Sei Nazioni 2019: la Francia la vince e poi la perde, finisce 24 a 19

Francia che domina il primo tempo, ma subisce nella ripresa uscendo sconfitta dallo Stade de France. Decima vittoria consecutiva per il Galles

ph. Reuters

La prima partita, fra Francia e Galles, del Sei Nazioni 2019 emoziona per l’andamento, ma non per lo spettacolo. Non aiuta l’idea di giocare il primo di febbraio, dove le altissime probabilità che il meteo rovini la festa si verificano con un acquazzone sullo Stade de France di Parigi che dura ottanta minuti.

La prima occasione della partita è per la Francia, che occupa in maniera consistente i 22 avversari nei primi minuti di gioco. Quando scocca il sesto minuto di gioco il ritmo infernale imposto dai Galletti porta Louis Picamoles in meta: il numero 8 è bravissimo a muovere gli appoggi prima di caricare dritto per dritto e portarsi due difensori oltre la linea. Facile ma sbagliata la trasformazione di Parra, preferito a Lopez dalla piazzola, per il 5 a 0 sotto la pioggia e l’allez les bleus dello stadio.

La partita è discretamente caotica a causa del tempo atmosferico, che rende il pallone bagnato. Al decimo Parra ha la possibilità di allungare ancora, con un calcio dalla lunga distanza che però finisce fuori di poco. Brutto anche il tentativo di Anscombe 4 minuti più tardi, che finisce ben alla destra dei pali da posizione angolata.

L’azione giusta del Galles, per la verità piuttosto balbettante in avvio, arriva poco dopo. Gran pallone recuperato da Navidi e stupendo allargamento, su cui si inserisce Liam Williams dalle retrovie. Il 15 in rosso arriva fino in fondo, ma il TMO nega la marcatura subito prima della trasformazione di Anscombe: minuscolo l’avanti dell’estremo gallese prima di schiacciare, scivolando sul prato.

L’indisciplina e il gioco al piede difettano per gli ospiti, e la Francia ha ancora un’opportunità in attacco. Sequenza pregevole, ancora con grande intensità, che vede protagonisti Penaud sulla fascia destra, una carica centrale e quindi l’allargamento verso sinistra, con North che viene seminato da Yoann Huget sull’accelerazione bruta e arriva fino in fonda. Pregevolissimo il sottomano di Iturria per servire il compagno all’esterno, mentre ancora una volta Parra sbaglia, stavolta da posizione ostica. E’ 10 a 0.

Anscombe non riesce ad accorciare le distanze neanche al 27’, e allora è di nuovo la Francia a riportarsi in avanti. Penaud porta Tomos Williams in area di meta su un suo stesso calcetto a seguire (netto il placcaggio alto non fischiato da Barnes): dalla mischia la Francia prova a violare l’area di meta avversaria per la terza volta, ma ne ricava solo un calcio di punizione che Lopez, che si impadronisce del tee, trasforma: 13 a 0.

Al 37’ la Francia va per il bersaglio grosso sull’ultimo calcio concesso dai gallesi: maul da touche a 5 metri, ma il lavoro di Adam Beard è strepitoso nel filtrare in mezzo e costringere i francesi al turnover. La mischia che ne segue vede gli ospiti cavarsela con un calcio libero per spinta anticipata contro il pack di casa.

Colpo mancino proprio allo scadere: dopo qualche fase della Francia seguente al calcio libero giocato lungo e in campo da Anscombe, Lopez si presenta dai 40 metri in posizione centrale e mette fra i pali un drop che vale il 16 a 0 che conclude la prima frazione di gioco.

Francia che ha dominato il primo tempo su tutti i fronti, guidata da un Parra salito sulla macchina del tempo negli spogliatoi e con Arthur Iturria formato famiglia, onnipresente e sontuoso negli spazi allargati. Galles che non riesce a trovare continuità nel possesso: i pochi palloni avuti sono finiti con un in-avanti, mentre il gioco al piede di Anscombe è stato impreciso e latitante. Unica nota positiva la pericolosità di Liam Williams.

Francia che sembra gestire serenamente anche ad inizio ripresa almeno finché Willemse non sbaglia colpevolmente il placcaggio su Josh Adams. L’ala trova un varco nei pressi di una ruck offensiva e buca, fissa l’ultimo difensore e serve Tomos Williams per la meta del mediano di mischia. Anscombe trasforma per il 16 a 7.

La pioggia gioca un brutto scherzo a Yoann Huget al 52′: da mischia in mezzo al campo Parkes calcia insospettabilmente. La pedata del centro è infida, in mezzo ai due giocatori arretrati della Francia. Huget arriva per primo, e mentre già dagli spalti lo spettatore pensa: “E’ prigioniero”, l’ala di Tolosa perde l’ovale malamente scivolando sul terreno fradicio. George North non deve far altro che tuffarsi e segnare. Anscombe la riapre definitivamente con la facile trasformazione: 16 a 14.

Il Galles domina il primo quarto d’ora del secondo tempo, sotto una pioggia ancora più intensa. Moriarty segnerebbe anche la meta del vantaggio, ma viene ancora, giustamente, annullata per un’ostruzione di Alun Wyn Jones nella fase precedente.

La fermata ai box delle due squadre arrivano in anticipo, prima dello scoccare dell’ora di gioco: Lambey, Marchand e Serin per i francesi; Biggar e Davies per il Galles. Proprio Lambey costringe Biggar ad un tenuto nella propria metà campo al sessantesimo. Dalla piazzola Lopez mette fuori di pochissimo.

