Rivoluzione World Rugby: ecco il calendario globale 2020-2032

Finestra estiva a luglio e 40% in più di Test tra Tier 1-Tier 2. Beaumont: una pietra miliare

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Galeone 16 Marzo 2017, 14:30

    Beh, bella la precisione : aumento del 39% ……..non facevano prima ad arrotondare a 40% ????

  2. Fabruz 16 Marzo 2017, 14:31

    Non mi pare questa svolta epocale
    Ok, qualche contentino alle Tier 2, ok qualche Tier 1 si dovrà fare qualche partita in più con squadre Tier 2, ma per il resto?
    Ma parliamoci chiaro, già le europee a giugno arrivano spompate, cazzo fanno giocare a luglio?
    Poi un calendario che vale fino al 2032, quando potrebbe già essere non al passo con le esigente nel 2025 o addirittura nel 2020
    Perplesso

  3. wolframius 16 Marzo 2017, 14:32

    Con questo nuovo sistema noi saremo messi particolarmente sotto pressione…ottimo! Dobbiamo farci trovare pronti e dimostrare che siamo migliori di tutte le tier 2 sul campo.

  4. Sergio Martin 16 Marzo 2017, 15:05

    Bene! Abbiamo l’opportunità di guadagnare qualche posizione nel ranking e di mettere a tacere qualche tronfio…

  5. albe 16 Marzo 2017, 15:28

    La mia prima impressione e’ che a rimetterci siano i giocatori (strano) dell emisfero Nord… Soprattutto I Top, come si gestisce il ciclo Fine campionati con fasi finali/ Riposo/Preparazioni con una finestra a Luglio? Bah

    • matteol 16 Marzo 2017, 15:41

      Sottoscrivo.. luglio è deputato per le prime due settimane ad uno “scarico” da quello che si è letto negli anni scorsi, mentre adesso si finirà a giugno con i campionati, tre settimane di preparazione ai test di luglio e poi via a manetta con il campionato e le coppe?
      Ipotesi così su due piedi: 1) si provvederà ad una rivisitazione del numero di squadre in Top14 (forse un Top12) e Premiership a 10 squadre? 2) si punta ad aumentare il numero di giocatori in ottica nazionale, per prevenire il logorio dei soliti giocatori e per rendere più competitive le Tier2 e permettere loro di giocarsela?

  6. Stru 16 Marzo 2017, 15:34

    A questo punto penso sia necessaria una riforma del calendario del pro 12: quest’anno si è iniziato il 2 settembre, e la finale sarà il 27 maggio. Sarebbe più sensato iniziare a fine settembre/inizio ottobre e finire a metà/fine giugno.

  7. Camillo 16 Marzo 2017, 15:39

    Ormai il rugby è entrato nel vortice del soldoni come la maggior parte degli sports. Con questo “full time” guadagneremo qualche posizione ? Mah….
    Le infermerie si riempiranno e le squadre dovranno avere una rosa di 60-70 giocatori. O si cambiano alcune regole del gioco per garantire i giocatori, altrimenti continuare a fare a sportellate le carriere si accorceranno ulteriormente. Già dal passaggio al professionismo abbiamo subito uno “strappo” che ci ha allontanati dalle prime dieci, avendo una base a dir poco dilettantistica e poco preparata. Sotto pressione penso che se non ci diamo un organizzazione capillare seria, ne vedremo delle belle! Speriamo bene………Forza ragazzi, sabato provateci, almeno…………….

  8. Appassionato_ma_ignorante 16 Marzo 2017, 15:56

    Per conto mio bisogna ragionare in termini di ampliare la base e migliorare a livello di singolo movimento. Dove sta scritto che a luglio debbano essere sempre i soliti noti a partecipare? Uno sport logorante come il rugby richiede ricchezza di risorse umane: il movimento che saprà produrre la maggior quantità di giocatori di alto livello potrà affrontare le finestre internazionali più serenamente.

    • andreac 16 Marzo 2017, 17:10

      esatto, può essere l’occasione per testare giocatori nuovi veramente a prescindere da quello che potrà dire il ranking, facendo rifiatare chi tira sempre la carretta.

  9. Shane McDriscoll 16 Marzo 2017, 16:39

    Mi pare che proprio Beaumont abbia detto che probabilmente i campionati europei inizieranno un po’ più tardi e quindi finiranno un po’ più tardi. Alla fine aumentare le partite T1-T2 e permettere al SR di proseguire senza soste erano le uniche cose realmente fattibili finche le leghe europea non accettano a ridurre le partite a stagione e la finestra del 6N resta impossibile da sposare.

