Francia, parla Novès: “Mi batto per il mio onore”

L’ex CT dei transalpini è tornato a parlare alla stampa. Nel mirino la federazione francese, a cui non le manda a dire

ph. Sebastiano Pessina

Guy Novès, sollevato prematuramente dalla carica di selezionatore della nazionale francese un paio di settimane fa, ha interrotto per la prima volta il proprio silenzio, rilasciando una lunga intervistaLe Journal du Dimanche, settimanale d’oltralpe, e all’emittente televisiva France 3, durante le quali ha affrontato diversi temi relativi al proprio allontanamento dalla panchina della Francia.

La vivo ancora molto male – ha dichiarato l’ex allenatore dello Stade Toulousain alla carta stampata transalpina – Dopo aver appreso dalla stampa del mio esonero, non sono ancora riuscito a capre perché non mi è stato consentito di realizzare l’obiettivo che avevamo fissato nel 2016, al momento della mia nomina: quello di costruire un progetto di gioco e un gruppo di giocatori destinati a essere performanti non nell’immediato, ma in vista della Coppa del Mondo 2019, come diverse squadre hanno saputo fare.”

Evidentemente, quanto sviluppato finora da Novès non è stato giudicato sufficiente dalla federazione francese, anche se sulla decisione di Bernard Laporte hanno pesato probabilmente di più i risultati del presente rispetto alle prospettive future.

Bernard Laporte per il quale Novès non ha parole particolarmente gentili: “Ha il coraggio di dire che sono il responsabile dell’assenza di relazioni fra i club e la federazione e che bisogna ristabilirle subito, urgentemente. Tutto falso.”

E alle critiche per la poca presenza negli stadi del Top 14, il 63enne di Tolosa risponde vibrante: “Si tratta del mio modo di gestire le cose! Nelle giornate di campionato ho analizzato tutte le partite alla televisione. Invece di andare allo stadio a vedere una partita, preferivo guardarle tutte. Delegavo i miei assistenti ad andare negli stadi e alle relazioni con gli staff (club, ndr) per raccogliere informazioni sul campo.

“Questo sistema favoriva la permanenza di relazioni fra i club e la squadra nazionale. […] Quando Bernard Laporte era commissario tecnico non l’ho mai visto allo Stade Toulousain, in un momento nel quale, peraltro, la squadra era il principale fornitore di giocatori della nazionale.”

Alla TV francese Novès rincara la dose e chiarisce il proprio pensiero: “Non è facile quando si hanno 64 anni e si fa questo lavoro da una vita venire a sapere in questo modo, di punto in bianco (Novès ha appreso dell’esonero per prima cosa dalla stampa, ndr), per delle ragioni inesistenti, che devi rimanere a casa.”

L’ex commissario tecnico e il suo staff non hanno intenzione di demordere per quanto riguarda il tentativo di licenziamento intentato da parte della federazione per colpa grave, che se andasse in porto comporterebbe il mancato pagamento dell’indennizzo pari a circa un milione e mezzo di euro: “Il mio entourage è in trincea, pronto alla guerra.”

Guy Novès rifiuta infatti di riconoscere come proprie tutte le responsabilità per i risultati degli ultimi tempi, rimettendo alla federazione diverse colpe di cattiva organizzazione e sottrazione di autorità del commissario tecnico, portando diversi esempi. L’allenatore sottolinea come non sia stata resa pubblica da parte della federazione francese nessun risultato dell’indagine interna condotta dal vicepresidente Simon, che sarebbe alla base del suo allontanamento.

Il bilancio dei risultati ottenuti non può essere così significativo: “Dopo un primo anno di assestamento, siamo arrivati terzi al Sei Nazioni 2017, ce lo siamo scordati.”

“Quindi il problema sono le tre sconfitte in Sudafrica e nei test match autunnali, durante i quali abbiamo affrontato i migliori al mondo e ancora i sudafricani, perdendo di un punto perché avevamo giocato una partita di martedì – critica ancora Novès, che era contrario all’organizzazione del test di Lione contro gli All Blacks – Non c’erano le condizioni di gioco di alto livello. La responsabilità dei risultati non è solo di Guy Novès, né dei giocatori.”

“Quello che mi interessa – sottolinea Novès – è ristabilire l’onore della mia famiglia e il mio, perché evidentemente è particolare che alla mia età, dopo aver vinto così tante partite e titoli, […] si dica che io sono un cattivo allenatore. Ho un nome da portare e questa sofferenza coinvolge anche chi mi sta vicino. Inoltre visto che tante persone mi hanno sostenuto, voglio ricompensarle e dir loro grazie.”

La conclusione è degna del personaggio combattivo: “Se mi rialzerò, forse non sarò più forte ma di sicuro sarò più pericoloso.”

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Quilter Nations Series: gli All Blacks rinascono a Chicago, resa dell’Irlanda nel finale

Partita per larghi tratti bloccata al Soldier Field, ma alla fine la Nuova Zelanda si prende una rivincita che aspettava dal 2016

1 Novembre 2025 6 Nazioni – Test match / Test Match
item-thumbnail

Quilter Nations Series: Scozia devastante, USA lasciati a 0 a Murrayfield

Van der Merwe, Graham e Dobie demoliscono gli statunitensi, sabato prossimo ci sono gli All Blacks

1 Novembre 2025 6 Nazioni – Test match / Test Match
item-thumbnail

Gli highlights delle Quilter Nations Series: l’Inghilterra trova l’attesa rivincita sull’Australia

Buona la prima per la squadra di Steve Borthwick, che regola i conti coi Wallabies rimasti aperti dallo scorso autunno

1 Novembre 2025 Foto e video
item-thumbnail

Quilter Nations Series: dopo 9 anni Irlanda e Nuova Zelanda di nuovo a Chicago. La preview del match

Si gioca al Soldier Field come nel 2016 quando i Verdi sconfissero gli All Blacks 40-29

1 Novembre 2025 6 Nazioni – Test match / Test Match
item-thumbnail

Serie A Elite, IV giornata: i risultati di sabato 1 novembre. Il Derby d’Italia è del Petrarca

I patavini battono Rovigo e li affiancano in vetta in attesta dei match di domenica

1 Novembre 2025 Campionati Italiani / Serie A Elite
item-thumbnail

L’Italia Under 18 batte nettamente la selezione Club irlandese

A Cosenza i ragazzi di Alessandro Lodi si impongono marcando ben 8 mete

1 Novembre 2025 Rugby Azzurro / Nazionali giovanili