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Mi pare che sia una grande occasione per Rizzi: avere un “maestro” più esperto al quale ispirarsi. Chiaramente occorrerà che trovino uno spazio affinché possa mettere in pratica quello che impara.
Anche Rizzi però credo possa sentirsi sollevato dal non dover portare sulle spalle tutto il peso di un ruolo così delicato ed esposto. C’è un certo rischio di “bruciare” i ragazzi se li stressiamo troppo
Boh, non so che dire. In cuor mio speravo non arrivasse nessuno.
guarda gioviale che da altre parti anche se hai 18/19 anni giochi in premiership e pure come titolare.
Gino, vero quel che scrivi. Ma dalle altre parti (presumo tu ti riferisca alla Premiership inglese) hanno un altro livello. E intendo l’alto livello giovanile. Interessante, a questo proposito, l’articolo in cui Masi descrive il tipo di lavoro che fanno coi giovani che hanno pubblicato qui su On rugby non tanto tempo fa. Masi ha sottolineato quanto siano attenti all’aspetto psicologico dell’atleta.
Fonti sicure sostengono che Rizzi abbia ringraziato un gioviale fiorentino per la fiducia sulle sue capacità. 🙂
Io non parlavo tanto in generale e genericamente: da altre parti si vede di tutto ed il contrario di tutto. Ho visto giocare Rizzi nel Petrarca e nell’under 20 dell’Italia. Grande talento da coltivare, incoraggiare stimare. Al momento è acerbo per coprire un ruolo così importante in una squadra così giustamente ambiziosa come il Petrarca. Chi ha scelto per un 10 di esperienza ne sa certo più di me!
A Firenze, Mario, i giovani talenti italiani si coltivano (Cosi, Broglia…), si importanto (Fusco e Cornelli) si esportanto (Menon) ed alcuni ritornano (Rodwell non sembra dal nome ma è di Greve in Chianti e parla più fiorentino di me).
excusatio non petita.
Sembra una parodia di De Andrè:
Vengono
Vanno
ritornano
e magari si fermano tanti giorni
che non vedi più il sole e le stelle
e ti sembra di non conoscere più
il posto dove stai
speriamo che lo straniero possa coprire altri spot e che conviva con rizzi senza togliere minutaggio non necessario, detto che avrei preferito un altro italico, affrontare un campionato con un solo 10 di ruolo ed un paio di adattabili era effettivamente difficile.
adesso rinforziamo la prima linea, per favore?
Ma c’era già l’altro italiano asso nella manica..Marcato allenatore-giocatore 🙂
poi fa anche il massaggiatore, le riprese ed i commenti per trc, pulisce gli spogliatoi e chiude i cancelli, un progetto a largo respiro 😀 😀 😀
Menniti Ippolito e’ giocatore-giocatore e anche se negli ultimi du anni ha fatto (bene) l’estremo non credo si sia dimenticato come ci si sente all’apertura.
I giocatori di prima linea il Petrarca li ha,serve lavorare sulla tecnica individuale dei piloni sx e dx,vi posso garantire che non è la stessa tecnica che va insegnata.
i ruoli son ben diversi e chi abbia un’infarinatura di rugby lo sà, personalmente lo trovo il ruolo dove il petrarca è più carente rispetto alla concorrenza, i nomi sono quelli dello scorso anno, all’incirca, e lungo il campionato è parso che il reparto perdesse di efficacia invece che guadagnarne, non posso che augurarmi di essere smentito dai fatti, però rimango dubbioso sulle prestazioni
un’altra apertura in un campionato senza retrocessioni…ottimo