Rugby Championship: gli All Blacks esagerano. Australia battuta 54-34

A Sydney primo tempo (6-40) magistrale dei tutti neri. Nella ripresa i Wallabies alleggeriscono il gap

australia nuova zelanda all blacks rugby championship Ioane

ph. Reuters

Bello e furioso il primo multifase australiano, splendidi i passaggi di Genia ai carrier scavalcando la terza guardia. E il buon inizio è legittimato dal giro in piazzola di Foley che mette i primi 3 punti del torneo. L’inerzia resta in mano australiana, SBW sbaglia due passaggi ma presi per le corna gli All Blacks puniscono: touche veloce, primo mini break di McKenzie, palla allargata con mani veloci di Read e meta di Squire. La risposta Wallabies è un altro bel multifase, ben dettato da Genia che gioca verticale una volta a destra e una sinistra, cambiando senso e cogliendo impreparato anche Barnes che si fa trovare sulla traiettoria di passaggio: ne nasce una mischia ai 5 che crolla, Foley va in piazzola e riduce a minima distanza il gap. Ed è la seconda punizione concessa da Franks. Ma quando attaccano gli All Blacks marcano con una facilità incredibile: restart recuperato, offload di SBW, Retallick pesta sulle gambe, palla alargata – con errore di posizione di Folau al largo – e Ioane schiaccia dopo averlo bruciato.

 

Di nuovo l’ala protagonista appena terminato il primo quarto. Errore di gestualità e palla di recupero che in 10 secondi si tarsforma in una meta sotto i pali. Dal minuto ’22 al ’24 si fa prima a dire cosa non succede: finta e break profondo di Moody, gioco di gambe di Retallick che prosegue l’avanzamento, McKenzie che si stampa sulla difesa, loop Barrett-avanti e meta di Crotty. La reazione Wallabies si ferma a due metri dalla meta con la cacciata a terra di Retallick. La diga è rotta e arriva la quinta meta, al ’34, a firma SBW. La sesta è di Crotty da prima fase. I primi quaranta si chiudono sul 40-6.

 

 

La ripresa si apre con altre due mete All Blacks, nei primi 10 minuti, con McKenzie da palla di recupero e Ben Smith dopo splendida sponda interna di Aaron. A quel punto i tutti neri tirano in parte i remi in barca e l’Australia ne approfitta con quattro mete. Marcano Rona (da prima fase con difesa che lascia sguarnito il canale esterno al 10), Kuridrani (dopo bell’offload e break di Beale), lo stesso Beale (da pala recuperata a terra) e Folau. L’Australia ci prova ancora ma senza pungere e il ritmo cala. Finisce 54-34.

 

 

Australia: 15 Israel Folau, 14 Henry Speight, 13 Samu Kerevi, 12 Kurtley Beale, 11 Curtis Rona, 10 Bernard Foley, 9 Will Genia, 8 Sean McMahon, 7 Michael Hooper (c), 6 Ned Hanigan, 5 Adam Coleman, 4 Rory Arnold, 3 Allan Alaalatoa, 2 Stephen Moore, 1 Scott Sio
A disposizione: 16 Tatafu Polota-Nau, 17 Tom Robertson, 18 Sekope Kepu, 19 Rob Simmons, 20 Lopeti Timani, 21 Nick Phipps, 22 Reece Hodge, 23 Tevita Kuridrani

Marcatori Australia
Mete: Rona (52), Kuridrani (55), Beale (61), Folau (69)
Conversioni: Foley (52, 55, 61, 69)
Punizioni: Foley (2, 16)

 

All Blacks: 15 Damian McKenzie, 14 Ben Smith, 13 Ryan Crotty, 12 Sonny Bill Williams, 11 Rieko Ioane, 10 Beauden Barrett, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read (c), 7 Sam Cane, 6 Liam Squire, 5 Samuel Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Owen Franks, 2 Codie Taylor, 1 Joe Moody
A disposizione: 16 Nathan Harris, 17 Wyatt Crockett, 18 Ofa Tu’ungafasi, 19 Luke Romano, 20 Ardie Savea, 21 TJ Perenara, 22 Lima Sopoaga, 23 Anton Lienert-Brown

Marcatori All Blacks
Mete: Squire (11), Ioane (18, 21), Crotty (25, 41), SBW (34), McKenzie (43), Ben Smith (48)
Conversioni: Barrett (11, 21, 25, 34, 41, 43, 48)
Punizioni:

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