem 13 Febbraio 2019, 12:13

    @Redazione: se fosse possibile sarebbe cosa gradita a tanti un servizio sui progressi dell’accademia di Vr.
    grazie

  7. xnebiax 13 Febbraio 2019, 16:16

    Cmq non ha senso criticare un club singolo.
    Se pensate ci siano troppi stranieri in Top12 dite “il Top12 deve cambiare il regolamento e diminuire gli stranieri da 4 a 2” o qualcosa del genere.

    Per esempio a me piacerebbe:

    – max 3 stranieri (di cui 1 sotto i 23 anni o in Italia da almeno 2 stagioni);
    – giocatori di formazione straniera ma passaporto italiano non contano come stranieri;
    – i calci di punizione valgono 2 punti non 3.

  8. Airone valle Olona 13 Febbraio 2019, 22:18

    Mah…faccio un po’ fatica a seguire certe critiche.
    Il club si sta muovendo assolutamente nelle regole.
    Senza un tetto agli stranieri le polemiche sono sterili pretestuose e francamente irricevibili da una società che ha il diritto di muoversi nella direzione che ritiene più opportuna.
    Stiamo parlando di un club e di una dirigenza che sta mettendo soldi passione ed infrastrutture di primo livello.
    Inoltre mi sembra stia lavorando alla costruzione di una propria Accademia.
    Avercene di club con ambizioni e possibilità economiche come Verona.

    • Federico Barbarossa 14 Febbraio 2019, 10:42

      2015 “Avercene Club come l’Aquila”
      2014 “Avercene Club come I Cavalieri Prato”
      2012 “Avercene Club come i Crociati”
      2011 “Avercene Club come Veneziamestre”
      2011 “Avercene Club come il Granducato”
      2011 “Avercene Club come la Rugby Roma”
      2010 “Avercene Club come il Rugby Parma”
      E avanti

      • Airone valle Olona 14 Febbraio 2019, 10:51

        Infatti questi club mancano come il pane alla realtà del Rugby nostrano…avercene club come L’Amotori Milano e lL’Amatori Catania mi viena da aggiungere così su due piedi.
        Poi se pensi che possiamo tranquillamente fare a meno di realtà storiche come l’Aquila e Rugby Roma o Rugby Parma liberissimo di farlo.

        • xnebiax 14 Febbraio 2019, 11:11

          Io du una cosa concordo con Federico: gli incentivi per le giovanili sono troppo pochi mentre sono troppi gli incentivi i risultati della prima squadra seniores.
          I premi per le squadre di Top12 andrebbero ridotti ad un terzo e i soldi risparmiati dovrebbero andare a essere premi per le U18, U16 elite, campionati under regionali, e magari un premio alle società formatrici per ogni volta che un giocatore gioca in nazionale.
          E poi servono corsi per dirigenti per moltiplicare il numero di società che lavorano come il Valsugana e la Capitolina.

          • Airone valle Olona 14 Febbraio 2019, 12:47

            Ciao Xne , su quello che scrivi chiaramente anche io mi trovo d’accordo.
            Semplicemente non mi sembra questa la motivazione che sta spingendo Verona a pescare un Tongano.
            Da quello che ho letto qualche mese fà a Verona c’è una famiglia che per passione ha messo su una realtà fatta di infrastrutture stadio club house con staff competenti ed accademia che francamente sembrano una boccata di ossigeno in positivo in un contesto (quello non solo del rugby Italiano ma dello sport in generale) che in questo paese versa in crisi di risultati ed idee da molti anni.
            Gli aggiustamenti che stanno facendo alla rosa non sono di certo in ottica “arrivo nelle prime 4 e prendo il bonus economico” ma chiaramente per cercare di restare nel “massimo campionato” e dare continuità ad un bel progetto.
            Leggendo alcuni commenti sembra quasi che il problema del rugby italiano si possa ridurre negli acquisti di qualche privato mecenate che và a puntellare la rosa con un Tongano per provare a salvarsi.
            Tutto qui.

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