Dalla mischia chiusa il Galles ottiene un calcio di punizione al minuto 62. Biggar chiede di andare per i pali, da una posizione che supera i 40 metri dall’H. E’ il sorpasso: 17 a 16 per gli ospiti.

La partita si trasforma in una guerra sparagnina di cannonate: Serin e Davies si alternano in infidi box kicks sotto cui i rispettivi reparti arretrati si alternano con minore o maggiore costrutto. Liam Williams deve lasciare il campo per un colpo alla testa (clamoroso l’impatto non visto da Barnes, molto disattento sugli impatti alti e pericolosi). Con le riserve esaurite, deve rientrare Gareth Anscombe, stavolta da estremo.

Un passaggio azzardato di Gareth Davies regala un possesso alla Francia nei 22 metri. Lopez va di nuovo per i pali con un tentativo di drop, ma viene stoppato dalla difesa gallese. Il pallone carambola nelle mani di Felix Lambey, che però va a terra e commette in avanti. Dalla mischia che ne consegue, cambiano gli equilibri: la prima linea di riserva della Francia, quella dei giovani, guadagna un gran calco di punizione e da a Lopez un’opportunità impossibile da sbagliare. Mancano esattamente dieci minuti quando la Francia torna avanti per 19 a 17.

Dura 100 secondi il vantaggio francese: opportunità per la Francia in attacco grazie a un pallone alto recuperato elegantemente da Fickou. C’è superiorità al largo, ma i giocatori sono in apnea. Il cervello di Vahaamahina si offusca e il seconda linea lancia verso Huget un passaggio lunghissimo, lento e sbilenco. North ci si avventa come il più consumato degli avvoltoi, e si fa 70 metri di campo in solitaria: 24 a 19, con 6 minuti da giocare.

La Francia si getta in attacco a capofitto, con l’energia dei suoi giovani. Sono fasi di gioco concitate, furiose e disordinate, giocate con le riserve di benzina da parte di chi è in campo dall’inizio. La difesa gallese resiste a 21 fasi di percussioni francesi, ma mancano ancora 3 minuti e mezzo.

A 150 secondi dalla fine, la Francia ha una touche a 15 metri circa dalla linea di meta. La palla esce sporca e non viene costruita la maul. L’avanti di Alldritt costringe ancora ad una mischia chiusa, con tutta la pressione sugli ospiti.

Nell’ultima occasione, l’errore decisivo è di Julien Marchand, che perde l’ovale e sembra anche infortunarsi rimanendo sotto al placcaggio di Jonathan Davies. Finisce 19 a 24: solo tre punti per i padroni di casa nella ripresa, e 24 punti invece per gli avversari.

Una Francia che nel secondo tempo ha quasi del tutto rinunciato a giocare, concedendo al Galles di rientrare in partita con due singoli episodi che hanno girato a favore dei Dragoni. Forse un po’ tardivi i cambi dei giovani, anche se quello che nella tempesta della ripresa sembra sia mancato nel finale alla Francia è una leadership esperta in grado di guidare la squadra.

Per gli ospiti una vittoria insperata, arrivata sulle ali di una sostanziosa prestazione collettiva, senza nessun vero protagonista. Dopo un primo tempo difficile, gli avanti hanno avuto la loro riscossa nella ripresa. Ottima prestazione di Josh Adams, forse il migliore dei suoi. Le tre mete sono comunque arrivate su errori gravi della squadra avversaria, di cui il Galles è stato bravo ad approfittare. E con questa sono dieci vittorie consecutive.

Francia: 15 Maxime Medard, 14 Damian Penaud, 13 Wesley Fofana, 12 Romain Ntamack, 11 Yoann Huget, 10 Camille Lopez, 9 Morgan Parra, 8 Louis Picamoles, 7 Arthur Iturria, 6 Wenceslas Lauret, 5 Paul Willemse, 4 Sebastien Vahaamahina, 3 Uini Atonio, 2 Guilhem Guirado (c), 1 Jefferson Poirot
A disposizione: 16 Julien Marchand, 17 Dany Priso, 18 Demba Bamba, 19 Felix Lambey, 20 Greg Alldritt, 21 Baptiste Serin, 22 Gael Fickou, 23 Geoffrey Doumayrou

Marcatori Francia
Mete: Picamoles (6), Huget (24)
Trasformazioni:
Calci di punizione: Lopez (31, 70)
Drop: Lopez (40)

Galles: 15 Liam Williams, 14 George North, 13 Jonathan Davies, 12 Hadleigh Parkes, 11 Josh Adams, 10 Gareth Anscombe, 9 Tomos Williams, 8 Ross Moriarty, 7 Justin Tipuric, 6 Josh Navidi, 5 Alun Wyn Jones (c), 4 Adam Beard, 3 Tomas Francis, 2 Ken Owens, 1 Rob Evans
A disposizione: 16 Elliot Dee, 17 Wyn Jones, 18 Samson Lee, 19 Cory Hill, 20 Aaron Wainwright, 21 Gareth Davies, 22 Dan Biggar, 23 Owen Watkin

Marcatori Galles
Mete: T. Williams (46), North (51, 73)
Trasformazioni: Anscombe (46, 51), Biggar (73)
Calci di punizione: Biggar (62)

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