I Barbarians sconfiggono l’Inghilterra 63 a 45 e vincono la Quilter Cup

A Twickenham, i Baa-Baas danno spettacolo: Ashton va di tripletta, Radradra è il man of the match

Rugby Union – England v Barbarians, Twickenham Stadium, London, Britain – May 27, 2018 Barbarians’ Victor Vito in action with England’s Eliott Stooke Action Images via Reuters/Tony O’Brien

A distanza di appena 24 ore dalla finale di Premiership, Twickenham ha riaperto i battenti per un altro grande pomeriggio di rugby. Stavolta, ad illuminare il palcoscenico ovale ci hanno pensato l’Inghilterra, la nazionale di casa, ed i Barbarians, la selezione ad inviti più famosa e prestigiosa del globo. In palio la Quilter Cup, anche se l’aspetto prettamente tecnico ha lasciato spazio, come prevedibile, a quello spettacolare, con il pubblico londinese che ha vissuto un pomeriggio a dir poco elettrizzante, tra una giocata di classe e l’altra.

La partita se la sono aggiudicata gli ‘ospiti’ per 63 a 45, guidati dal coach di Bristol Pat Lam. I Baa-Baas hanno accelerato immediatamente, spingendo al massimo sin dai primi minuti. Chris Ashton, poco considerato da Eddie Jones ed emigrato a Tolone, senza dubbio il più motivato tra i 46 in distinta, ha firmato immediatamente un paio di mete, giusto per ricordare al selezionatore australiano di che pasta è fatto, prima di lasciare parte del proscenio del match anche ai trequarti isolani in maglia bianconera. Josua Tuisova ed un letale Semi Radradra (motm), infatti, hanno banchettato nella morbida difesa britannica per lunghi tratti del match, innescati a raffica da una mediana di Lam estremamente ispirata.

Nonostante la sconfitta, lo show non è mancato neppure in salsa inglese, soprattutto grazie allo stratosferico know-how miscelato a terrificante esplosività fisica di Elliot Daly, autentico ‘go to guy della’ compagine britannica, parlando in gergo cestistico.

Pomeriggio indimenticabile, inoltre, per Juan Martin Fernandez Lobbe, all’ultima partita della carriera, che oltre alla soddisfazione del capitanato dei Baa-Baas si è pure tolto lo sfizio di convertire con successo una meta della propria squadra. Difficile chiedere un addio ovale migliore.

Il tabellino

England: 15 Elliot Daly, 14 Jonny May, 13 Henry Trinder, 12 Piers Francis, 11 Mike Brown, 10 George Ford (cc), 9 Ben Youngs, 8 Zach Mercer, 7 Tom Curry, 6 Chris Robshaw (cc), 5 Joe Launchbury, 4 Elliott Stooke, 3 Kyle Sinckler, 2 Jack Singleton, 1 Joe Marler;
A disposizione: 16 George McGuigan, 17 Ellis Genge, 18 Nick Schonert, 19 Josh Beaumont, 20 Mark Wilson, 21 Dan Robson, 22 Danny Cipriani, 23 Denny Solomona;

mete: Daly, Francis (2), Mercer, Launchbury, May;
trasformazioni: Ford (6);
punizioni: Ford;

Barbarians: 15 Chris Ashton, 14 Josua Tuisova, 13 Semi Radradra, 12 Josh Matavesi, 11 Niyi Adeolokun, 10 Finn Russell, 9 Rhodri Williams, 8 Victor Vito, 7 Justin Tipuric, 6 Juan Martin Fernandez Lobbe (c), 5 Sitaleki Timani, 4 Ultan Dillane, 3 John Afoa, 2 Benjamin Kayser, 1 Denis Buckley;
A disposizione: 16 Tatafu Polota-Nau, 17 Loni Uhila, 18 Ramiro Herrera, 19 Joe Tekori, 20 Nili Latu, 21 Greig Laidlaw, 22 Luke McAlister, 23 Malakai Fekitoa;

mete: Ashton (3), Vito (2), Russell, Radrada, Timani, Laidlaw;
trasformazioni: Russell (7), Laidlaw, Lobbe;

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