Sognando il PRO 14, insidiato dal Seven: speranze e preoccupazioni del rugby tedesco

Abbiamo intervistato Kobus Potgieter, coach della nazionale e dell’Heidelberger che ha battuto Calvisano

COMMENTI DEI LETTORI
  1. cassinet 18 Ottobre 2017, 09:27

    Abbiamo cercato giocatori in Sudafrica e Nuova Zelanda che potessero rappresentare la Germania a livello internazionale attraverso genitori o nonni.

    …più chiaro di così…

  2. Stefo 18 Ottobre 2017, 09:37

    Mah io sta corsa al professionismo senza poterselo permettere in termini sia economici che di movimento alla abse proprio non la capiro’ mai. Penso sia molo piu’ furbo chi investe in formazione e sviluppo per poi esportare nei campionati pro veri ing iro per europa. Meglio 50 giocatori tra Top 14, Pro D2, Pro 14, Premeir e Championship se non hai le basi per sostenere un progetto pro vero.

    Non son riusicto a trovare i dati di pubblico alle aprtite della Bundsliga, ma ho trovato i risulati ad oggi di quel campionato:

    http://www.rugbyweb.de/index.php?league=BL1S

    L’Heidelberg vola con 374 punti fatti e 13 subiti in 4 partite…media di 93.5 punti fatti e 3.25 subiti a partite…di cosa stiamo parlando? i un campionato dove c’e’ una squadra con mezzo soldo in piu’ ed il resto e’ ancora fermo al palo e basta quel mezzo soldo in piu’ a creare una voragine.

    In termini di mercato, io vorrei sapere quanto seguito ha il campionato o la Nazionale quando gioca in casa, qual’e’ la copertura TV e l’interesse.

    Sono il primo a sperare in un allargamento del rugby ma penso che oggi com e oggi la Germania sia ancora molto molto lontana dal poter anche pensare di entrare nel rofessionismo vero e che dovrebbe evitare di fare l’errore di spingersi in un qualcosa senza avere le basi per sostenerlo.

    • fabrio13H 18 Ottobre 2017, 10:06

      QUOTONE! Sempre per recuperare il vecchio termine caduto un po’ in disuso.

    • Andrea B. 18 Ottobre 2017, 10:45

      Concordo, la Germania avrebbe sulla carta parecchie potenzialità per il rugby da sempre: buona fisicità generale, ottima tradizione sportiva, capacità organizzative e mentalità adatta alla palla ovale, eppure il rugby non attecchisce, se non nei termini descritti sopra… un solo team di semi pro che fa qualche buon risultato nelle retrovie e fornisce la quasi totalità di giocatori alla squadra nazionale, con un certo apporto di “oriundi”.
      Il professionismo, con pubblico in buon numero e interesse nazionale, nonché qualche soldino dalle tv e dagli sponsor è roba da “quella” manciata di nazioni tradizionali, le stesse da cent’anni, non illudiamoci!

    • Gremo 18 Ottobre 2017, 11:12

      Stefo ti posso in parte rispondere. Ho vissuto a Lipsia l’anno scorso e ho giocato per un po’ con il club locale. Alle partite di Bundesliga, ovvero la prima divisione tedesca (divisa in due gironi, sud-ovest il più forte, con tutte le squadre della zona di Heidelberg, e nord-ovest con i club di Berlino, Hannover e Lipsia) c’erano di solito 200 persone, magari ogni tanto 300. Il livello è quello di una federale 1-2 francese credo… Riguardo alle partite della nazionale ho visto Germania-Brasile allo stadio e ci saranno state 3-4000 persone, stanno iniziando a ritrasmetterle ma non saprei dirti come e con che mezzi. Ho sentito che le hanno fatte commentare da un giornalista sportivo che si occupa di calcio, a cui hanno spiegato le regole la settimana prima…

      • Stefo 18 Ottobre 2017, 11:40

        GRazie Gremo…insomma come pensavo (io in germania ho vissuto prmai 20 anni fa quindi non posso basarmi sulla mia esperienza) non c’e’ sto gran seguito.

        cosi’ ho spulciato anche i dati WR sui praticanti, 11mila registered players e 29mila giocatori totali…

        • Fireanvil 18 Ottobre 2017, 13:59

          @Andrea B, Stefo e Gremo, ciao ragazzi, io vivo in Germania dal 2007, mio figlio gioca da sei anni in un club di Colonia. L’anno scorso ha fatto tre selezioni per la squadra del lander del North Rhine Westfalia, l’arbitro non aveva nemmeno il fischietto (gli ho prestato il mio). Germania vs Spagna 2000 spettatori (dopo che avevano battuto la Romania). Campionato Tedesco 2017 U14 a Hidelberg solo genitori e accompagnatori. Nei tornei non e’ nemmeno obbligatorio avere personale paramedico standby… Credetemi siamo ben lontani da quel che si crede! Ma continuiamo a giocare!

