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CVD
Il criterio di selezione a 14-15 anni è folle: ricordiamoci che sono ragazzi adolescenti, non sono macchinette programmabili.
Direi innanzi tutto di considerare la percentuale di abbandono di atleti dai 16 ai 18 anni e confrontarla con quelli dai 14 ai 16, che è sicuramente molto più alta come in tutti gli sport, a questo aggiungiamo anche che le società dovranno accollarsi costi per ulteriori due anni di mantenimento dei pargoli, oltre al fatto che i cambiamenti fisiologici e la crescita in 4 anni di adolescenza sono imprevedibili.
Secondo me a legge è fatta e non è ancora stato trovato l’inganno, per fortuna. La vedo dura che con le premesse fatte si riesca a programmare un acquisto di un under 20 per equipararlo.
Comunque basta mettere un semplicissimo limite di età ed è tutto risolto. Mettevano 5 anni di permanenza, poi però un giocatore sotto i 26 anni non può essere equiparato e il gioco è fatto….puoi anche togliere il vincolo della U20 o Emergenti (o come si chiama a seconda della nazione) ma ovviamente solo della maggiore!
Anche 27 o 28 !!
Pichot non ha ancora niente da dire?
Online Continental Shield Final 12-00 Saturday
http://www.epcrugby.com/europeanrugbychallengecup/2016-2017-continental_shield.php
Beh bello che chi critica la scarsezza della nuova regola lamentandosi che “ci rubano i talenti prima” sia nato a Palmerston North, si sia formato nella prestigiosa aukland grammar school, abbia fatto il debutto del rugby che conta a Brisbane, e abbia fatto la parte piú importante della sua aventura nel rugby tra Inghilterra e Francia……… se era meritevole di chiamata secco se lo pigliavano gli ABS o i Wallabies, ma essendo chiuso ha giustamente ripiegato sull’altro passaporto.
Katmandu
Sono d’accordo con te, ma non puoi paragonare i casi degli isolani nati in Nz da famiglie immigrate in loco in un certo contesto sociale, con i casi di giocatori che vengono in europa per contratti professionali e poi vestono la maglia della nazione della squadra che li ha assunti (cj stander, nathan huges, nakaitaci, spedding, ecc)
@ marino ma che scherzi come non lo so che non si posson paragonare, ma alla fine fine il risultato ê il medesimo.
Quello che a volte fatico a capire é che un giorno si parla di “formazione” il giorno dopo si parla di “radici” ma che si decidano
Ognuno é liberissimo di fare le scelte che piú gli aggradano, ma gli stessi non posson venire a fare la morale se qualcuno sfruttando le stesse regole che ha usato lui “frega i migliori talenti” alle nazionali future, semplice
5 anni di residenza , obbligo di cittadinanza , se hai gìà rappresentato una nazione in qualsiasi sport e livello quella rimane la tua nazionalità sportiva , e il problema è risolto .
La vera porcata è non aver definito l’under 20 come seconda squadra