Campionato Élite Under 16: Petrarca-Mogliano sospesa per rissa

Un brutto episodio che vede coinvolti, oltre ai ragazzi, anche i genitori

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Franco1957 21 Novembre 2017, 12:58

    Sembra un comunicato congiunto. Alcuni termini e intere frasi sono identici. Mah… Non è la prima volta, comunque, che l’esasperazione frustrata e frustrante di genitori troppo ignoranti, non solo per il rugby, produce questi episodi di volgare teppismo che, oltre allo sport nello specifico, offendono il buon senso, la cultura e l’educazione in generale. La giustizia sportiva farà il suo corso, ma sarebbe anche giusto che i genitori che si sono macchiati per i loro meschini interventi, fossero obbligati a tornare a scuola per frequentare un bel corso di educazione civica. Che miseria!

    • giomarch 21 Novembre 2017, 13:27

      Come per gli altri episodi avvenuti di recente ribadisco che oltre alla giustizia sportiva dovrebbe occuparsene quella civile/penale e la giustizia sportiva dovrebbe farsi carico di presentare un esposto comprensivo del materiale video da loro visionato…
      Apprezzabile che Petrarca e Mogliano si dissocino ma non credo basti..
      Copierei il daspo dalla pallatonda e per n anni obbligo di firma in caserma in corrispondenza di eventi sportivi, pazienza se il figlio andra’ a GIOCARE con il pulmino anziche’ con la macchina del “papa’”..

  2. tunga 21 Novembre 2017, 13:30

    capisco perfettamente le difficolta delle 2 societa e l imbarazzo.
    il conunicato eè in gran parte condivisibile meno che la parte finale dove seppur non minimizzando si prendono le distanze dagli articoli di giornale.
    Qui non solo Non condivido ma mi sembra assai grave.
    Perche se risulta corretta la ricostruzione parliamo di un Genitore un ADULTO CHE COLPISCE CON UN PUGNO UN RAGAZZINO DI 15 ANNI e lo manda in ospedale con lesioni gravi 40 giorni e che dovta essere opetato.
    Il fatto é gravissimo.
    E come tale va presentato e io mi sarei costituito parte civile contro l adulto reo di tale comportamento.
    Non si puo minimizzare se un adulto commette un reato cosi grave.
    La linea x essere accondiscendenti è assai sottile e i club con tale importanza storica non possono.restarne coinvolti

  3. tunga 21 Novembre 2017, 13:31

    anzi sarebbe il caso di dare anche un Daspo nel rugby

  4. cheldon 21 Novembre 2017, 13:52

    Se non è stato fatto, andava chiamata la polizia e immediatamente denunciato per lesioni gravi il colpevole. Al triage in ospedale sarà stato duro risalire al colpevole.

  5. buk 21 Novembre 2017, 14:00

    ormai sempre più spesso questi “spettatori” da bar rovinano la domenica sportiva a tutti, giocatori, spettatori normali e addetti ai lavori.
    fin quando sarà tollerato dalle società la permanenza di questi individui sugli spalti il problema non sarà risolto. io vedo per piacere tante partite, giovanili e non, di vari campionati, e identifico in maniera molto banale questi soggetti che, prima o poi, creeranno problemi. offendono l’arbitro prima, denigrano gli avversari poi, incitano alla violenza i propri figli… a questo punto mi chiedo, perché nessuno fa niente fino a quando non succede l’irrimediabile? per poi emanare sterili comunicati stampa.
    c’è poco da dire, ogni società ha un accompagnatore, un allenatore e vari tecnici… oltre a tesserati vari, sono loro che dovrebbero dare il buon esempio e allontanare con le buone o con le cattive chi con lo sport non c’entra niente. ormai pure una under 14, che dovrebbe servire a far crescere i ragazzi, pare la finale della coppa del mondo, per certi genitori esaltati… farsi una birra e rilassarsi un attimo no?

