WRWC 2017: Italia, contro la Spagna arriva la terza sconfitta (8-22)

Primo tempo equilibrato, nella ripresa due break spagnoli decidono l’incontro

ph. World Rugby / INPHO - Bryan Keane

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DUBLINO – Italia e Spagna scendono in campo nella terza gara dell’ultima giornata della fase a gironi, entrambe a zero punti in classifica ed entrambe alla disperata ricerca del primo successo alla WRWC2017, che oggi saluta Dublino.

La Spagna parte subito molto forte, sorretta dal sostegno dei numerosi tifosi sugli spalti e mette pressione sulle Azzurre che sono costrette a concedere due punizioni e devono ringraziare un errore di handling di Medin ad un palmo dalla linea di meta azzurra.

Entrambe le squadre devono vincere se non vogliono trovarsi invischiate nella lotta per evitare l’ultimo posto finale e la tensione porta in dote numerosi errori da entrambe le parti. Dopo 10, lunghissimi minuti le Azzurre riescono finalmente a mettere la testa oltre la metà campo avversaria grazie ad un bel break di Stefan. Finora molta più Spagna, con l’Italia che ha mostrato, ancora una volta, grandissimo carattere in fase difensiva oltre alla solita voglia di fare bene. Attorno al quarto d’ora le Azzurre riescono ad accamparsi nei 22m spagnoli ma la difesa delle Leonas tiene bene per qualche fase, prima di concedere una punizione davanti ai pali che Sillari trasforma nei primi punti del match (3-0) dalla piazzola al 19′.

La reazione della Spagna arriva dopo qualche minuto sull’asse Garcia-Bravo. La difesa italiana resiste ancora e riesce a tenere l’ovale alto attorno alla mezz’ora di gioco di un primo tempo dove confusione e determinazione sono un pò le parole d’ordine. Al 28′ Marta Ferrari resta a terra dopo un colpo alla testa e deve lasciare il campo, sostituita da Cucchiella e due minuti dopo Patricia Garcia pareggia dalla piazzola a punire un’altra scorrettezza italiana al breakdown. Nei minuti finali l’Italia riesce finalmente a dare un pò di ritmo alle sue giocate e la gara si accende, ma le squadre vanno a riposo sul 3-3.

 

Nella ripresa le Azzurre se vogliono portarsi a casa la gara devono sistemare la disciplina nei punti d’incontro e, in fase di possesso, dare più ritmo e velocità alle giocate per cercare di creare difficoltà alla Spagna, una squadra anche oggi pericolosa quando ne ha la possibilità ma tutt’altro che trascendentale.

La Spagna continua, anche nel secondo tempo, ad essere la squadra migliore in campo quando è in possesso dell’ovale e costringe le Azzurre a dover agire quasi sempre di rimessa, fattore che consuma energie fisiche e mentali di Barattin e compagne in un momento critico del match.

Inevitabilmente, al 50′ la Spagna passa con Anne Fernandez de Correa, che approfitta dell’avanzata del pilone Jeanina Vinueza che spezza la difesa e si infila nel varco giusto, anche grazie ad un placcaggio mancato di un’azzurra che si fa scappare via la mediana di mischia avversaria. Garcia è precisa con la trasformazione e Las Leonas volano sul 3-10.

L’Italia risponde però subito e al 54′ Rigoni va in meta al termine di una grande azione corale nata da un ovale rubato in un raggruppamento. Tutto inutile, però, perché il TMO evidenzia un fuorigioco al breakdown di Sillari e annulla la marcatura.

Al 64′ Iera Echebarria chiude il match con un’azione in solitaria stile-Sevens: dopo aver ricevuto palla sulla destra d’attacco al limite dei 22m italiani, si esibisce in un cambio di passo che lascia sul posto due azzurre e va indisturbata oltre la linea. Garcia trasforma e due minuti dopo tocca a Bravo andare in meta; il tentativo di Garcia stavolta è corto ma sul 3-22, con dodici minuti da giocare, le speranze di rimonta azzurre sono davvero ridotte al lumicino.

Las Leonas continuano a spingere alla ricerca del punto di bonus offensivo, mentre all’Italia restano solo nervi ed orgoglio per cercare di limitare un passivo già piuttosto pesante.
A cinque minuti dalla fine, le azzurre trovano la meta: sugli sviluppi di una mischia ai cinque metri, l’ovale giunge alla Barattin che in posizione da ala batte la sua diretta avversaria e schiaccia l’ovale andando oltre. La conversione non c’è.
Gli ultimi giri di lancette scorrono senza annotazioni rispetto allo score: la sfida si chiude sull’8-22 per la squadra spagnola

 

Italia (15-1): Furlan, Stefan, Cioffi, Zangirolami, Sillari, Rigoni, Barattin, Gaudino, Giordano, Locatelli, Trevisan, Fedrighi, Gai, Bettoni, Ferrari
A disposizione: Cucchiella, Este, Tounesi, Ruzza, Arrighetti, Schiavon, Bonaldo, Madia

Marcatori Italia

Mete: Barattin (75)
Trasformazioni:
Punizioni: Sillari (19′)

 

Spagna (1-15): Rico, Gonzalez, Vinueza, Ribera, Garcia, Gasso, Medin, Del Pan, Fernández de Corres, Garcia, Echebarria, Bravo, Rial, Garcia, Pla
A disposizione: Jaurena, Macias, Delgado, Castelo, García, Meliz, Erbina, Barrutieta

Marcatori Spagna

Mete: Fernandez de Corres (50′), Echebarría (65′), Bravo (67′)
Trasformazioni: Garcia (51′, 65′)
Punizioni: Garcia (30′)

 

di Matteo Mangiarotti

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