In un’intervista il presidente del club bresciano parla di diversi temi interessanti. E si toglie qualche sassolino…
Il suo Calvisano, l’Eccellenza che verrà e i giovani: Alessandro Vaccari guarda al 2017
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Lo sappiamo benissimo che non vengono obbligati da nessuno anche perché Bruno e Lucchin erano rispettivamente a Mogliano e Rovigo a perdere tempo in tribuna!!! Pettinelli è rimasto due (2) anni in accademia nazionale senza che nessuno lo cercasse(idem Gianmarioli). Riccioni ha saltato (giustamente) l accademia federale giocando subito in eccellenza e disputando addirittura una finale a 19 anni (pilone destro!!!) insieme a Raffaele titolare in finale a 20 anni. Ma tutta questa competenza ha un nome ……Massimo Brunello!!!
Lei, Barry, dimentica i due giocatori più importanti del campionato fino a qui disputato da Calvisano, Novillo e Semenzato.
Sia uno che l’altro non hanno nessun “chiaro percorso in testa”. Sono stati scelti dalla società così come è stato scelto Massimo Brunello.
Credo che barry, nel suo commento che condivido, alludesse ai giovani italiani…
Dopodichè dire chi sia esattamente colui che dà la marcia in più a questo giovane, affamato e talentuosissimo collettivo è difficile. Ai già citati aggiungerei Paz e Tuivaiti.
Ma concordo anch’io che Brunello è il vero artefice di questo giocattolo molto vicino alla perfezione.
A SanDonà mi sembrava di rivedere il Ghial Calvisano del Super10…
L’allenatore è il deus ex machina di ogni squadra, vorrei ben vedere che non lo fosse Massimo Brunello per Calvisano. Ma il mix è più complesso, come è logico che sia.
L’allenatore è il deus ex machina di ogni squadra, vorrei ben vedere che non lo fosse Massimo Brunello per Calvisano. Ma il mix è più complesso, come è logico che sia. Semenzato è forse più importante nelle sedute di allenamento che in partita.
Volevo solo dire che Brunello ha dato il suo forte imprinting di gioco a questa squadra e se Calvisano gioca in questo modo molto dipende da quello, al di là degli interpreti che peraltro son stati scelti per eseguirlo. Nei bresciani mi pare di vedere una mano del coach più marcata e personale di quanto non veda altrove.
Non ho ben compreso la frase su Semenzato. Intendi che la sua esperienza è fondamentale nel lavoro settimanale?
Esatto. Leader for exemple. Primo ad arrivare e ultimo ad andarsene, a quanto si dice.
Ovviamente ognuno tira l’acqua al suo mulino. Certo è un fatto, oggi in testa al campionato di eccellenza c’è anche la squadra che ha l’età media tra le più basse del campionato. Nessuno ha impostato nessun programma perchè ciò avvenisse è successo in barba ad ogni programmazione.
Se poi guardassimo all’anno prossimo, con la Francescato che è già di fatto una squadra di eccellenza, questo inserimento di giovani negli organici delle squadre di eccellenza diventa una necessità ancora più impellente, tranne 4/5 elementi che potrebbero già finire in pro12.
Se poi, anche l’anno prossimo ( stagione 2017/18) la Francescato si confermasse della stessa qualità si potrebbe parlare di un equilibrio di sistema raggiunto, sul quale ragionare.
Magari l’accademia fosse altrettanto forte anche l’anno prossimo, e quello dopo.
Calvisano, in un certo modo totalmente privato e non programmato è diventata una sorta di squadra emergenti. E Brunello allenando passaggio e riciclo del processo più di ogni altro allenatore di Eccellenza di fatto prepara molti giovani agli skills e al fitness necessari per il livello superiore.
Mi pare che Calvisano sia una società che programma avendo un percorso chiaro di priorità e obiettivi. La scelta di allestire una squadra giovane, per quanto ho visto, la migliore dell’Eccellenza, va nella direzione di fare sistema (dando qualità e continuità alla filiera nazionale>franchigie>domestic rugby) e di fare rete (è un terminale e un volano, al tempo stesso).