          • Stefo 18 Ottobre 2017, 16:00

            Davanti ai vostri racconti sempre piu’ convinto che pensare alla CL sia assurdo in quelle condizioni

          • frank 18 Ottobre 2017, 22:42

            Grazie per la testimonianza. Comunque viva il rugby giocato, sempre!

    • Cinghio 18 Ottobre 2017, 11:41

      @Stefo, mentre leggevo mi è venuta in mente la stessa cosa, i tedeschi ambiscono al professionismo quando la base del loro movimento è debole. Ma scusate, noi abbiamo fatto lo stesso errore, cioè pensare che una nazionale che aveva raccolto risultati importanti e che aveva un grande seguito (cose che fra l’altro i tedeschi non hanno ancora) potesse trainare l’intero movimento salvo poi accorgerci dopo una quindicina d’anni che senza una base non possiamo andare lontano e che i giocatori forti non nascono dalle piante ma bisogna formarli e hanno bisogno di un preciso percorso prima di arrivare pronti all’alto livello.

      • cassinet 18 Ottobre 2017, 17:25

        E’ proprio quello che vogliono fare loro, utilizzare una nazionale che raccolga risultati importanti ( non importa se zeppa di oriundi ) per trainare il movimento.
        Per me non è così sbagliata come idea, certo poi bisogna lavorare su quel movimento.

  3. frank 18 Ottobre 2017, 10:04

    Molto interessante il discorso su 7 e XV.

    • Andrea B. 18 Ottobre 2017, 10:33

      Si, decisamente interessante.

      Resto dell’idea per lo sviluppo del Seven, idea suggerita da qualcuno qui dentro tempo fa, di prendere un certo numero di quattrocentisti esclusi per qualche secondo dalle squadre nazionali di atletica, fare vedere loro una palla ovale e chiedere se vogliono provare ad andare lo stesso alle Olimpiadi…

      Aggiungo di trovare posto per loro in qualche gruppo sportivo militare e mandare tale squadra ai vari tornei tra nazioni, facendo sborsare qualche contributo al Coni, visto che di sport olimpico si tratta…e se qualcuno del XV volesse provare ad aggregarsi a tempo pieno a tale gruppo sarebbe buona cosa.

  4. gian 18 Ottobre 2017, 11:36

    alcuni spunti interessanti, altre cose da tragenda, venendo al discorso pro14, sono sempre più convinto che il futuro di questo torneo passi per una lega di seconda fascia, con conseguenti retrocessioni, da organizzare con i vari tier 2 che vogliano entrare nel mondo pro, da strutturare in maniera da non spolpare le squadre che si affacciano.
    per assurdo si potrebbe pensare a permettere alle domestiche, che abbiano certe garanzie economiche, di accedervi

  5. Meridion 18 Ottobre 2017, 13:48

    beh a meno che non arrivi il paperone di turno che butta soldi per una squadra in pro 14 zeppa di stranieri(intendo in 25/30 cosa che non è permessa) …per me sono all’anno zero, devono provare a centrare il mondiale quello si.. poi mattone dopo mattone chissà!! Interessanete la sul questione seven.

  6. Camoto 18 Ottobre 2017, 22:56

    Grazie @onrugby per l’intervista. Mi aveva molto incuriosito come è cresciuto il divario con le altre tedesche. L’anno scorso avevano perso il derby di andata, quest’anno vinto con 94 di scarto.
    Avevo ipotozzato che puntavano al pro14, penso che per ora possano al massimo puntare al livello dell’ eccellenza, non fanno ancora paura.

Lascia un commento

item-thumbnail

Challenge Cup: la formazione del Gloucester per la semifinale con il Benetton Rugby

I Cherry & Whites recuperano il capitano Lewis Ludlow, Stephen Varney inizia dalla panchina

3 Maggio 2024 Coppe Europee / Challenge Cup
item-thumbnail

Gloucester, il tecnico Skivington: “Benetton forte e pieno di Nazionali. Gioca diversamente rispetto agli inglesi”

Il director of rugby degli inglesi: "La sfida è adattarsi a un avversario diverso da quelli di Premiership"

2 Maggio 2024 Coppe Europee / Challenge Cup
item-thumbnail

Il derby personale di Stephen Varney: “Questa settimana non ho amici al Benetton”

Il mediano di mischia protagonista della sfida tra i biancoverdi e il Gloucester, dove milita

2 Maggio 2024 Coppe Europee / Challenge Cup
item-thumbnail

Challenge Cup: l’analisi di Sharks-Clermont e Gloucester-Benetton

Prima semifinale per i sudafricani, Treviso per la finale di Londra

1 Maggio 2024 Coppe Europee / Challenge Cup
item-thumbnail

Challenge Cup: gli arbitri della semifinale tra Gloucester e Benetton

La sfida tra gli inglesi e i biancoverdi sarà diretta da uno dei fischietti più quotati del momento

24 Aprile 2024 Coppe Europee / Challenge Cup
item-thumbnail

Challenge Cup: programma e orari delle semifinali. Il Benetton affronta Gloucester

Due partite attesissime: i veneti vanno a caccia di una vittoria che sarebbe storica

15 Aprile 2024 Coppe Europee / Challenge Cup