Sei Nazioni 2018: arriva la Scozia, le parole di Gregor Townsend

Prima della partenza per la trasferta romana, l’head coach scozzese ha incontrato la stampa

ph. Reuters

EDIMBURGO – “Parzialmente, i cambi sono stati influenzati dall’avversario e dai potenziali problemi che ci potrebbe causare, in parte dagli elementi disponibili e in parte ho voluto cercare di non stancare troppo i giocatori.”

“Il rientro di Tommy Seymour è importante per noi, come tutti i giocatori di qualità che abbiamo in rosa. Per esempio, Stuart McInally è stato davvero ottimo finora ma ha sempre giocato nelle ultime quattro partite e ho voluto dargli un po’ di riposo e sono fiducioso che Fraser potrà fare bene. Blair Kinghorn ha fatto molto bene quando è stato chiamato in causa nelle ultime due gare ma il rientro di Tommy ci garantisce diverse soluzioni. Sono anche convinto che i giocatori a disposizione potranno avere un grande impatto a gara in corso.”

Gregor Townsend si presenta alla conferenza stampa pre-Italia dopo aver annunciato cinque cambi nel XV di partenza – cambi dettati, anche, dal recupero di elementi importanti come Tommy Seymour, WP Nel e Fraser Brown.

All’ultima gara del Torneo l’head coach puo’ davvero contare su tutti gli elementi della rosa e si e’ potuto permettere scelte tecniche anche difficili, come escludere Gilchrist per esempio. Ci sono volti nuovi anche in panchina, con Zander Fagerson e Richie Gray che vengono per la prima volta in stagione inseriti nei 23 titolari.

“E’ un peccato che Grant non abbia trovato posto in squadra in questo weekend perchè ha fatto bene, però in seconda linea abbiamo diverse alternative, Ben Toolis ha iniziato, Tim (Swinson) ha fatto bene e volendo reinserire Richie Gray che ha anche lui, nelle ultime partite giocate con lo Stade Toulousain, fatto bene, non avevamo posti disponibili. Abbiamo oltretutto cercato di non coinvolgere troppi giocatori di Edinburgh Rugby (come Bennett, per esempio, o Simon Berghan) perchè hanno una partita importante venerdì.”

“Zander e Richie sono stati due giocatori-chiave per la Scozia nel recente passato e quest’anno non hanno ancora giocato, anche per questo abbiamo voluto coinvolgerli subito nel gruppo appena tornati a disposizione e dar loro occasione di giocare.”

Townsend sottolinea che la gara di sabato ha diversi fattori di interesse e di importanza per la Scozia, sia dal punto di vista della classifica. Certo, i Dark Blues non hanno più la possibilità di vincere il Torneo ma con un successo contro l’Italia (e qualche risultato favorevole) possono ancora chiudere al terzo posto, che sarebbe comunque un buon risultato, eguagliando il numero di vittorie, 3, raccolte lo scorso anno (ma con una Calcutta Cup in piu’ in bacheca).

“La gara di sabato per noi è importante perché sarebbe una delusione perdere due gare consecutive, così come perdere l’ultima gara prima di un periodo di pausa non ti darebbe occasione di rifarti a breve, ma sappiamo che l’Italia, con il suo stile di gioco, può metterci davvero in difficoltà. Anche loro vorranno vincere in casa, hanno ottime individualità e un game-plan che, ripeto, potrebbe metterci in difficoltà.”

“Siamo messi molto meglio, rispetto a novembre, dal punto di vista della disponibilità dei giocatori. Da quando ho iniziato come head coach non abbiamo mai avuto questa profondità perché di solito, durante le finestre internazionali, gli infortuni sono più frequenti e e questo va a credito del nostro staff medico. Sono convinto che abbiamo scelto una squadra molto esperta per la gara di sabato, una delle più esperte mai selezionate.”

Townsend è concentrato sulla sfida di sabato, sull’Italia e non solo perché è il prossimo avversario, ma anche perché il match, come diceva l’head coach, rientra in un’ottica più vasta, è un altro passo di avvicinamento verso la Coppa del Mondo, arriva dopo una sconfitta piuttosto pesante e ogni gara, da adesso in poi, non andrà più sottovalutata.

Va sottolineato, e non sono parole di circostanza, il rispetto di un frase come la seguente: “Il nostro obiettivo non è cercare di trovare i varchi nella difesa avversaria ma fare in modo che il nostro lavoro porti la difesa avversaria a commettere errori e questo può essere fatto in diversi modi. La difesa italiana è diversa da quella irlandese e gallese, il meteo che ci attende prevede pioggia e l’Italia cercherà, in casa, di vincere la partita mettendoci in difficoltà nelle fasi statiche e muovendo l’ovale veloce al breakdown, secondo i dettami di Conor O’Shea. Noi dovremo adattarci e dovremo fare in modo di giocare la gara che abbiamo preparato.“

Matteo Mangiarotti

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