Obiettivo mantenere la squadra a Parma anche in futuro. Falavigna nuovo Presidente
Zebre Rugby: Pagliarini si dimette, un piano di risanamento e niente liquidazione
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Mah…… 180 gg. Ovvero 6 mesi ovvero settembre/ottobre mah…
Credo sia solo una soluzione per garantire la fine del campionato..
Così fermano i creditori per 4mesi, poi subentrerà mamma fir..
E’ solo per prendere tempo, adesso hanno 120 gg. (anche 180 in caso di nuove motivazioni) per presentare un piano di risanamento… Il piano verrà presentato nei termini con una proposta ai creditori… che avranno tot tempo per accettare o meno… ecc. ecc. In Italia si può andare avanti anni… alla fine fallirà e nessuno prenderà niente.
L’unica alternativa possibile sarebbe un pazzo che arriva e ci mette parecchi milioni di euro per salvare tutto, pagando tutti. Anche ci fosse questo benefattore, a questo punto gli conviene, per non buttare via solo i soldi di un possibile rilancio futuro della squadra, aspettare un po’ e farsela “regalare” dal Tribunale pulita dai debiti.
Insomma purtroppo è già tutto scritto, mi dispiace ma è così. Ladri e Cialtroni.
ma i creditori chi sono, se non i giocatori
Beh immagino che una squadra professionistica abbia una serie di fornitori per cibarie, spostamenti in auto/bus, voli aerei, materiale tecnico, servizi medici ecc.
Qunidi è tutto in mano al Tribunale? Pagliarini se l’è svignata prima che i creditori sentissero solo il suo nome, e la Falavigna è rimasta, senza alcuna responsabilità finanziaria. Giusto? 120 o 180 giorni, che differenza fa, tanto si tira avanti un po’ per finire almeno decorosamente il campionato, e poi da settembre si trasloca tutti a …. Dai, lo sappiamo tutti dove vanno le Zebre, non ci vuuole mica il Mago Silvan per capirlo.
Spero che tra qualche anno, quando tutta questa triste storia sarà (finalmente) finita, non ci sia chi fa finta di cadere dalle nuvole venendo a sapere la verità bella e buona di cosa siano state le Zebre. Perchè, al di là di tutto, delle promesse, dei piano progettuali, degli obiettivi da raggiungere fra X anni, si insomma della sbornia colossale, che dai capi fino ai tecnici, si sono presi in questi anni alle Zebre, si deve sapere che c’è chi (e siamo in molti) non ci ha mai creduto alle Zebre, e non vogliono nè passare per chi ha remato contro (anzi tutt’altro, siamo stati molto prudenti e coi piedi sempre ben piantati per terra), nè tanto meno desideriamo confonderci con chi ha (spero solo fanciullescamente) pensato che quel progetto potesse avere dignità nella storia del rugby italiano.
Con il tribunale di mezzo almeno ci può essere la possibilità di chiarire i termini del risanamento. Tenendo conto che non ci aspettavamo altro, a me sembra comunque una notizia non così negativa.
Per carità, ninete di personale, ma come fai a dire che non è una notizia così negativa essere nelle mani del Tribunale? Forse per te non è negativa perchè non ti riguarda, non direttamente, neanche a me (per fortuna), ma indirettamente si, ovvero mi riguarda come tifoso interesato al rugby nazionale e chi-come lo gestisca. Prova ad immaginare a non riuscire a pagare il mutuo della tua casa, e la banca si avvale della Legge, per esigere da te la liquidazione della somma. Se ci pensi un po’, vedi che dopo la notizia oggetto del post non ti risulterà più “non così negativa”.
Steve, non andare al di là di quel che ho detto; certo che non è una situazione in cui uno può sguazzare nello champagne, ma in queste settimane si era discusso di cose peggiori.
Prendo atto che non si è dichiarato il fallimento e che c’è un piano di risanamento che non può essere millantato solo a parole proprio perché c’è il Tribunale che va a regolarlo (almeno questo è quel che si legge nell’articolo). Se tu pensavi di uscirne con un forziere nuovo e un miliardario che lo regala con entusiasmo, io non ho mai avuto questa illusione.
Prendo atto che investitori nuovi non ce ne sono e che proprio per questo la franchigia sembra comunque nella direzione di tornare in mano alla federazione.
Buonasera,
Una assemblea che esce con della gran “aria fritta”.
Che tristezza il rugby moderno. E non si tratta di Zebre o non Zebre!
Personalmente avendo fatto l’abbonamento fin dal prumo anno ho sostenuto questo progetto nel mio piccolo.
Ed è stato un piacere vedere al mitico Lanfranchi (mitico di nome !) campioni e squadre internazionali di alto spessore.
E un bellussimo impianto immerso in una vasta area sportiva ed è stato meta di tanti weekend anche prima con le squadre parmensi.