Una piccola grande realtà, meno provinciale di altre più grandi e non meno blasonate, ma piuttosto autoreferenziali, talvolta un po’ autistiche.
Riconoscendo l’ottimo strategia di utilizzo dei giovani accademici e nazionali u20, trovo che, anche Calvisano ovviamente tiri acqua al proprio mulino.
Abbiamo un sistema in cui ci sono due Celtiche, le quali o si fanno rose da 50 giocatori oppure difficilmente riescono a sopperire solo con il proprio organico a tutta la stagione.
Il problema da risolvere è quello dei giocatori che o sono giovani o giocano poco per vari motivi in Celtic ma che hanno bisogno di minuti ed esperienza.
Lasciare il tutto alla “buona volontà” dei club di Eccellenza che di volta in volta concedono se possono un proprio tesserato non è fattibile.
Pensare che le due Celtiche usino in caso le proprie giovanili neanche, dato che si finisce con il campionato u18 e le Zebre una giovanile non ce l’hanno.
Pensare che debbano mettersi su una seconda squadra a caso nemmeno, dato che dovrebbe partire dalla serie inferiori.
O la Federazione in accordo con tutti trova una soluzione, che sia seconda squadra che milita in eccellenza o un’accademia che anch’essa disputa un campionato, o che si trovi un accordo per i Permit Players stabile e definito, oppure pensare che i giovani o i giocatori di interesse Celtico debbano passare come per compartimenti stagni in eccellenza non è pensabile.
Non può funzionare solo con la “buona volontà” di Calvisano e di altre squadre, devono essere definiti ruoli,compiti e attori con i loro obblighi e doveri.
Non concordo molto sull’ultima parte dell’intervista. Intero movimento andrebbe rivisto ma spiegate che se la filiera funziona una selezione imbottita di giovani può battere i new Zealand Maori. Io concordo che ci dovrebbe essere un maggior utilizzo dei giovani in eccellenza (come del resto fanno quest’anno) ma spero che aboud faccia sentire la sua esperienza e armonizzi lo sviluppo dei giovani al nostro movimento
Due parole sulla questione rose celtiche. Se si crede nel valore dell’eccellenza come campionato, non si può accettare che Parma e Treviso vi iscrivano due squadre che un giorno giocano con i migliori e la partita successiva facciano fatica a mandarne 23 in campo. A parte il costo per sostenere queste due squadre.
Molto meglio prevedere per le due il doppio tesseramento con giocatori distribuiti in tutte le 10 squadre dell’eccellenza. Giovani o meno che siano.
La storia delle accademie legate alle celtiche altro non è che la richiesta di una squadra a costo zero per le due, pagata dalla FIR. Meglio togliere anche la Francescato e i 18 enni finiscano da subito in serie A oin Eccellenza a seconda delle capacità. Del resto Recco sta già facendo giocare ragazzi 97/98. Riccioni non ha fatto un giorno alla Francescato. Zilocchi è meglio che perda il tempo a fare allenamenti a Parma o a Treviso o è meglio che si faccia il suo bravo campionato a Piacenza?
No impossibile coi tempi e i modi attuali e gli infortunii pensare di avere una rosa di 80 giocatori (a squadra) per concludere 2 campionati
Io farei delle rose celtiche di 30 giocatori e altri 25 con un doppio tesseramento in maniera da avere una sicurezza coi pp
Se Zilocchi invece di “perdere tempo” ad allenarsi a Piacenza si allenasse con le Celtiche e poi giocasse a Piacenza o nella squadra x quando non convocato in Celtic forse ci guadagnerebbero un po’ tutti.
Le accademie sono una struttura molto comune in tutte le federazioni. Le due celtiche giocano già praticamente a gratis, non vedo come accostare due accademiesposterebbe la situazione di una virgola.
Che poi a me che siano accademie, seconde squadre o doppi tesserementi non mi cambia molto, quello che potrebbe fare la differenza è che gli Zilocchi si allenino settimanalmente in contesto professionistico e a stretto contatto con il livello più alto, avendo la possibilità poi di giocare se non convocati.
Ma a questa situazione una pezza ce la deve mettere la Fir definendo le regole e lo schema entro il quale stare. È da 7 anni che siamo in ballo e ancora queste regole e questo schema non c’è.