  6. gioviale 21 Novembre 2017, 14:15

    Fa fatta giustizia PUNTO
    un altro paio di maniche sono le strumentalizzazioni, a mio avviso, di Marzio Innocenti presidente del comitato rugby veneto. In un’intervista comparsa su rugby meet il nostro fa tutto un panegirico per dimostrare la connessione tra i fatti avvenuti e la bontà delle sue teorie che ha sempre sostenuto e sulle quali si fondava la sua candidatura ai vertici FIR. Ora che Innocenti abbia la formula segreta per salvare il rugby italico è tutto da dimostrare. Ma appare del tutto evidente che usare un evento del genere per sostenere la bontà delle proprie linee politiche sia non solo discutibile ma anche di cattivo gusto. Secondo Innocenti la rissa è avvenuta per colpa del rugby professionistico. Scarta a priori gli antichi campanilismi e possibili recenti acredini di natura meno arcana e complessa.
    Se poi davvero fossero i soldi a produrre le risse in Inghilterra dovrebbero scorrere fiumi di sangue con morti e feriti ogni week-end. Insomma la teoria dei denari sterco del diavolo causa di tutti i mali non mi convince né per votare Innocenti né per spiegare questo evento frutto di inciviltà di pochi che danneggia molti. Petrarca e Mogliano restano a mio avviso due società sane massima espressione del nostro rugby e dei nostri valori. Con buona pace di Marzio e della sua politica.

    • pepe carvalho 21 Novembre 2017, 14:49

      Gioviale, a me sembra che Innocenti dica solo la frase finale, il resto è farina del sacco dell’articolista (per altro abbastanza condivisibile).
      Poi se per amore di polemica si deve tirare in ballo Innocenti o la Fir ogni volta che accade qualche cosa….
      Io penso, e concordo con quello che scrive, che troppi (anche se fossero pochi) pensano che questo sport possa essere una garanzia di futuro per i propri figli e da li fanno discendere cose come “vincere è un imperativo” “mio figlio merita un’altra società” “chi lo tocca deve pagare”…ecc.
      almeno a quest’età deve rimanere un gioco.

  7. gioviale 21 Novembre 2017, 15:00

    A pensar male a volte ci si azzecca. Di Innocenti nell’articolo di rugbymeet c’è tutto il virgolettato a me pare. Se poi uno rilegge tutto quanto ha detto Innocenti dallo stesso blog e da altre fonti…. si fa presto a fare 1+1…
    Non credo che due/tre pazzoidi rovinino il rugby o siano mossi da sete di successo del figlio. Ho assistito non più di 2 settimane fa in under 14 a scene indecorose. I soldi, l’arrivismo per interposta persona ecc non c’entravano nulla. Non sono nemmeno convinto che arrivismo e soldi siano la causa di tutti i mali. Credo piuttosto che la stupidità, il campanilismo, la voglia di prevaricare l’altro e sottometterlo come modo primordiale per negare il proprio senso di inferiorità… ecco sono questi limiti culturali diffusi che vadano affrontati. Sparare alzo zero sul professionismo facendo fuori il sano agonismo e la voglia/possibilita’ di migliorare lo trovo abbastanza riduttivo. Se poi è anche politicamente strumentaluzzato mi fa anche arrabbiare.

    • pepe carvalho 21 Novembre 2017, 15:06

      “Nel merito mi esprimerò solo dopo aver letto i provvedimenti del giudice sportivo. Resta il fatto che, sulla base delle informazioni assunte, quanto è accaduto rientra in una pericolosa deriva comportamentale cui, come Comitato e di concerto con Fir, intendiamo assolutamente porre fine. L’approccio che alcuni adulti, variamente collegabili al nostro ambiente, hanno con l’attività sportiva in ambito giovanile è a tutti gli effetti esecrabile e dannoso. La mancanza di maturità di questi soggetti sta inquinando, e non da domenica, un intero settore della nostra formazione di base. Costoro costituiscono un problema che va quanto prima e radicalmente risolto”.
      questo è quello che dice Innocenti… e francamente non ci leggo ne il programma di pronti al cambiamento ne altro. Solo la preoccupazione di constatare che queste cose si ripetono.
      Posso condividere che esistono una serie di fattori e non uno solo, certo che la deriva a cui stiamo assistendo non è bella.

