Test Match Novembre 2017: Italia, buona la prima. Fiji battute 19-10

A decidere nella ripresa sono i piazzati di Canna e la trasformazione di McKinley

ph. Massimiliano Carnabuci

ph. Massimiliano Carnabuci

La partita inizia subito con un’Italia che mette a referto comodamente tre punti grazie al piede di Canna, che trasforma una penalità guadagnata dall’attacco azzurro sotto ai pali per un fuorigioco della difesa fijana. Superato il decimo minuto di gioco, Sarto batte una touche rapidamente pescando Hayward che da metà campo crea il break per Bellini: l’ala batte un paio di difensori senza trovare però sostegno. Il grillotalpa della squadra del Pacifico è vincente e l’azione si conclude in un nulla di fatto.

Parisse e soci sembrano poter mantenere il pallino del gioco in mano, ma al ventesimo alla prima vera azione di marca ospite – fatta di offload e break penetranti, che portano ad un fallo della difesa – arriva il pareggio. Volavola non si fa pregare dalla piazzola per il 3-3; mentre Tommaso Castello lascia il posto all’esordiente Matteo Minozzi, che rileva il centro in una sostituzione temporanea legata a del sangue.

 

La reazione dell’Italia non si fa però attendere. E’ ancora Hayward, una volta riconquistato l’ovale dal kick off, ad accendere la luce. Il multifase porta gli azzurri ad ottenere un fallo sotto ai pali che, questa volta, viene battuto velocemente. Bellini e Sarto alle bandierine sfiorano ancora la realizzazione pesante non trovando però soddisfazione. Ma la meta è nell’aria e al ventottesimo si palesa: sugli sviluppi di una mischia ordinata in zona d’attacco la palla esce dai piedi di Parisse che prende in mano l’ovale e prova a sfondare. La via aperta dal capitano crea uno scompenso nella difesa fijana che si affanna prima su Fuser e poi cede sulla successiva fase di gioco quando Ferrari penetra e va oltre. Canna converte i punti del 10-3.

 

Non c’è però neanche il tempo di esultare, che sulla ripartenza il calcetto esplorativo di Volavola pesca un Hayward indeciso sul da farsi. L’estremo raccoglie la palla, ma nel momento di liberare la zona dei propri ventidue si fa stoppare da Tuisova. L’ovale rimbalza quindi verso l’area di meta dell’Italia con Castello che cerca il disperato salvataggio. I due arrivano appaiati. L’ala cerca di schiacciare, il centro prova nel suo intento e il TMO – dopo una verifica – gli da ragione, perchè la meta degli ospiti non viene convalidata.
Fiji però annusa la possibilità di fare male e prima dell’intervallo riequilibra nuovamente le cose: sugli sviluppi di una touche, Nakarawa va in meta sfruttando i placcaggi mancati di Minto e Parisse. La conversione c’è e anche il 10-10 che manda le formazioni negli spogliatoi.

 

 

Il secondo tempo comincia con una meta annullata dal TMO a Carlo Canna: l’apertura riesce ad impossessarsi dell’ovale sfruttando l’errore di in touche del tallonatore di Fiji, ma ha il torto di trovarsi in offside. Nel frattempo è il momento di cambiare in prima linea: Ghiraldini e Chistolini entrano in campo rilevando Bigi e Ferrari.

 

Al cinquantesimo è Volavola a cercare di spezzare la parità con un velleitario piazzato da oltre la metà campo, che non arriva neppure lontanamente dai pali; mentre i cambi azzurri in prima linea si completano con il definitivo ingresso di Zani per Lovotti. E danno i loro frutti: le prime linee guadagnano due punizioni nello spazio di cinque minuti che Canna trasforma magistralmente mandando l’Italia sul 16-10. A cavallo dell’ora di gioco, intanto, esordiscono anche Licata e McKinley.

 

Gli isolani vanno in confusione: al 63′ Volavola mette le mani nella ruck cercando di fermare deliberatamente l’azione di Violi. L’arbitro lo pesca in fallo e gli commina il giallo che lascia gli ospiti in quattordici. L’Italia però non riesce a pungere e quando si entra negli ultimi seicento secondi di gioco le distanze rimangono immutate. La tensione diventa palpabile.
I cambi si susseguono rispetto ai due quindici di partenza e le Fiji al settantatreesimo tornano in parità numerica senza aver pagato dazio.

Al 78′ arriva poi il sigillo alla sfida: è ancora l’indisciplina ospite ad essere protagonista negativamente. La difesa isolana infatti finisce in fuorigioco sugli sviluppi di un multifase azzurro. McKinley è freddo. Lo score si sistema sul 19-10. L’Italia inizia il suo percorso con una vittoria.

 

Le dichiarazioni a fine gara di Parisse, O’Shea e Licata

 

 

Italia: 15 Jayden Hayward, 14 Leonardo Sarto, 13 Tommaso Boni, 12 Tommaso Castello, 11 Mattia Bellini, 10 Carlo Canna, 9 Marcello Violi, 8 Sergio Parisse (c), 7 Abraham Steyn, 6 Francesco Minto, 5 Dean Budd, 4 Marco Fuser, 3 Simone Ferrari, 2 Luca Bigi, 1 Andrea Lovotti
A disposizione: 16 Leonardo Ghiraldini, 17 Federico Zani, 18 Dario Chistolini, 19 Marco Lazzaroni, 20 Giovanni Licata, 21 Edoardo Gori, 22 Ian McKinley, 23 Matteo Minozzi

Marcatori Italia
Mete: Simone Ferrari (28), Carlo Canna (45)
Conversioni: Carlo Canna (29)
Punizioni: Carlo Canna (5, 52, 57), Ian McKinley (78)

 

Fiji: 15 Kini Murimurivalu, 14 Josua Tuisova, 13 Asaeli Tikoirotuma, 12 Jale Vatubua, 11 Timoci Nagusa, 10 Ben Volavola, 9 Frank Lomani, 8 Nemani Nagusa, 7 Akapusi Qera (c), 6 Semi Kunatani, 5 Leone Nakarawa, 4  Apisalome Ratuniyarawa, 3 Manasa Saulo, 2 Tuapati Talemaitoga, 1 Campese Ma’afu
A disposizione: 16 Sunia Koto, 17 Peni Ravai, 18 Ropate Rinakama, 19 Sikeli Nabou, 20 Mosese Voka, 21 Henry Seniloli, 22 Levani Botia, 23 Vereniki Goneva

Marcatori Fiji
Mete: Leone Nakarawa (38)
Conversioni: Ben Volavola (39)
Punizioni: Ben Volavola (20)

Di Michele Cassano

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