Il mediano di mischia ha lasciato la Francia per un’avventura in Eccellenza
Medicei, la carica del giovane Fusco: obiettivo playoff
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Qualcuno mi sa dire dove diavolo riescono a tirar fuori i quattrini questi signori dei Medicei?.
So che il main sponsor dovrebbe essere l’aereoporto di Firenze ma per arrivare al milione di budget da loro dichiarato ne mancano……
Sr davvero riusciranno a mantener fede a questo progetto ambizioso, senza fare la fine dei loro ex vicini di casa di Prato, saranno davvero un bel esempio di capacità managerale.
Breda ci lamentiamo perché il rugby ha pochi e miserevoli sponsor.
Ti lamenti perché i medicei qualcuno li trova? 😉
io non mi lamento di certo, anzi….. ho fatto a loro i complimenti.
In un momento difficile come questo non vorrei solo che si ripetessero situazioni già viste in quella zona.
Probabilmente Firenze è una città che ha saputo valorizzare le proprie potenzialità.
Tanto di cappello!
L’impressione è che il Milione dichiarato sia piuttosto difficile da raggiungere anche per chi si è dimostrato abile e fortunato nel raggiungere gli obiettivi prefissati con un anno di anticipo. La credibilità del progetto potrebbe anche essere minata dalle sparate del giovane e ambizioso presidente Mediceo. Staremo a vedere.
Come da antico adagio toscano: le pecore si contano a maggio.
https://www.imedicei.com/sponsor/
e http://www.confindustria.toscana.it/notizia/scienze-aziendali-lucibello-presidente
(come risposta a breda120)
a naso tra Toscana Aereoporti e Ruffino non credo proprio che arrivino a quella cifra; gli altri sono tutti piccolini……
Magari sono in trattativa con altri nomi pesanti.
Glielo auguro.
A firenze non si usa più acqua, solo prodotti RUFFINO
……… ed è in arrivo un 8 S.A. di primissimo valore!!!
Speriamo per loro perché in quel reparto per l’ Eccellenza sono un po’ incompleti a mio avviso.
Manca una terza centro per l’eccellenza senza dubbio: Bottaccione è veloce per quanto è grosso, coraggioso, bell’ariete… ma con tutto l’affetto per il salto di categoria la coperta è un po’ corta. Non credo sia questione di esperienza purtroppo
Ti ho scritto che è già preso! Fidati!!
Va bene! Allora grazie per la notizia!!
Ho visto un po di partite dei Medicei e devo constatare che dire e fare sono 2 cose MOLTO diverse. Avanti lenti e leggeri seconde da 5 come voto terze 5 con un 8 sudafricano voto 6. Mediana leggera Centri e Ali 6 estremo se gioca Basson 6.5
Altra cosa i trequarti dei Medicei dovranno aspettarsi ad ogni impatto aversari abituati ad un ritmo di partita elevato. Trequarti che difendono erodendo il terreno e recupero e utilizzo dei palloni in avanzamento. Un augurio ma ad essere con i piedi per terra li vedo tra l ottavo e nono posto alla fine dell’anno
Gabriele ma i medicei non hanno giocato ancora partite, cosa hai visto?
La serie A dell’anno scorso? I piloni erano senza dubbio tra i più dinamici e veloci del campionato. Leggeri? Di sicuro PP ha preso Schiavon e Montivero 300 kg di costato chianino per l’aratura in salita.
In totale in nuovi arrivati sono 11+questo SA che senza nemmeno sapere chi sia gli hai dato 6 (a lui ai medicei.?..)
Mi sento quasi più bischero io a risponderti: ad essere generosi il tuo sembra un po’ un commento alla Maurizio Mosa cieca
Alla Maurizio Mosca cieca
Non Mosa
130 e 98 fanno 230 .ho visto Gerry Sear n 8 All Black Tati Milano n 8 dei Pumas Molitika n 8 delle Fiji e erano giocatori di alta qualità ma attorno c erano altri giocatori di qualità. Fare due categorie in due anni la vedo dura rimanere nel secondo tempo e nella secobda parte del campionato allo stesso livello . E poi Presutti gioca solo con gli avanti . Lo conosco molto bene
Pasquale Presutti però è noto a Firenze con lo pseudonimo di Conte Mascetti perché nello scorso campionato giocava con una tecnica che noi tifosi ribattezzammo del “rigatino”: non si capiva mai come, ma tutti credevano giocasse con gli avanti poi invece dalle fasce passavano l’ovale sui 3/4 che stavano di dietro. Era così rapida la manovra che il nostro caro amico Federico Antani decretò trattavasi di “rigatino” o “supercazzola”.
Ognuno è libero tuttavia di credervi o meno: non vi saranno coercizioni e obblighi!!
In bocca al lupo al giovane Fusco che sarà una piacevole sorpresa del prossimo campionato..
