Il Sei Nazioni 2017 dell’Italrugby: vincere non è la prima cosa

Il tecnico irlandese fa il punto ad un mese dal torneo. E chiede poche cose ma fatte perfettamente

o'shea italia nazionale rugby

ph. Sebastiano Pessina

Manca poco più di un mese all’esordio dell’Italia nel Sei Nazioni 2017, fissato per il 5 febbraio contro il Galles. L’operazione inizierà ufficialmente il 22 gennaio con il raduno di Roma e coach Conor O’Shea non vede l’ora che arrivi l’appuntamento. Il tecnico irlandese ha fatto il punto della situazione in una lunga intervista al Corriere della Sera, confermando la carica e l’energia che hanno fin qui contraddistinto la sua gestione e la sua comunicazione. Si inizia con “Ho voglia di ritrovare il mio gruppo, di parlare con i giocatori, i veterani e i giovani. Abbiamo molto da fare“, si passa per la vittoria contro il Sudafrica e si arriva al torneo 2017.

 

 

“Vincere piace, fa bene e porta nuove forze perché i ragazzi più giovani hanno bisogno di eroi per appassionarsi a uno sport”, dice Conor O’Shea a proposito dello storico successo di novembre contro gli Springboks, ma il risultato finale è solo la conseguenza di un lungo processo che in questo momento ha l’assoluta priorità su tutto. Anche sul risultato stesso delle partite, al punto che “può sembrare un paradosso, ma adesso, per noi, vincere non è la prima cosa“. Il focus del Commissario Tecnico azzurro è tutto sull’intero processo, il cui scopo ultimo è quello di “cambiare il sistema, per liberare le potenzialità del rugby italiano”. “Sarebbe più semplice, per me, pensare solo alla mia squadra, preoccuparmi di vincere qualche partita e non incidere in profondità“.
Il primo passo si gioca nella testa dei giocatori e la sconfitta contro Tonga sette giorni dopo aver battuto il Sudafrica, dimostra che a livello mentale c’è molto da lavorare. Ma Firenze ha dimostrato anche agli avversari che l’Italia c’è e non va mai sottovalutata: quella partita “ha fatto capire, a noi sopra tutti, che dobbiamo solo lavorare e avere fiducia. Che possiamo farcela”.

 

Per quanto riguarda ciò che vedremo in campo nei cinque difficilissimi impegni tra febbraio e marzo, O’Shea chiede ai suoi di combattere per l’intero arco della partita e “fare alla perfezione due, tre cose”. Una di queste è la difesa (“Una squadra solida deve avere una grande difesa”), l’altra è combattere e lottare: ” Voglio una squadra dura, cattiva, che non regala nulla e contro la quale nessuno gioca volentieri“.

 

Dopo sei partite (vittorie con Stati Uniti, Canada e Sudafrica – sconfitte con Argentina, All Blacks e Tonga) è tempo di un primo mini bilancio: “Abbiamo fatto cose buone, ma dobbiamo fare di più e meglio”. E l’abitudine alla vittoria va coltivata nel quotidiano con le franchigie, che “devono cominciare a vincere”.

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Barbarians-World XV, le formazioni con Michele Lamaro capitano

Prestigioso riconoscimento per il capitano dell'Italia, alla guida anche della selezione mondiale allenata da Steve Hansen

24 Maggio 2023 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Monty Ioane è sempre più vicino a un approdo nel Top14

L'ala azzurra intravede il Campionato Francese nel suo futuro

23 Maggio 2023 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Sebastian Negri: “Questo è il miglior ambiente in nazionale da quando ho iniziato a giocarci”

Il terza linea del Benetton a tutto tondo sulla selezione con il World XV, le prestazioni nel club e con l'Italia

22 Maggio 2023 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Italia, i convocati per il primo raduno a Pergine dal 5 a 9 giugno

Per lavorare in maniera mirata su ognuno di loro, gli Azzurri sono stati divisi in gruppi: ecco il primo

19 Maggio 2023 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Simone Gesi: “Io al Mondiale? Ci spero, ma devo lavorare duro”

L'ala delle Zebre sogna la Rugby World Cup, ma mantiene i piedi per terra

18 Maggio 2023 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Italia: l’analisi dei pre-convocati per la Rugby World Cup – I trequarti

Le scelte del c.t., possibili favoriti per la convocazioni, outsider e sorprese per quanto riguarda il reparto arretrato

17 Maggio 2023 Rugby Azzurro / La Nazionale