Eccellenza: nuovo incontro tra FIR e club verso la prossima stagione

Sul banco contributi, partecipazione alla Continental Shield e struttura del campionato

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Turch 31 Maggio 2017, 11:05

    Sinceramente con l’aumento a 12 squadre suggerirei l’uscita delle square italiane dalla continental Shield.

    Serve solo a spezzettare un campionato gia` con parecchie soste, non avrebbe senso tenere ferme 2/3 delle squdre per una competizione che porta pochi vantaggi.
    Abbiamo le 2 franchigie che “dovrebbero” essere la punta di diamante del nostro movimento. Completamente professioistiche e che giocano sempre match internazionali.
    Le square di Eccellenza dovrebbero giocare sempre e fermarsi solo quando giocano contemporaneamente Nazionale e Pro12 in modo da poter liberare i permit player.

    Penso che in questo modo si potrebbe anche aumentare l’interesse essendoci un campionato con uno svolgimento piu` regolare nel tempo.

  2. enricalvisano 31 Maggio 2017, 11:34

    Mi sembrano buone proposte, anche se oltre a innalzare il fisso credo dovrebbe esserci un contributo diverso in base alla posizione in classifica anche dal quarto posto in giù, altrimenti arrivare quinti o noni è la stessa cosa e non è proprio bellissimo per la concorrenza in bassa classifica.
    La Continental Shield a me piace, è fondamentale che il campionato non rimanga autoreferenziale e continui a confrontarsi con l’Europa. Se riusciremo a guadagnarci nuovamente un posto in Challenge lo scopriremo solo vivendo, ma resto dell’idea che la porta debba rimanere aperta. Giusto comunque dare un contributo in base alle spese di trasferta e ai risultati, perché non è possibile andare a perdere di 50 punti quando, con un po’ di serietà in più, si potrebbe non dico vincere ma almeno restare in partita. Quei soldi le squadre di Eccellenza devono sudarseli sul campo, tutte, dal mio Calvisano al Viadana passando per Rovigo e Petrarca. Un premio vittoria potrebbe ridare linfa al trofeo Eccellenza, e infine sono molto contento dell’apertura alle 12 squadre (qualche piazza in più può solo fare bene a questo campionato) e al progetto di cambio del nome, perché come disse giustamente Pippo Frati, Eccellenza è un nome che fa pensare ai dilettanti della palla tonda, serve un nome che non sia fraintendibile e possibilmente un po’ più accattivante.
    Se la riforma andrà in porto, 10 e lode alla Fir…

    • BMV 31 Maggio 2017, 12:02

      Tutta politica fallimentare. Non lo dico io ma i risultati. Meglio spendere soldi in pubblicità x il rugby che fare PRO 12 . RIFONDARE UN VERO CAMPIONATO x innalzare tasso tecnico e pubblicizzare questo sport non con partite di una nazionale che le prende da tutti ma con veri spot e pagine giornali sportivi. Il campionato eccellenza è poco niente e non è che sembri ma è poco più di amatoriale. Neanche la TV fa vedere il campionato eccellenza. Ci sono le freccette, il curling ecc. ma non il campiona eccellenza. E poi si elogia la Fir ma di cosa? Quali risultati sono stati raggiunti ? Vorrei proprio sapere? RIPARTIRE DA ZERO questo sarà il traguardo a cui ci porta questa dirigenza. Aspettate e vedrete.

  3. narodnik 31 Maggio 2017, 11:48

    gia’ la fir dovra’ finanziare la stagione delle szibre mi sa che i contributi non aumentaranno..i segnali sono da scatafascio,rovigo riduce i costi,si chiedono anticipi,stadi vuoti,partite non trasmesse..per la terza coppa sarebbe meglio non partecipare proprio e’ uno spreco di soldi e poi pagargli pure le trasferte per cosa?tnato vale dargli direttamente i soldi e si concentrino sul campionato.per l aumento a 12 squadre e’ una buona idea.

  4. insidecenter 31 Maggio 2017, 12:00

    Sono le proposte delle squadre di eccellenza, mentre su polesinerugby.com si legge:

    LA FIR, ALIAS GAVAZZI, NON FINISCE DI STUPIRE
    BRACCIO CORTO MA NON PER TUTTI
    di Umberto Nalio
    Ogni tanto spunta Zorro pronto con la sua spada a colpire il fondo dei pantaloni di chi utilizza il mondo della palla ovale per propri scopi e senza troppa perizia.

    Peccato che il suo pezzo sia arrivato in anticipo rispetto alle notizie che sono uscite dai corridoi prima della riunione tra le società dell’Eccellenza, che pare si sia tenuta oggi a Bologna. Avrebbe sicuramente avuto succulento materiale per un’altra toccata di spada.