    Adesso che a sud potranno di nuovo giocare il SR senza soste e poi con la nazionale senza soste non mi stupirei se dovessero tornare un po’ più competitive di ora anche SA, Australia e Argentina.

    Purtroppo avere campionati europei un po’ più corti e senza finestre internazionali in mezzo e una unica stagione internazionale come per l’emisfero sud anche per le europee sarà probabilmente impossibile.

    PS: nel nuovo calendario pareva che le associazioni giocatori volessero dire la loro per quanto riguarda il giocare meno spesso. Con quanto letto fin’ora non vedo cosa cambi in tal senso

  10. Jager 16 Marzo 2017, 17:47

    Non viene citato il tour dei Lions

  11. mamo 16 Marzo 2017, 18:06

    Adesso, a parte tutto, a parte che ci potrebbe essere utile per il Ranking come giustamente sottolinea @SergioMartin, mi sembra che questa decisione vada nella direzione di togliere al rugby quell’aurea di sport elitario che per me (lo dico da più di quarant’anni) ne limita inesorabilmente la diffusione.
    Elitario perché i più forti da sempre hanno diritto a battersi solo contro i loro pari dove la tradizione, a volte, prevale sull’effettiva capacità.
    Perché limitare ai soli Mondiali la possibilità di confronti fra realtà anche tanto diverse (come potenziale rugbystico) fra loro ?
    Direi che questa è una tradizione Britannica eppure da loro, nel calcio, la Coppa d’Inghilterra, FA Cup, aveva sino poco tempo fa più prestigio del Campionato, proprio perché in Coppa giocano squadre di Serie e Categorie diverse anzi diversissime fra loro.
    Quindi ben venuta “democrazia”, in senso sportivo, ovviamente.

    • arali 16 Marzo 2017, 18:31

      Sono molto d’accordo, era ora di cambiare, avere uno sport diviso a compartimenti stagni tra le squadre più forti e quelle di seconda fascia non ha senso e il sistema seguito fino ad oggi non porta a nessuna crescita.
      Resta il problema di fondo, che nel rugby, a differenza degli altri sport, il gap tra le prime 8/10 e il resto del mondo è abissale, e quindi assisteremo ad incontri poco interessanti o nei quali le tier 1 più importanti (non è il caso dell’Italia, che avrà delle buone occasioni per mettere a tacere tutte le chiacchiere attuali) schierano formazioni sperimentali. Ma la via è quella giusta.

      • Jager 16 Marzo 2017, 18:58

        Anche io penso che sia un ottima cosa , ma il motore del cambiamento non credo sia stata la “democrazia sportiva” , pensò piuttosto che sia stato un motivo più semplice meno nobile , ma ugualmente importante e si chiama necessità di ampliare il mercato .

        • mamo 16 Marzo 2017, 19:36

          Probabile, Jager, ma per quelli della mia generazione é più facile pensare si tratti di democrazia 😉

          • Jager 16 Marzo 2017, 20:28

            Hai ragione anche a me piace crederlo , ti ringrazio

      • mamo 16 Marzo 2017, 19:34

        Hai ragione Arali quando dici che il gap può essere abissale e, trattandosi rugby e non di tennis tavolo, forse anche fisicamente pericoloso.
        Ma penso a noi e alle nostre prime sfide con gli abs, alla prima (’77) ho assistito e non é stata per niente una disfatta anche se, in effetti, non era un vero test match visto che noi avevamo 3 foresti e ci chiamavamo XV del Presidente.
        Secondo me se non si incomincia il confronto il gap continuerà a crescere. Per me.

  12. HECTOR 16 Marzo 2017, 22:08

    Considerato che tra 6 nazioni e test match,le squadre nazionali hanno 11 incontri annuali, mi sembra il minimo che campionati nazionali e coppe europee, debbano rivedere i rispettivi calendari. La finestra del 6 nazioni, potrebbe servire a far recuperare tutti i giocatori che non vi partecipano, per es, e così via….

  13. jazztrain 17 Marzo 2017, 08:19
  14. jazztrain 17 Marzo 2017, 09:17

    Spero che in futuro ci sia possibilità anche per Spagna, Portogallo, Germania, Belgio e Russia.

  15. giobart 17 Marzo 2017, 13:11

    L’ideale sarebbe stato di fermare anche i campionati di Pro12, Premier e Top14 durante il 6 Nazioni, ma tant’è…

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