Breda perché non si dovrebbe riuscire ad arrivare a quella cifra? Lo sponsor non è l’aeroporto di Firenze ma Aeroporti Toscana (Pisa+Firenze): solo Pisa fa 5 milioni di passeggeri l’anno. A Firenze stiamo lavorando sulla seconda pista e poi proveremo a fare seria concorrenza a Bologna… dateci tempo.. Comunque c’è una crescita costante ed un ottimo utile: i bilanci sono pubblici. La proprietà degli aeroporti è argentina e amano il rugby… Abbiamo avuto fortuna?! Forse…
Ruffino è un colosso che vende in tutto il mondo di proprietà ormai americana. Abbiamo avuto culo? Bo forse.
Comunque qualche soldino c’è, per carità non cifre da Real Madrid e nemmeno da Saracens, ma dovremmo stendere un tappetone rosso a Firenze sia a Ruffino che agli Aeroporti!!! Forse meritano un riconoscimento anche da parte di tutti gli amanti di questo sport italiani.
Poi per favore il banale sillogismo Toscana dunque crack rugby è un po’ semplicistico. Come dire squadra di calcio emiliana? Dunque crack Parma…
100%
sono assolutamente d’accordo con te che queste realtà che investono nel rugby sono solo da ringraziare e probabilmente Firenze ha saputo valorizzare le sue indiscusse potenzialità.
Per questo c’è sicuramente da fare i complimenti a chi ci è riuscito.
La difficoltà credo che sia, come in tutte le cose, riuscire a consolidare una realtà che , per forza di cose, non ha radici profonde come altri club storici.
Chi ha un po’ di anni sulle spalle come il sottoscritto ha visto tante comete, non solo toscane, che hanno attraversato il cielo per poi sparire e mi auguro davvero come rugbysta che questa volta chi ha lanciato questo progetto ambizioso riesca davvero a portarlo a compimento.
Caro breda, qui a Firenze il rugby c’è dal 1931. Il bello del Padovani è che, quando ci sono le partite e gli allenamenti, si incontrano 3 generazioni di appassionati, tifosi e membri di una comunità.
Senza dubbio è stato difficile e non scontato l’avvio di un progetto serio verso il professionismo. Tante resistenze e paure: di perdere i valori fondanti, di perdere il senso di appartenenza. Il cambiamento è solo all’inizio e mancano tante cose da fare. Una su tutte: far in modo che i risultati del primo xv possano apportare grandi benefici alla base, ai giovani. Tra le cose fatte, non da poco, far innamorare tutto il Firenze Rugby 1931 di Presutti e dei Medicei. Siamo, si può dire oggi, una cosa sola. Non era scontato.
Io, nel mio piccolissimo, ho buone sensazioni: si respira la crescita, la progettualita’.
Certo gli sponsor sono l’ossigeno dell’organismo, ma non ci sono, ad oggi, segnali che ci portino a temere. Il Presidente è attento e accorto: lui con tutto il consiglio hanno tirato fuori la società da una crisi complicata con umiltà, competenza e senza voli pindarici.
Poi chi lo sa cosa può accadere… ti assicuro che i segnali che si vedono qui sono buoni
Gioviale descrive un quadro idilliaco che non è certo in sintonia con certe sue recentissime asserzioni sulle capacità di programmazione e sviluppo del settore giovanille del club fiorentino. Sulla perfetta integrazione dell’ambiente con la neo realtà catapultata nel massimo torneo nazionale, sarei più cauto. Essere una cosa sola è ancora un obiettivo distante dall’essere raggiunto, c’è certamente entusiasmo e interesse, diversa è la condivisione che va oltre l’orgoglio della bandiera e del campanile. Indorare non aiuta, meglio essere pragmatici e aiutare criticamente chi deve colmare il gap!
Sono d’accordo. Difficile in due righe dire tutto. Quello di cui parli tu e che citavi dei miei commenti è il lavoro che resta da fare: sui giovani e sulla base, portare qualità nella formazione giovanile dove ancora siamo a livello amatoriale arrangiato. Soprattutto fino alla under 16: molto volontariato, pochi professionisti, progetti che navigano molto sotto costa.
Spero che i risultati del primo 15 portino nuova linfa alla base: ancora però non l’hanno portata troppa.
Quando dico che siamo una cosa sola intendo che tutto il Firenze 31 tifa e si riconosce nei Medicei. Poi c’è da lavorare: piedi per terra e senza indorare la pillola
con P.P. tutto e’ possibile visto i risultati ottenuti in passato.
la tange è senza un re e la besu non ha piu un sindaco per colpa vostra
Ti sei scordato che siamo anche causa certa ed inequivocabile dell’antani sblindo con lo scappellamento a destra!!
Ma due paroline nell’articolo su chi è Emilio Fusco ?
Alessandro, Elio, Partenope, Italia….
Pastonesi torna dalle vacanze altrimenti perdiamo memoria…
Bravo Presutti a ricordarcelo ed auguri ragazzo, davvero tanti auguri !
È figlio di Alessandro? Era in Benetton negli anni ottanta, me par. E anche nazionale.
Figlio d’arte, nel rugby ci sono degli ottimi precedenti… speriamo bene
x franzele questo e’ un problema grosso nel ns rugby ” figlio,cugino,nipote d’arte”
ello stivale tricolore si chiama “nepotismo”