      • gioviale 21 Novembre 2017, 17:52

        Pepe ricerca sul web notizie sulla proposta politica di innocenti candidato sconfitto per le ultime elezioni di rinnovo cariche presidenziali fir. Lui esprime da sempre una linea politica precisa. Dire Innocenti non è esattamente come dire FIR (nazionale)… anzi. Capire la sua proposta permette di contestualizzare il virgolettato e coglierne le sfumature a mio avviso polemiche.
        Sono totalmente d’accordo sul condannare l’accaduto. Mi pare poco sensata e ingenua la teoria in base alla quale se tolgo i soldi il rugby si risana: se tolgo i soldi il rugby muore … fifuriamoci se cresce!!

  8. fracassosandona 21 Novembre 2017, 15:01

    Under.16 fioi.., under 16…
    Squalifica ad ambo le squadre. V giocheranno l’anno prossimo.
    L’ebete che ha menato un bocia della stessa età di so figlio deve essere oggetto di inchiesta penale. Se le lezioni sono così gravi come dicono la procura parte d’ufficio senza neanche la querela: basta il verbale del pronto soccorso.

    • ste68 21 Novembre 2017, 15:29

      Non vedo perchè le due società devono essere squalificate dal campionato per colpa di una persona, tifoso del Mogliano, da quanto si legge dal Mattino di PD, che ha sferrato un pugno ad un giocatore del Petrarca . Spero che dai video si possa individuare il personaggio.

      • ste68 21 Novembre 2017, 15:46

        Direttamente dall’art del Mattino

        Follia sul campo di rugby: papà-ultras picchia un giovane del Petrarca

        L’episodio è accaduto al centro Geremia durante il derby Under 16 contro il Mogliano, poi sospeso dall’arbitro. Quaranta giorni di prognosi per il ragazzo. Le due società stigmatizzano congiuntamente

        PADOVA. Una follia. Non c’è altro modo per riassumere quanto accaduto domenica mattina al centro Geremia di Padova, dove si stava disputando un match del campionato Under 16 Elite tra il Petrarca e il Mogliano. A una decina di minuti dal termine della partita due giocatori hanno cominciato a litigare a bordo campo, vicino alla staccionata dove si trovava il pubblico, per battere velocemente una rimessa laterale. Passati dalle parole ai fatti a suon di spintoni i due litiganti hanno innescato un breve parapiglia, durato una ventina di secondi, che probabilmente sarebbe finito al massimo con un paio di cartellini se da bordo campo qualcuno – che dal video del match sembrerebbe essere il genitore di un ragazzo – non avesse sferrato un pugno al volto del giovane atleta petrarchino.

  9. PippoNaas 21 Novembre 2017, 15:04

    Mette molta tristezza leggere certe notizie, purtroppo i valori di questo sport si stanno sempre piu’ annebbiando… giocatori che placcano l’arbitro donna… under 16 che si riempiono di botte… genitori che fanno altrettanto… fischi durante i calci o le trasformazioni… allenatori di under 6 che fanno giocare solo i bambini piu’ “bravi”… pubblico di Rovigo (ed io son abbonato al Rovigo da una vita) che al primo errore dell’arbitro urla al complotto e si leva il grido “VERGOGNA”!!! boh non so, io son tifoso da almeno 30 anni… il mio sogno sarebbe che mio figlio di 16 mesi un giorno possa giocare a rugby perché lo consideravo un ambiente pulito ed una bella scuola di vita, leggendo queste notizie spero che mio figlio decidera’ di fare pilates! Quando ero nelle giovanili dello sport che praticavo ho dato il daspo a mio padre perché durante una partita ha inveito pesantemente contro gli arbitri… dopo quell’episodio veniva a vedermi di nascosto, in silenzio!!! Non voglio esser un esempio pero’ tutti noi possiamo far qualcosa per evitare che certi episodi si ripetano. E’ inutile discutere, bisogna fare!!!

  10. mamo 21 Novembre 2017, 15:52

    Le risse estese al pubblico sono accadute anche nel passato remoto (nelle serie inferiori di allora) ma parlo di tempi (anni settanta) che se un giocatore nel campionato giovanile aveva un genitore sugli spalti (spalti si fa per dire) veniva preso ferocemente per il culo.
    Negli anni, inesorabilmente, le mamme e i papà presenti (persino nella u18) sono cresciuti e oggi mi si dice che i più vadano persino in trasferta.
    Crescendo numericamente quelli è proporzionalmente cresciuta l’ignoranza e chi come me fa ancora dei giretti nei tornei di minirugby (minirugby, ripeto) si potrà accorgere quanto tutto questo sia diventato intollerabile.

