Montano le proteste dei giocatori tra tweet, sit-in e richieste di rescissione
Fusione Racing-Stade: arrivano dettagli, ma è un inglobamento?
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Top 14: Antoine Frisch vicino al Tolone
Il centro del Munster passerà al club dopo il pagamento di un sostanzioso indennizzo
Giochi Olimpici di Parigi 2024: Romain Ntamack porterà la fiamma olimpica
Il numero 10 del Tolosa sarà il tedoforo durante il passaggio della fiaccola in Occitania
Dan Biggar: “Un futuro da coach? Ogni allenatore che guardo sembra più vecchio di 10 anni”
L'ex numero 10 del Galles allontana l'ipotesi di allenare e vede il post carriera più vicino ad un ruolo di commentatore
Top 14: le ultime 10 partite saranno trasmesse da TV5 Monde
Le partite della parte finale della stagione saranno visibili dall'Italia
Pietro Ceccarelli: “Perpignan è un club magnifico, quando giochi qui c’è un’atmosfera folle”
Il pilone azzurro racconta il momento dei catalani e si prepara a sfidare la squadra di Ioane e Page-Relo
Guai fuori e dentro il campo, ma Montpellier dà un’altra possibilità a Mohamed Haouas
L'avanti francese riparte dal club in cui è cresciuto dopo anni molto controversi
Cominciano ad emergere i buchi economici nel rugby francese stra pompato economicamente … questa mi sembra semplicemente un operazione economica di sportivo ha ben poco …la protesta di papè e soci mi sembra la levata degli scud di di quel poco che resta del senso dlla maglia dell appartenejza insomma di un rugby che sta scomparendo
E Parisse cosa dice? In fin dei conti è il capitano dello Stade.
Sarebbe mai possibile una cosa del genere in Italia?penso proprio di no,basta vedere quante Rugby Roma Olimpic ci sono a Roma !!!!Non si riesce a stare insieme pur avendo giocato per la stessa società con gli stessi colori e lo stesso campo. Che tristezza.!!!!!
pensavo savare vendesse la societa’,che stavano smontando la squadra s’era capito da mo,anche parisse aveva detto qualcosa in proposito e credo l anno prossimo giochera’ da un’altra parte(magari a treviso con banks e ashley cooper….)e’ successo come nel calcio italiano circa 15 anni fa,s’e’ speso troppo,le societa’ o falliscono o ridimensionano di parecchio,e tutto questo per ingaggiare giocatori stranieri che indeboliscono la propria nazionale.
Una fusione che salva più lo Stade che il Racing, la squadra di Parisse, exploit a parte di 3 anni fa, galleggia nei bassi fondi, terz ultimo in classifica e sono parecchi anni che versa in una situazione economica complicata…
Ammirevole Lorenzetti che subito si è detto disposto alla fusione, ma di sicuro avrà i suoi interessi economici.
Da discutere dove andare a giocare, lo stadio dello SF è molto più centrale rispetto a quello del Racing…
Perpignan e biarritz in proD2 con difficoltà a risalire.
Sf da anni sempre sull’orlo.
Fallimento di London Welsh e delle Zebre, in cui si salva chi può (festuccia, geld…)
Chissà che si diano una ridimensionata tutti quanti e che non sia il preludio ad una superlega europea di superricchi e per gli altri solo cacca…
. Speriamo che russi ed arabi continuino ad interessarsi solo di calcio, per quanto un club che si chiama Saracens con la mezza luna nel logo dovrebbe invogliarli non poco.
gli imprenditori russi investono nel rugby ma nel loro paese,con budget simili a rovigo o calvisano.
si,meglio che gli imprenditori stranieri si tengano alla larga dal nostro rugby,che sta abbastanza bene di suo,sia mai che poi si incomincia a organizzare stage coi neozelandesi o vincere qualche partita in coppa tipo i russi,abbiamo dimostrato coi risultati di aironi zebre treviso che non c’e’ bisogno di aiuto dall esterno,va benissimo cosi’ la situazione,d altronde siamo italiani il paese del marchese del grillo.
