Una “classifica”, aggiornata turno dopo turno, che mette in fila i giocatori zebrati con più minuti nelle gambe
Zebre: il “minutometro” stagionale
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Sono mancati i dettagli, quelli che alla fine fanno la differenza, dopo due prestazioni di livello contro una squadra sulla carta più forte
eccola la statistica che mancava…sarebbe importante tenerla aggiornata nel corso delle giornate e per tutte le squadre…scusatemi se vi chiedo troppo, mi perdonerete!! 😉
come già dicevo settimana scorsa, anche questa classifica mostra quanto siano lontane le zebre dal creare profondità in rosa, tolti gli infortunati vecchi e nuovi (castello e minozzi), i trequarti hanno giocato in 5 su 7 più di tre partite intere (quindi, praticamente titolari fissi) e poi il deserto, in mischia non va meglio 6 che sono dalle 3 partite in su (tre prime linee e tre terze) e poi un buco con quattro giocatori con minutaggio decente e 6 che fanno da comprimari con 4 che non mettono insieme una partita in 4 uscite, considerando che si gira molto di più in mischia che fuori (prima linea praticamente sempre e spessissimo almeno una seconda ed una terza) aver utilizzato 16 mischiaroli e 13 tre quarti (di cui un inamovibile rotto dopo 13 minuti di stagione), mi preoccupa assai
la necessità di partecipare all’allora Celtic era quella di poter gestire i giocatori di interesse nazionale nell’ottica di portarli agli appuntamenti clou, 6N in primis, in buone condizioni… anziché spremuti dai club esteri come era prima del 2010…
ora, intruppandoli in due squadre per cui stiamo spendendo un fottìo di soldi, abbiamo giocatori più spremuti di allora…
l’altro obiettivo era quello di valorizzare i giovani del nostro vivaio…
oggi, anziché importare dall’Argentina, importiamo dal Sudafrica e dovunque altro troviamo un passaporto utile, ma la quota di giocatori oriundi e naturalizzati non è cambiata…
se penso che c’è gente che non vede l’ora di vedere Sisi in nazionale e che in inghilterra il ragazzo non trovava un club di championship disposto a fargli un contratto, si dovrebbe capire quanto si sia lontani dall’idea di poter competere con quelli di là del canale…
quelli di là del canale importano Brad Shields e appena sceso dall’aereo gli hanno già dato il testo di “God Save the Queen” da imparare. Non parliamo dei Wallabies che fanno mambassa di Isolani, scarsi per lo più.
Scarsi non direi, ma ok.
Il problema alla fine è che in Italia arrivano al rugby molti ragazzi grossi ma lenti o scordinati. I veloci, atletici, agili, alti e talentuosi sono pochi.
E che le Zebre non hanno soldi per prendere qualche italiano e qualche straniero forte in più.
I veloci, atletici, agili, alti e talentuosi hanno problemi ad emergere nel nostro sistema perché non sono abbastanza grossi…. 🙁
La mancanza di profondità delle Zebre viene sia dalla ristrettezza del parco talenti del rugby italiano, che dal budget ristretto.
Ci sono alcuni giocatori in Eccellenza, soprattutto in prima e in terza linea, che potrebbero essere alle Zebre se queste avessero i soldi per ingaggiarli.
Gli oriundi e i sudafricani ce li hanno anche gli scozzesi.
Poi servono stranieri e oriundi per alcuni ruoli, c’è niente da fare, ma seconde linee, aperture, centri ed estremi scarseggiano in Italia. Sarà da vedere la U20 come sarà dotata in questi reparti.
sarò monotono ma secondo me, approfittando della volontà di espansione sudafricana nel pro14…bisogna adottare il modello argentino…unica franchigia competitiva in campionato e che poi possa dire la sua anche in champions…con le squadre del top12 a fare da chioccia per i giovani talenti…secondo me 2 franchigie non ce le possiamo e potremo permettere…