    • Michele 22 Novembre 2017, 12:35

      Bazzico anch’io i tornei di minirugby e so di cosa parli: se da un lato hai ragione da vendere, dall’altro, però, un approccio troppo elitario rischia di essere dannoso per la crescita del movimento. Ho paura che un pubblico ignorante sia il male minore attraverso cui si deve comunque passare (non mi riferisco all’episodio del pugno che speriamo venga perseguito dalla giustizia, ma al livello generalmente basso degli spettatori – che comunque sono 1000 volte meglio che in molti altri sport).

  11. celios 21 Novembre 2017, 16:58

    io credo che questi episodi siano l’esatta dimostrazione che il movimento del rugby in italia, non riuscira’ mai a fare niente, tanto meno le mete.
    Due squadre in elite under 16, che tentano di giocare a rugby, con a bordo campo i loro genitori che pensano avere tutti dei “campioncini” e che non si rendono conto che questi episodi cancellano di colpo la sana cultura del rugby nel suo complesso. Ormai gli episodi sono diffusi, non scendo nei particolari che non conosco, ma credo che il petrarca abbia nel suo dna dei principi rugbystici storicamente solidi, se cio’ che hanno scritto corrisponde al vero, mi auguro una presa di posizione forte della società mogliano nei confronti della squadra e dei propri supporter genitori. Le società e chi le rappresenta hanno il dovere di diffondere la cultura del rugby vero , se oggi girano nei campi persone che non vogliono recepire questo, lasciamole a casa, altrimenti la deriva è tracciata. Prima di tutto lottiamo per la salvaguardia culturale di questo sport.

    • Michele 22 Novembre 2017, 12:43

      Non penso che le società e gli allenatori insegnino null’altro che il rispetto per l’avversario, quindi penso possiamo essere tutti d’accordo che questo è un problema della società in cui siamo immersi, non tanto del rugby come sport.

    • Michele 22 Novembre 2017, 12:47

      Non penso che le società e gli allenatori insegnino null’altro che il rispetto per l’avversario, quindi penso che si possa essere tutti d’accordo che quanto è avvenuto è un riflesso dell’evoluzione della società in cui siamo immersi, non tanto del rugby come sport. Io penso che allargando la platea di atleti e spettatori, sia inevitabile un abbassamento della qualità. Siccome la madre dello stolto è sempre incinta, poi capitano anche queste cose: ma io qui mi domando cos’altro si potesse fare per evitarlo PRIMA di sapere che sarebbe successo.

  12. pepe carvalho 21 Novembre 2017, 17:37

    La cosa che mi sembra assurda è che il Mogliano di queste annate è da quando sono U7 che vincono e meritano. Mio figlio ha giocato contro di loro alcune volte ai vari topolini e non ho mai visto gesti di intemperanza ne loro ne dei genitori al seguito, forse solo perchè erano cosi manifestamente forti che non c’era bisogno di altro se non di fargli dei complimenti…spero che il ragazzo del petrarca si rimetta e non abbia conseguenze e il genitore(?!) in questione venga punito duramente.

  13. frank 21 Novembre 2017, 17:41

    Un adulto che non dovrebbe essere nemeno in campo ha colpito con violenza un minore?

    Galera e via la chiave.

  14. gioviale 21 Novembre 2017, 17:53

    Pepe ricerca sul web notizie sulla proposta politica di innocenti candidato sconfitto per le ultime elezioni di rinnovo cariche presidenziali fir. Lui esprime da sempre una linea politica precisa. Dire Innocenti non è esattamente come dire FIR (nazionale)… anzi. Capire la sua proposta permette di contestualizzare il virgolettato e coglierne le sfumature a mio avviso polemiche.
    Sono totalmente d’accordo sul condannare l’accaduto. Mi pare poco sensata e ingenua la teoria in base alla quale se tolgo i soldi il rugby si risana: se tolgo i soldi il rugby muore … fifuriamoci se cresce!!