    Pur con informazioni frammentarie, proviamo noi a dare qualche notizia in merito a quelle che potrebbero essere le intenzioni federali per le prossime stagioni.

    Tanti malumori e quasi tutti incentrati sul discorso economico. Sembra che la consuetudine di elargire circa 400.000 € (si dice 370.000) alle prime quattro classificate della regular season non sarà più tale.

    Già nel mese di aprile si era parlato di ridurre i contributi all’eccellenza, dirottandoli alle Accademie, con patrocinio morale anche del tecnico della Nazionale maggiore Conor O’Shea.

    Detto e fatto. Ecco spuntare l’ipotesi, ma sono sicuro che non sarà solo una ipotesi, di ridurre la cifra a tutte le partecipante al campionato, con, udite-udite, una maggiorazione pari a 60.000 € per il Calvisano campione d’Italia, ed una non ancora precisata in più per Mogliano che ha avuto il grande merito di partecipare alla Gavazzi Cup, e pure al San Donà, forse per lenire la rabbia per l’ingiusta penalizzazione, costata il passaggio ai play off.

    I mancati introiti potrebbero creare grossi problemi a quelle società che attendono, forse inutilmente, il compenso per la prossima stagione come chiusura del monte stipendi del torneo da poco concluso.

    Ci risulta che da Viadana, e non solo, siano pronti a far sentire le proprie ragioni, con anche la possibilità di una azione di forza come la mancata iscrizione al campionato 2017/18.

    Forse un fronte comune, almeno per una volta, mettere la Fir nella condizione di ascoltare veramente la base.

    Per chiudere poi sembra che si stia progettando un paio di stagioni senza retrocessioni, per arrivare ad un campionato a 12 squadre.

    A parte il fatto che il Coni, almeno in passato, ha sempre vietato simili manovre, ma come si può pensare di far crescere il movimento di base della palla ovale aumentando il numero delle partecipanti al massimo campionato.
    Già settimanalmente assistiamo a spettacoli tutt’altro che esaltanti con 10 formazioni e con il continuo impoverimento del parco giocatori, messo in atto con il progetto franchigie; e quindi che tipo di campionato ci si può aspettare con due formazioni in più, ma senza giocatori di qualità?

    • narodnik 31 Maggio 2017, 12:07

      della serie:prenderemo decisioni che daranno fastidio a qualcuno..ora possiamo credergli.

  5. cammy 31 Maggio 2017, 12:01

    Guardate che 12 squadre porta circa 80 giocatori in +.. siamo sicuri che non si abbassi ulteriormente il livello?

    • BMV 31 Maggio 2017, 12:06

      Ma cosa vuoi abbassare? X abbassare ancora occorre scavare!Tutti voti in arrivo per…. resterà solo polvere con questa politica.

    • narodnik 31 Maggio 2017, 12:12

      con l anno dopo ritornerebbero le retrocessioni e avere piu’ partite con piu’ giocatori magari italiani secondo me lo fa salire il livello.

      • BMV 31 Maggio 2017, 12:20

        Per far salire il livello basta copiare da altri sport di squadra. Vedi ad esempio per una volta positivamente cosa fanno i campionati esteri x migliorarsi tecnicamente , buoni tecnici , qualche buon giocatore anche a fine carriera, solo x attirare pubblico .Ma se le poche risorse sono x Zebre Benetton e accademie ?

        • narodnik 31 Maggio 2017, 12:32

          ma infatti per me gia’ dalla prossima stagione ci doveva essere solo una squadra in pro 12 e gia’ cosi’ si risparmia qualche milione,avere una sola franchigia ma piu’ competitiva porta a vittorie importanti e maggiore interesse che vuol dire essere piu’ appetibili per tv e sponsor.unire il gruppo della nazionale in una sola squadra e rivedere la questione dei permit player,investire su tecnici stranieri e non premiare chi risultati sono anni che non ne ottiene.

      • cammy 31 Maggio 2017, 12:25

        Nel calcio quando si è passati da 18 a 20 squadre sono arrivati in serie A gente che prima non ci avrebbe mai messo il naso.. non vorrei che nel rugby ci sia la moltiplicazione di giocatori con la zavorra addominale..

  6. manchester 31 Maggio 2017, 12:04

    Se ci sono 12 squadre con delle caratteristiche solide, tra solidità finanziaria e garanzia di movimento e produzione giocatori non vedo che problema ci possa essere.

  7. BMV 31 Maggio 2017, 12:13

    Bisogna intercettare pubblico , pubblico vuol dire TV , visibilità, sponsor ,soldi che arrivano . Invece ogni anno meno persone seguono il rugby. Seconda semifinale a Padova non si riempie lo stadio!

