Nella notte europea la notizia: il Mago dice basta, con effetto immediato, e saluta Jaguares e Pumas
La notizia arriva in Europa come un fulmine a ciel sereno: Juan Martin Hernandez, monumento della nazionale argentina, si ritira dal rugby con effetto immediato.
E quel che è peggio è che è costretto a farlo a causa dell’ennesimo infortunio di una carriera lunga, ma costellata di acciacchi più o meno gravi. L’ultimo è arrivato contro i Reds, nella quinta giornata del Super Rugby. Un infortunio molto doloroso al ginocchio che ha indotto il Mago a dire basta e a chiudere qui la sua straordinaria carriera, a 35 anni.
74 apparizioni con la camiseta della nazionale argentina a partire dal 2003, la carriera di Hernandez è stata contrassegnata da una lunga militanza nel Top 14, dove ha fatto prima parte dello Stade Français (127 presenze fra il 2003 e il 2009), per poi approdare dall’altra parte di Parigi, al Racing Metro, dopo una brevissima parentesi in Sudafrica con gli Sharks, con i quali ha disputato nove partite nel 2009.
Avrebbe dovuto prendere parte, con la franchigia sudafricana, al Super Rugby 2010 e poi tornare in Francia, ma un grave infortunio alla schiena lo tenne lontano dai campi per sei mesi, costringendolo a saltare la competizione e a rimettere gli scarpini solamente con la maglia dei ciel-et-blanc, che avrebbe indossato per 4 stagioni, fino al 2014.
La stagione 2014/15 lo ha visto a lungo fermo per infortunio, proprio nell’anno in cui si era accasato a Tolone, prima di rientrare in Argentina e firmare con i Jaguares nel 2016.
Grande tecnica individuale, fisico imponente, visione di gioco e un piede assai raffinato: queste le caratteristiche di un giocatore talmente versatile e tecnicamente eccellente da poter ricoprire indifferentemente i ruoli di apertura, centro ed estremo ad ogni livello disputato.
I risultati migliori nella sua carriera sono arrivati ai mondiali del 2007 in Francia, grazie alla splendida cavalcata della nazionale argentina fino al terzo posto, che lo videro fra i protagonisti, ma per i Pumas è stato veramente una leggenda dell’ultimo decennio e più, brillando in ripetute occasioni.
176 punti con la nazionale, 3 mondiali disputati saltando quello del 2011 per infortunio, è sceso in campo in tutti e sei i Rugby Championship disputati dall’Argentina. Un giocatore che ha impersonificato per tanto tempo la fantasia su un campo da rugby, con la sua classe e il suo alone di magia, che da sempre si è portato nel soprannome.
Lo fermano gli infortuni, che ne hanno contraddistinto la altrimenti grandiosa carriera. Potrebbe giocare alcune ultime partite per il club in cui è cresciuto, in Argentina, la Deportiva Francesa, ma anche il percorso per diventare allenatore sembra una strada che Hernandez intende percorrere.
“C’est fini” ha detto un giorno il Mago in francese alla stampa transalpina. Gracias, risponde in spagnolo il popolo del rugby.
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