  15. mauro 21 Novembre 2017, 19:12

    Trascurando il non secondario risvolto penale della triste vicenda e le conseguenze fisiche del ragazzo, mi interrogo sullo stupore stupefatto di molti di noi utenti.
    Ma veramente crediamo che i campi di rugby siano come le verdi praterie di Manitou ove rincorrere in serenità una palla ovale?
    Allora non abbiamo frequentato molto i campetti di minirugby.
    Ricordo un Topolino dove le mamme di una squadra toscana (non faccio nomi perchè poi…) erano letteralmente assatanate, per non parlare poi di quel educatore, passato anche per la tv di stato, che a un torneo del CUS insultava e bestemmiava l’arbitro di un incontro di under10.
    Che dire? Siamo un popolo con una scarsa cultura sportiva e noi del rugby non siamo degli unti dal Signore, anche noi portiamo le stimmate di questa malattia. Quando ci facciamo specie dei pallonari dimentichiamo che, a parte chi questo sport l’ha praticato e nemmeno tutti, siamo parte di quella folla.
    Possiamo solo cercare di isolare gli infetti ma, ditemi, chi ha visto tirare un cazzotto da Ferraro o, risalendo nel tempo, gli episodi di Franchino Properzi e prima ancora di Paoletti e Di Maura cosa può pensare che sia tollerato nel nostro sport, magari avendo come solo obiettivo la gratificazione di essere riconosciuto come il “papà di”?

  16. franzele 21 Novembre 2017, 19:19

    Uno, il rugby è uno sport di tradizione, le regole sono tante in campo, poche fuori. Chi non le sa va istruito,chi non le impara va allontanato.
    Nei club come Mogliano o Petrarca queste cose erano impensabili, adesso le cose sono cambiate per tutta una serie di motivi, uno di questi è che molti genitori che accompagnano i figli al campo da rugby, di rugby non sanno un emerito pendolo e non ne condividono i principi di base.
    Però devo dire che le alte sfere, almeno nel Veneto, tengono gli occhi aperti. Per una cosa molto, molto più leggera, a livello U6/U/8, noi allenatori e tutta la società con cui collaboro siamo stati presi per un orecchio ed avvertiti, mai più, decidete voi come, ma allontanate quelle persone o evitate quei comportamenti, punto.
    E noi abbiamo agito di conseguenza.
    È ora che venga fatto anche il quelle società che, per la foga di raggiungere certi risultati, o per altri x motivi, ha un po’ tralasciato la sorveglianza sul,proprio parco genitori.

  17. dehmadeh 22 Novembre 2017, 10:01

    Purtroppo credo che l’unico modo per far davvero cambiare le cose sia applicare delle sanzioni che rendano le due squadre di fatto fuori competizione per il campionato U16 (tipo penalizzazione pesante dei punti in classifica). Allora sono certo che società, dirigenti, allenatori e ragazzi faranno tutto quanto serve per evitare che episodi del genere riaccadano.
    Ovviamente poi ci possono essere i risvolti penali per l’adulto se applicabili.
    Mi auguro che i ragazzi possano ritrovare un contesto più sano e meno competitivo in cui crescere che, sono certo, è parte del DNA di queste due società.
    Lo dico con tristezza ma credo che questo sia l’unico modo.

    • Michele 22 Novembre 2017, 13:03

      Penso che la penalizzazione delle società sarebbe una misura completamente inutile, anzi controproducente. A torto si responsabilizzerebbe chi non ha alcun controllo sul comportamento del singolo genitore impazzito. Questo tipo di provvedimenti, anzi, rischierebbero di rendere le società succubi di malintenzionati (come succede regolarmente nel calcio). Dico questo a maggior ragione perché non credo che dietro questi episodi ci sia un retroterra di insegnamenti sbagliati agli atleti o di aria viziata che si respira nelle società.

  18. Eva P. 22 Novembre 2017, 13:22

    Le mamme-rugby urlano e sono moleste, i papà-rugby invadono e menano…
    asociale io? ma avete visto che gente che c’è là fuori?

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