Ma è lì che l idiota mentalitá dlminante del mantra ” il mercato è il mio pastore …” vuole per ottusità arrivare
Mossa disperata frutto di una semplice considerazione: il T14 è un torneo caricato a mille; si fa a gara a chi ci mette più soldi, perché più soldi vuol dire rose più infarcite di fuoriclasse che forse faranno vincere le partite ma di sicuro faranno vendere più gadget e attrarre più gente allo stadio. Ormai la direzione intrapresa è questa, non si torna indietro, i club sono diventati delle imprese; e ciò vuol dire che tra poco, quando le spese saranno superiori agli introiti e gli escamotage tipo fusione di club non si faranno più, il castello crollerà miseramente. Forse sarà un bene perché così il rugby francese tornerà alla sua genuinità, con le sue sfide secolari profondamente ancorate al territorio, con i suoi derby cittadini e regionali. Per ora però siamo costretti ad assistere a questo scempio dei valori e della storia. E intanto l’Inghilterra gongola…
C’e’ chi ha voluto a tutti i costi il professionismo…
La tristezza viene dal fatto che sembra una mossa con l’unico scopo di poter far concorrenza a Boudjellah
Genia, Carter e Imhoff hanno già chiesto di potersi trasferire a Treviso la prossima stagione 🙂
basterebbe Parisse, che vuole dare una mano a COS… 🙂
Magari !! 🙂
La Tribuna parla anche di Quesada che vorrebbe passare per un colloquio 😉
dolorosa ma necessaria scelta…bisognava fare pur qualcosa contro la calcistizzazione (che brutto termine) del rugby francese che ha ormai raggiunto ritmi e livelli insostenibili e risultati inadeguati…il modello da seguire è chiaramente quello delle franchigie celtiche…noi esclusi ovviamente, visto che allo stesso modo, dovremmo fare una squadra tipo jaguares…
Credo che, molto più semplicemente, le due squadre si sono rese conto che stavano facendo il “botto” economico. Non so se la fusione sia l’unica o la migliore soluzione ma così non potevano andare avanti. Il problema è che a breve seguiranno altri colpi di scena dello stesso tipo sia in Francia che in UK con una ridimensionata generale. Il rugby professionistico è cresciuto troppo e troppo in fretta ed ora non si gestisce più. Un ridimensionamento economico, e con tutto quello che questo comporta, poterà le franchige italiane ad avvicinarsi un po’ di più ad un mondo oggi troppo lontano.
di fusioni nel campionato francese se ne sono già viste, ma fusione ha sempre significato che le due (o più) entità conservavano la loro identità anche nel nome (es. UBB, USAP, lo stesso Metro-Racing prima e Racing-Metro dopo) mentre nel caso attuale è un evidente acquisizione societaria da parte di Lorenzetti… lo SF “sparisce” nel nulla, pare, e rimane Racing92 come sola società professionistica (sempre che l’azionariato di base titolare del “marchio” SF approvi la cessione/fusione… dal punto di vista delle tifoserie, l’affermazione di Lorenzetti “tra tutte e due le squadre abbiamo quasi mezzo milione di tifosi, così riusciremo a riempire uno stadio da 22.000 posti” fa il paio con la battuta (ma non tanto) di MB “da due stadi vuoti forse riusciranno a tirare fuori uno stadio pieno a metà!”… se si concretizza, l’unica cosa positiva per il mercato dei trasferimenti è che ci saranno 45 giocatori in cerca di un nuovo impiego, è stagione di saldi…e senza sottovalutare l’impatto psicologico in queste ultime determionanti giornate per chi dovrà affrontare lo SF … mah!
Il cambiamento spaventa sempre, ma a volte è necessario.
Spero che venga comunicato tempestivamente chi non farà parte del futuro di questo nuovo club, così che ogni lavoratore possa trovare lavoro da qualche altra parte.
Forza italiane! Abbiamo 45 giocatori di primo livello in offerta! Almeno un paio riusciremo a vederli di qua dalle Alpi?
mai dire mai, ad esempio di terze centro c’è abbondanza, ma anche di seconde… uno come Ali Williams ad esempio, un giretto in Italia se lo potrebbe anche fare (una volta che abbia le vie aeree ben ripulite 😉 )…