Test match 2017: l’Australia sbanca Cardiff, Galles piegato 21-29

Il problema è che se in difesa ti fai bucare due volte di fila in modo facile, paghi dazio pesante. Sulla prima i canguri portano giù il pallone e partono di maul: 10 metri di avanzamento senza quasi incontrare opposizione. Sulla seconda si bevono un decoy runner a cinque metri dalla linea: vanno in due a stringere sul primo che lascia sfilare l’ovale e Coleman si ritrova il Mar Rosso aperto avanti a sè. Oggi J.Davies non è stato neanche l’ombra di quello ammirato a Giugno coi Lions e uno come Jamie Roberts in difesa sarebbe tornato molto utile. Non parliamo poi di Warburton. A fine primo tempo i placcaggi dicevano Galles 90, Australia 30: un’enormità. Anche i metri percorsi dai Wallabies erano più del doppio. Gli ha detto bene che non ci fosse Folau. Gli Ospreys sono in crisi e si è capito il perchè. Nonostante tutto, erano ancora 16-22, quando Beale ha effettuato quello scippo su Steff Evans che ancora si starà chiedendo come gliela abbia sfilata, e si è involato in meta. Ultima annotazione su Hooper: sempre più macaweggiante, ma di suo ci aggiunge le facce con smorfie. Durante il sin bin sulla panca dei “cattivi” era seduto come un bullo di periferia di fronte allo sceriffo in attesa d’interrogatorio ed aveva l’aria di chi si godeva perfino i “buh” del pubblico. Uno spettacolo. 🙂