Gli Azzurri fanno il loro esordio in una partita difficile da decifrare. Calcio d’inizio alle 15, diretta DMAX
L’insistenza con cui Conor O’Shea ha ribadito l’importanza della prestazione nella conferenza stampa pre Italia-Fiji, primo test match del novembre 2017, nasce in parte proprio dall’ultimo precedente tra le due squadre. Nello scorso giugno, a Suva, gli Azzurri vennero sconfitti allo scadere per 22-19 nel Pacifico dopo una partita costellata di errori banali da parte della Nazionale, che aveva invece dominato in mischia e in touche. Con una maggiore attenzione alla performance e una maggiore concentrazione su alcuni dettagli, probabilmente, il risultato (positivo) sarebbe arrivato da sé. Lo stesso Sergio Parisse, del resto, ieri ha ripetuto per l’ennesima volta un concetto che sembra molto evidente: “Non siamo una squadra che può affermarsi giocando male”. Per l’Italia, risultato e prestazione non possono correre su due binari paralleli.
Gli Azzurri, insomma, devono ripartire anche dalla partita di cinque mesi fa. A Catania, l’Italrugby apre una stagione 2017/2018 che misurerà in maniera più concreta i progressi della Nazionale sotto la guida del ct irlandese, che sta cercando di infondere al movimento intero una mentalità nuova attraverso un percorso anche lungo, tortuoso e non facile, ma a cui tutti i giocatori sembrano credere. E il match dell’ ‘Angelo Massimino’, nel bene o nel male, sarà l’occasione per marcare una bandierina importante nella strada intrapresa al rugby italiano.
Un avversario imprevedibile
Dopo 23 anni l’Italia torna in Sicilia, accogliendo una squadra cinque posizioni più in alto nella classifica mondiale e cresciuta notevolmente negli ultimi anni grazie ai tanti giocatori di notevole livello impegnati in Inghilterra, in Francia e nel PRO 14. Quella figiana non sarà la squadra più organizzata e strutturata del pianeta rugby, ma coach John McKee può contare su delle individualità dalla straordinaria qualità e dalla tecnica individuale sopraffina come Leone Nakarawa, Josua Tuisova, Timoci Nagusa e (addirittura dalla panchina) Levani Botia e Vereniki Goneva.
Contro una squadra abituata a giocare in maniera spettacolare e istintiva, senza particolari tatticismi e schemi pre confenzionati, per l’Italia sarà fondamentale bloccare sul nascere le iniziative avversarie, come sottolineato anche da Tommaso Boni in conferenza stampa: “Sicuramente non li aspetteremo ma cercheremo di avanzare e togliere loro il tempo per mettersi in moto, anche con placcaggi che devono essere duri”.
L’atteggiamento difensivo sarà solo una delle discriminanti nella prestazione italiana per arrivare alla vittoria. Molto interessante, per esempio, sarà la partita della trequarti italiana che per tre quinti sarà la stessa delle Zebre, ovvero una formazione dai movimenti armoniosi e decisamente imprevedibile con la sua linea arretrata da quest’anno. Con una mischia e una touche sulla carta superiore a quella avversaria, ma non necessariamente decisive, l’Italia dovrebbe arrivare delle basi solide con cui gestire il possesso e il territorio, per poi aggirare con pazienza una difesa non irresistibile. Le piattaforme di conquista, se vinte, dovranno però essere soltanto un mezzo per arrivare allo scopo, non l’obiettivo in sé.
In una partita in cui il risultato (e quindi la prestazione) non sembra molto negoziabile, O’Shea si affida comunque ad una formazione piuttosto giovane, sia dal punto di vista dei caps (20 di media) che dell’età (26 anni), in cui debutta Jayden Hayward nel ruolo di estremo. Il giocatore del Benetton Treviso si candida come uno dei migliori equiparati nella storia recente della Nazionale. Pronti al debutto, ma dalla panchina, il padrone di casa Giovanni Licata, Ian McKinley e Matteo Minozzi.
Kick-off alle ore 15, diretta tv su DMAX a partire dalle 14:15 con Rugby Social Club, condotto da Daniele Piervincenzi e Paul Griffen. La partita sarà visibile anche in streaming su DPLAY.
Le formazioni
Italia: 15 Jayden Hayward, 14 Leonardo Sarto, 13 Tommaso Boni, 12 Tommaso Castello, 11 Mattia Bellini, 10 Carlo Canna, 9 Marcello Violi, 8 Sergio Parisse (c), 7 Abraham Steyn, 6 Francesco Minto, 5 Dean Budd, 4 Marco Fuser, 3 Simone Ferrari, 2 Luca Bigi, 1 Andrea Lovotti
A disposizione: 16 Leonardo Ghiraldini, 17 Federico Zani, 18 Dario Chistolini, 19 Marco Lazzaroni, 20 Giovanni Licata, 21 Edoardo Gori, 22 Ian McKinley, 23 Matteo Minozzi
Fiji: 15 Kini Murimurivalu, 14 Josua Tuisova, 13 Asaeli Tikoirotuma, 12 Jale Vatubua, 11 Timoci Nagusa, 10 Ben Volavola, 9 Frank Lomani, 8 Nemani Nagusa, 7 Akapusi Qera (c), 6 Semi Kunatani, 5 Leone Nakarawa, 4 Apisalome Ratuniyarawa, 3 Manasa Saulo, 2 Tuapati Talemaitoga, 1 Campese Ma’afu
A disposizione: 16 Sunia Koto, 17 Peni Ravai, 18 Ropate Rinakama, 19 Sikeli Nabou, 20 Mosese Voka, 21 Henry Seniloli, 22 Levani Botia, 23 Vereniki Goneva
di Daniele Pansardi
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.