Non ho ancora perdonato aver buttato giù il vecchio stadio di via Piacenza, ma da qualche anno Zebre (perdonami Marco Bollesan) significava per me e i miei amici vedere del rugby, sofferente, ma sempre del rugby di qualità.
Purtroppo il rugby italiano sta soffrendo di mancanza di persone che credono in questo sport. Le Zebre, ovunque la si veda e di chiunque siano gli errori e le responsabilità, sono solo un ultimo esempio ma l’elenco potrebbe essere lungo…e purtroppo potrebbe non essere definitivo nei prossimi anni se non si cambia un po’ rotta.
Cordialità
Concordo con te @delipe e @steve. Non sono uno che vede del marcio in tutto e spero sempre che gli altri mettano passione e intelletto come fanno in molti nel proprio lavoro. Ma si manda avanti un progetto fin qui deludente e con gli stessi attori.
Auguro che le cose cambino e tiferò Zebre e Treviso alla stessa maniera, ma le soluzion e i risultatii ora devono arrivare; ho paura non sia così.
Ps @delipe l’altro giorno ho letto di un articolo di uno come te, uno che gira continuamente gli stadi.
Buonasera Camoto,
Non me ne parlare, tre giornate alla fine del Campionato e il maggio delle finali e poi la lunga estate senza rugby vivo…
Ma come dici tu non sono certo l’unico e la cosa mi riempe di gioia
Cordialità e grazie Camoto
Da ignorante in materia non so a cosa possa portare di meglio questa cosa… i giocatori ora si sentiranno sicuri del,proprio posto e stipendio? Inizierà una campagna acquisti con i fiocchi? Verranno presi tecnici competenti e davvero professionisti? Poveri giocatorinche militanomin questa squadra..senza un forte sponsor non si va da nessuna parte e visto come sta scendendo in giù il movimento non credo che c’è ne siano che vogliono investire.
“Società Sportiva Dilettantistica a Responsabilità Limitata”
I giocatori sono professionisti o dilettanti?
Infatti!!!
Credo che in questa prima riga sia riassunta tutta la difficoltà del rugby italiano, che è stato in grado di reggere il confronto con il resto del mondo fino a quando ovunque si ragionava in termini di sport per dilettanti.
Però dagli anni 90 in poi, almeno nelle nazioni rugbisticamente più evolute, ha preso campo il “professionismo”, che non vuol dire solo che i giocatori vengano più o meno pagati ma che il movimento nel suo insieme venga gestito da persone che sappiano agire in maniera “professionale”.
Invece noi siamo rimasti solo dei “dilettanti allo sbaraglio”, tutto qui.
Penso siano formalmente dilettanti. Se non sbaglio professionisti per statuto si può esserlo in pochi sport in Italia (fra l’altro credo solo nelle versioni maschili): mi vengono in mente calcio, pugilato, golf e basket.
I concordati. Un cancro italiano
Hai pienamente ragione.
Spero che la cosa sia stata concordata con la Fir o in alternativa la Fir tolga tutto e addio. Voglio dire sono mesi che paga la Fir e si vuole proseguire per il “risanamento”?
In Italia pochi sport sono orofessionistici. Alcuni hanno provato ma poi sono tornati al dilettantismo. Il perché è chiaro: in Italia costa troppo!
Per le Zebre staremo a vedere….
La mia domanda è semplice: cosa può portare in più la Falavigna rispetto a Pagliarini? È un altra figura di facciata, una che si farà bella (si fa per dire) col rugby professionistico senza tirare fuori il becco di un quattrino. O no? Ditemi se sbaglio.
Non sbagli. Ma all’orizzonte non c’è alcuna redenzione e a me sembra comunque un’operazione di traghettamento verso la “federalizzazione” della franchigia
La domanda di concordato è in bianco, vuol dire che al momento non c’è nessun piano di risanamento, che dovrà essere proposto ai creditori e depositato in tribunale entro i 120 giorni. Per ora si prende tempo e basta. Peraltro i concordati ormai sono un terreno insidioso, ben pochi vanno a buon fine, ci sono dei paletti molto rigidi, e se va male, il fallimento è lo step successivo.
il concordato preventivo è comunque una procedura concorsuale, gestita dalla sezione fallimentare dei tribunali…
agli aironi revocarono la licenza celtica per molto meno… ma sono in molti a credere che all’epoca Dondi avesse fretta di portarsi il giocattolo nuovo a casa…
ora la licenza celtica pare essere una patata bollente che nessuno vuole gestire e non credo ci siano alternative serie alla FIR, Calvisano si dice non interessato e sinceramente eviterei di andare a pregare troppo chi non se la sente…
Come fa ad essere presidente del Colorno e delle Zebre?
È esperta in liquidazioni di società sportive?
Non era questa la domanda. Per regolamento FIR non si può avere la stessa carica in due soggetti affiliati alla stessa federazione
Qualcuno pensava che andasse tutto a posto. È una vita che si dice che alle Zebre c’è una dirigenza da serie C è questa ne è la riprova che tristezza.