La mentalità perdente degli avversari All Blacks

Secondo Luke Romano, le squadre partono già battute quando arrivano in Nuova Zelanda

COMMENTI DEI LETTORI
  1. TommyHowlett 28 Settembre 2017, 08:32

    Non fa una piega. L’alternativa quale sarebbe? Salire sull’aereo con la convinzione di andare a batterli e prenderne cinquanta?

  2. Dusty 28 Settembre 2017, 08:44

    Mi sembra un’analisi molto superficiale e pressapochista.

  3. frank 28 Settembre 2017, 08:58

    sono oggettivamente i piu’ forti, da quanti anni?

    3 coppe del mondo (unici), due in fila (unici), sono innovatori e di media ne perdono una ogni 12 mesi o meno.

    poi il colpaccio puo’ capitare, ma solo nella loro giornata peggiore e ad un avversario preparato e determinato (Irlanda, Bokke, Lions, etc).

    chiaro che la mentalità fa la differenza.

  4. narodnik 28 Settembre 2017, 09:20

    gia’ con la haka iniziano a mettere pressione,secondo me ha ragione romano e jones e l allenatore giusto per preparare bene la sfida,anche se spero vengano distrutti dagli ab!

  5. gioviale 28 Settembre 2017, 11:31

    Molte delle 50 partite gli AB non le hanno vinto dilagando. A me sembra che riescano a miscelare preparazione atletica superiore a mentalità vincente. Le due cose non sono separabili. Se ci sono tenacia e voglia di superare i limiti non si attiveranno solo in partita ma soprattutto negli allenamenti dove, sono sicuro, gli AB ed il loro staff non risparmiano una goccia né di sudore né di pensiero strategico.
    A riprova di questo basta guardare gli ultimi 20 minuti delle loro partite; riescono a rimanere più lucidi e trovare combinazioni geniali: per farlo occorre certo crederci, ma per crederci e riuscirvi bisogna avere ancora forza nelle gambe, nelle spalle, nei polmoni.

  6. gian 28 Settembre 2017, 11:54

    che tutti partano sapendo di trovarsi davanti degli imbattibili e che questo aiuti i neozelandesi è vero, è anche vero che su 10 volte che vengono messi in difficoltà per 6 volte ne escono brillantemente senza neppure dare l’impressione di essere stati in difficoltà, 3 volte alla fine la spuntano comunque (per poi purgarti sulle piccole certezze che ti eri costruito dopo quell’incontro, la volta dopo che li incroci), 1 volta vengono battuti, ma di poco ed in partite epiche di cui troveranno traccia tra 2000 anni con graffiti sulle pareti dei ruderi degli spogliatoi e crederanno siano leggende perchè loro ne staranno ancora vincendo a serie di 30.
    questo per dire che la differenza la fanno loro per primi, anche se tutti partissero con l’idea di bastonarli, forse ne perderebbero una in più e sembrerebbero meno mostruosi, ma rimarrebbero un’icona.
    per quanto riguarda i confronti, lascerei stare gli sport individuali dove, a parte il sacrificio e l’impegno, se la natura ti bacia con doti eccezionali, poco possono gli altri umani (anche se si sbattono, magari, più di te), credo che l’unica squadra che possa considerarsi più forte degli ABs sia stata il primo dream team di basket, ma durò un’olimpiade e fu irripetibile, la NZ è poco sotto, ma è almeno 20 anni, con interpreti sempre diversi, che tiranneggia in uno sport dove almeno 4/5 altre nazioni sfornano atleti di assoluto livello in continuazione, irraggiungibili

    • Silverfern 28 Settembre 2017, 17:28

      concordo su tutto e concordissimo (!) sulla parte finale della tua analisi: solo il dream team (il primo, of course, gli altri erano imitazioni) di Barcellona 92 può reggere il paragone.
      E per quanto riguarda gli sport individuali, toglierei proprio il ciclismo, visto che sono anni che non conta più la bravura dell’atleta, ma quella dei medici che scelgono le sostanze per pomparlo.

  7. narodnik 28 Settembre 2017, 12:25

    capita che nazionali in altri sport diventino leggenda,tipo dream team 1,spagna a calcio periodo appena passato,la nazionale sovietica hockey di tichonov,la differenza e’ che queste squadre dominano per qualche stagione per merito di talenti messi insieme,tipo la linea klm,gli ab invece vincono da sempre!e fino a quando si giochera’ a rugby credo sara’ cosi’.

  8. And 28 Settembre 2017, 14:41

    gli AB sono battibili se questi 4 fattori coincidono:

    1 la propria difesa concede meno mete possibili, o proprio nessuna
    2 giornata di grazia di propri calciatori
    3 giornata no di BB
    4 nessuno sconto degli arbitri verso gli AB

    coi Lions quasi accadeva

    • wilkinson 3 Ottobre 2017, 11:41

      Concordo, tranne sul punto 4; agli arbitri in genere, quando devono portare il fischietto alla bocca per fischiare CONTRO gli AB, inizia a tremare la mano. Senza questa sudditanza (rivedere quanti favori hanno ricevuto gli AB nell’ultima decina di anni), credo che la loro “aura” di imbattibilità sia molto più flebile. Tutto ciò non toglie che per innumerevoli fattori siano i più forti al mondo, credo (mio malgrado) di un buon gradino sopra l’attuale l’Inghilterra (nelle analisi bisogna essere onesti, oltre che sportivi come questo sport richiede).

  9. gioviale 28 Settembre 2017, 17:30

    Non sono d’accordo: la genetica non c’entra che in parte. È la cultura che determina un approccio agli allenamenti ed alle partite che le altre nazioni non hanno. Negli AB giocano bianchi e maori: non è l’hardware ma il software installato.
    In cosa consiste quel software culturale? Per capirlo in estrema sintesi basta vedere una loro haka: guerrieri che mettono in gioco qualcosa di simile all’esistenza… tipo un calciatore medio italiano per capirsi.

    • And 29 Settembre 2017, 00:55

      io quando guardo una partita registrata skippo sempre l’Haka…

  10. parega 28 Settembre 2017, 21:54

    La prima volta che li ho visti nel 69 o 70 ..li chiamavano gli imbattibili tutti neri..

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