Un Sei Nazioni diverso e una statistica: Conor O’Shea e la nostra presenza del torneo

Il Commissario Tecnico parla con il Times di format e forza mentale. E dal 2011 al 2016…

o'shea italia nazionale sei nazioni

ph. Sebastiano Pessina

Riprende questa sera l’operazione Sei Nazioni dell’Italia. I giocatori Azzurri si ritroveranno infatti nella Capitale per preparare il match della prossima settimana, in calendario a Twickenham contro l’Inghilterra. Un incontro sicuramente difficile, contro un avversario solido e che, probabilmente, scenderà in campo con qualche esperimento di formazione, come anticipato nei giorni scorsi dallo stesso coach Eddie Jones (che dovrebbe recuperare Mako Vunipola, dichiarato abile e arruolabile dopo essere sceso in campo con i suoi Saracens).

Intanto, dalle pagine del The Times il Commissario Tecnico azzurro Conor O’Shea è tornato a parlare dell’esperienza e del lavoro alla guida della Nazionale azzurra. Parlare anche di confronti con le altre squadre e di possibili cambiamenti nel format del torneo. E no, per le parole promozione e retrocessione non c’è spazio, anzi.

 

Il primo passo per risolvere un problema, recita un vecchio adagio, è riconoscere di avere un problema. Ed è la stessa cosa che l’ex DoR degli Harlequins ha dovuto fare una volta arrivato in Italia. “E’ come una persona che ha un problema di dipendenza dall’alcol. La prima cosa da fare è riconoscere il problema, prenderne coscienza. Certo che c’è molto da cambiare, e chiunque ve lo direbbe”. Un problema anche di mentalità e di approccio, come più volte lamentato da O’Shea: “Se qualcuno continua a dirti che non sai fare il tuo lavoro, e tutti poi vanno avanti a confermartelo, allora quella cosa entra nella tua testa. C’è tantissima negatività e non solo all’esterno. Questi giocatori si sentono continuamente dire di non essere abbastanza bravi. Invece abbiamo bisogno di giocatori con forza mentale per affrontare i momenti difficili”.

 

A proposito invece del fromat del torneo, nel corso della conferenza stampa post sconfitta contro l’Irlanda dai media esteri erano arrivate domande circa la presenza italiana nel torneo. E Conor O’Shea. che sul diritto di nostra partecipazione al torneo ha le idee chiarissime, suggerisce come eventualmente modificarne la struttura. “C’erano quattro nazioni, poi cinque. Dovremmo se proprio espanderci, non andare nell’altra direzione“. E poi una statistica: “Nelle trenta partite dal 2011 al 2016, la Scozia ha vinto solamente un match in più dell’Italia (24/6 e 25/5, ndr) e se penso ai miei tempi, quando giocavo con l’Irlanda, beh saremmo dovuti retrocedere qualche volta”. Un passo che il Board non si può permettere: “L’economia italiana è la terza in Europa. Se vogliamo che il gioco cresca, non possiamo permetterci di dire che non c’è bisogno di noi”.

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Nations Championship 2026: il calendario dei test dell’Italia nella nuova competizione mondiale

Diventano sette i match internazionali che vedranno impegnati gli Azzurri il prossimo anno

17 Novembre 2025 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Quilter Nations Series: si aggiungono 2 giocatori nell’Italia in vista della sfida con il Cile

Lo staff tecnico chiama un avanti e inserisce un trequarti in lista come invitato

17 Novembre 2025 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Italia: il bollettino medico dopo la partita contro il Sudafrica

Due giocatori della nazionale rientrano ai club di appartenenza

17 Novembre 2025 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

“Sudafrica come Deadpool”: le reazioni della stampa italiana al match tra Azzurri e Springboks

Quella di Torino è stata un'occasione persa o no? Le opinioni si dividono

16 Novembre 2025 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Italia-Sudafrica: perché la partita di Torino è una tappa significativa nel percorso di crescita degli Azzurri

Questa squadra è competitiva, lo è al punto di giocarsela per davvero contro avversari di livello medio-alto e di non partire più da vittima sacrifica...

16 Novembre 2025 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

“Zuliani come Giorgio Chiellini”: Italia-Sudafrica, le reazioni della stampa estera alla partita delle Quilter Nations Series

Per molti giornali internazionali "il punteggio è eccessivo e immeritato per un'Italia eccezionale", mentre le testate sudafricane si scagliano contr...

16 Novembre 2025 Rugby Azzurro / La Nazionale