Il pilone dell’Inghilterra propone ai compagni di devolvere agli avversari parte del proprio gettone di convocazione
Test match, Mako Vunipola: “Diamo una mano a Samoa”
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Campanello d’allarme importante, tra poaching dei giocatori isolani, forti divari economici e affollamento del calendario le isolane stanno pagando un prezzo molto alto.
Bene che qualcuno se ne sia accorto, ma al contempo un po’ preoccupante che parta dai giocatori e non da qualcuno più in alto.
Giusto per ricordare un paio di cose a caso…….
1 mi pare chiama le partite in casa le disputi
2 la gestione dei giocatori con la selezione era giá stata ampiamente discussa e non tutti avevano accettato i termini dell’accordo
3 il gesto di Vunipola é sicuramente da ammirare
4 basta con sta storia del poaching samoano mi ha fracassato….. i “nazionali samoani” sono nati vissuti e cresciuti in nuova Zelanda almeno per 80% é come se ci lamentassimo per i vari nativi italici che giocano nelle altre nazioni, tipo Fusaro per dirne uno a casa
kat: Leo Messi è al Barcellona da quando aveva 13 anni, è il più forte giocatore al mondo e molto lo deve alla scuola calcio del club catalano… eppure continua a rappresentare l’argentina, suo paese natale…
lo stesso dicasi di tanti meno noti giocatori africani che abbiamo in Italia…
è un’anomalia: il fatto è che quei tre arcipelaghi non contano un cazzo dal punto di vista politico ed economico e a noi va bene così… al di fuori del rugby a quanti di loro è data facoltà di venire in europa? siamo seri…
Fifita ha trovato un contratto in NZL dopo aver fatto un tour con l’U18 del suo paese, adesso è il prossimo fenomeno degli ABS…
Nakaitaci, Vakatawa, Kuridrani e l’ala della australia di cui mi sfugge il nome (i due hanno detto di parlare in figiano in campo tra di loro), Fifita e alti.
Benchè magari la linea di demarcazione tra isolani e nuova zelanda, e in parte australia, magari sia difficile da tracciare in modo netto, non si può negare che le 3 isolane siano state saccheggiate negli ultimi anni
i giocatori che citi,come vunipola e tuilagi,non sono costretti a giocare per altre nazionali,potrebbero giocare in europa e poi rappresentare la propria nazione,il problema c’e’:non gli piace la vita che fanno la’ vogliono guadagnare di piu’ e se ne vanno..oltre al ratto degli isolani c’e’ anche l’emigrazione(leggittima)degli isolani,direi che vunipola e co sono parte del problema ,che di certo non si risolve quando un giocatore(milionario)come vunipola dona mille euro….
Bellissima iniziativa che spero abbia seguito, magari sarebbe opportuno che tutte le squadre “più fortunate” (in proporzione) donino qualcosa a squadre strutturalmente più deboli.
Il rugby senza Samoa, Tonga o Fiji non sarebbe la stessa cosa.
Fidati fracasso sono tanti piú samoano nati in nuova Zelanda che il contrario
E allora se facciamo il gioco delle figurine chi ha formato/dato i natali a Fotuali’i, o senza andare lontan filo Paulo? Se contiamo i giocatori formati da Samoa tonga Fiji non so se arriviamo a 15
Sarebbe molto semplice e forse anche più giusto che tu giocassi per il paese di cui hai il passaporto. Uno sicuramente ce lo avrai e se ne hai più di uno, allora scegli per quale paese giocare.
Non credo che gli isolani abbiano il passaporto UK oppure NZ, anche se sono andati a scuola (secondary school) in quei paesi. Se invece lo hanno, il problema non si pone.
Tagliamo la testa al toro ed usiamo il passaporto come criterio.
Faccenda grottesca. Samoa E’ il RUGBY UNION e senza il contribuito dei Samoani nati in NZ gli All Blacks non avrebbero vinto gli ultimi 2 Mondiali. Iniziativa simpatica e anche un pò ingenua quella di Vunipola, ma non sono caro Mako i giocatori inglesi a doversi sobbarcare i problemi della Samoa Rugby Union, piuttosto dovrebbero essere la NZRU e la ARU ad aiutare gli isolani. Dici Samoa e penso a Muliaina, Mealamu e Nonu. Io spero che questi grandi ex facciano qualcosa per il paese dei loro genitori.
https://en.wikipedia.org/wiki/Samoan_New_Zealanders