  8. 6nazioni 31 Maggio 2017, 12:47

    sono 12 anni che non c’e’ una proposta x il rugby di base e giovanile
    IL NULLA.
    Si buttano milioni di euro x il fantomatico torneo professionistico (pro12)
    Si buttano milioni di euro x le mangiatoie (*)
    Si buttano milioni di euro x le poltrone di persone incompetenti.
    Mai una proposta decente da questa F.I.R.
    Adesso eccellenza x 12 e qualche picciolo MAHHHH.
    CI VUOLE COMPETENZA E MERITOCRAZIA con queste due paroline si
    attraggono, sponsor,televisione,pubblico CI VOGLIONO MANAGER QUALIFICATI
    punto.

    • BMV 31 Maggio 2017, 14:04

      Esatto! Finalmente qualcuno che ha capito come stanno le cose. Minozzi dicono se lo prendano le Zebre. Priviamo il campionato di un altro ottimo giocatore . Mi dispiacera non vederlo giocare contro Rovigo.Chii mi può rispondere :” Ma chi tifa Zebre? E Benetton? ” Devo tifare x una di queste 2 squadre in pro 12 ? Ma a me non interessano se non quando incontrano la mia di squadra e purtroppo non può più accadere x il momento.

    • ginomonza 31 Maggio 2017, 14:07

      Sono d’accordo 6N però devi deciderti: non puoi essere d’accordo con quel che scrive PW dall’altra parte a proposito di COS e poi pretendere tecnici stranieri

      • 6nazioni 31 Maggio 2017, 14:39

        ginomonza cos e’ un ottimo allenatore ma bisogna riorganizzare
        tutta la filiera del ns rugby. Riformare tutto il sistema dei corsi
        la mia fissa (una coverciano del rugby)con prof. stranieri.

        • 6nazioni 31 Maggio 2017, 14:42

          irlanda – italia 15 – si vinceva 15 -3 porcavacca…….
          francia vince contro il s.a.

        • wilrugby 1 Giugno 2017, 09:24

          Sembra che qualcosa si sta muovendo anche lì! Ieri ho letto che verranno modificati i corsi allenatori in base alle fasce d’età dei giocatori! E c’é l’obbligo di adeguarsi in 3 anni! Mi sembra che Aboud si stia muovendo…

          • ginomonza 1 Giugno 2017, 17:28

            I nuovi, e sono 3 e 1/2, tutti si stanno muovendo e lavorando.
            6N, stanno facendo quel che tu spesso e volentieri richiedi.
            Spero ardentemente ci riescano!

  9. zappinbo 31 Maggio 2017, 16:10

    12 squadre al momento sono troppe. aumenterei gradualmente di una squadra ogni due anni e solo a partire dall’anno prossimo

  10. Jager 31 Maggio 2017, 20:43

    Quindi se ho capito bene i club chiedono sostanzialmente più soldi , ma cosa offrono in cambio ? L’ unica cosa che condivido è il cambio di nome , effettivamente il sostantivo eccellenza poco si addice visto il livello .

  11. Atalifo 31 Maggio 2017, 23:20

    Con Gavazzi presidente tutto il movimento rugbistico italiano ha toccato il fondo e stupisce che i dirigenti del CONI facciamo finta di nulla

  12. TerzaLinea 1 Giugno 2017, 00:06

    Boh ! Queste proposte sembrano tanto un giro di minestrone con retrogusto ruffiano-politico. Secondo me le piramidi stanno in piedi perché si appoggiano su una base più ampia del vertice. Oggi abbiamo una piramide rovesciata che si basa su due squadre di pro12 scelte arbitrariamente e drena risorse. Un sistema di accademie che giudico comunque favorevolmente anche se rischia di far uscire giocatori alieni e in vitro. Squadre locali trattare come fattrici per il movimento, sempre più povere e tenute a mazzo come i polli di manzoniana memoria. Proposte concrete: una sola squadra in pro12, rappresentativa nazionale con sede a Parma; rispedire il Benetton nel campionato nazionale (con che titolo giocano il pro12?); rinnovare il campionato italiano non aumentando il numero di squadre ma le formule, ricalcando quello che ha saputo fare un manager come Abodi per la serie B del calcio. Ricreare campanilismo e gusto per le sfide delle squadre locali, magari anche attraverso un sistema simile al roaster NBA per i rookies provenienti dalle Academie, assegnati a partire dal ranking più basso delle squadre.
    E questo solo per cominciare a rimettere la piramide dalla base. Poi coi soldi risparmiati (eliminando coppe del nonno varie) investire in tecnici, tecnici, tecnici e se avanza qualcosa ancora tecnici. A partire dall’Under 8 di ogni società.

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