Vedi un po’ se c’è da benpensare.
Io continuo a preferire Zilocchi a Piacenza che gioca 60/70 minuti e il suo concorrente Rimpelli che ne gioca altrettanti a Calvisano. Ma io benpenso, ritengo cioè l’eccellenza un buon campionato per crescere e fare minuti. Quanto al doppio tesseramento, qualcuno ci deve pensare, ma qualcuno lo dovrebbe anche chiedere. Rimane sempre il fatto che , comunque sia, nessuno sarà obbligato a praticarlo, specie “a gratis”. Fir o non Fir. Così come adesso nessuno vieta l’utilizzo dei PP, che infatti vengono utilizzati: Panico, Pettinelli, Zdrilich lo sono stati.
Le “seconde squadre” sono un peso e un costo che è difficile da sostenere. Ma le mie sono solo opinioni.
Io continuo a preferire Zilocchi a Piacenza che gioca 60/70 minuti e il suo concorrente Rimpelli che ne gioca altrettanti a Calvisano. Ma io benpenso, ritengo cioè l’eccellenza un buon campionato per crescere e fare minuti. Quanto al doppio tesseramento, qualcuno ci deve pensare, ma qualcuno lo dovrebbe anche chiedere. Rimane sempre il fatto che , comunque sia, nessuno sarà obbligato a praticarlo, specie “a gratis”. Fir o non Fir. Così come adesso nessuno vieta l’utilizzo dei PP, che infatti vengono utilizzati: Panico, Pettinelli, Zdrilich lo sono stati.
Le “seconde squadre” sono un peso e un costo che è difficile da sostenere. Ma le mie sono solo opinioni e io non faccio il consigliere federale.
ripeto il concetto, a me che siano seconde squadre, accademie o doppi tesseramenti poco importa
ma credo che se un giocatore si allena al livello più alto e ha anche la possibilità di giocare in Eccellenza, mi pare la cosa migliore.
I PP, come dice Vaccari, ora sono lasciati alla buona volontà, mi pare un po’ poco perchè possano funzionare, ed infatti questi 7 anni di esempi lo dimostrano.
Le richieste da parte di eccellenti o delle Celtiche di risolvere la questione PP e doppi tesseramenti ci sono state e ci sono ancora.
La FIR farebbe bene a metterci mano se è suo interesse che le Celtiche siano nelle migliori condizioni possibili per performare.
Io credo che lo status quo non è ne’ stabile ne’ efficiente.
I problemi sono chiari, esistono n soluzioni, chi ne ha la responsabilità deve farsene carico e prendere le decisioni appropriate, che 7 anni di esperienza sono sufficienti per trarre le dovute contromisure.
Penso che un problema importante siano i soldi.
I PP devono essere delle celtiche ma prestati all’eccellenza. Come per esempio Worchester fa con Appiah prestato, o come i Leicester Tigers facevano prestando Pasquali a Doncaster.
Il contrario come è ora, cioè con squadre di Eccellenza che prestano i giocatori alla categoria superiore non sembra funzionare. Forse per la ristrettezza delle rose di Eccellenza e forse perché le celtiche non offrono abbastanza soldi per il “noleggio” dei giocatori. (Mi pare Calvisano offra i giocatori a gratis, ma ovviamente solo quando può e chi può).
Negli altri campionati professionistici italiani è così. La juventus ( Milan, Inter) che presta giocatori a quelle inferiori. L’unica cosa da regolamentare è il “prelievo” a campionato in corso.
Appunto, mi pare che 7 anni di esperienza sia sufficienti per arrivare a questa conclusione e trarre le dovute conclusioni, o dobbiamo star qui a raccontarci che un conflitto di interessi tra le due entità non esiste?!
@benpensante infatti le Zebre anche quando federali hanno pensato bene di attuare questa tecnica, ingaggiare più giocatori e prestarli alle squadre di eccellenza, vero?
No mi sa che non sia andata così.
Mi pare ci sia un bel po’ di confusione e che sia tutto tranne che un equilibrio di sistema raggiunto.
Finora le Zebre hanno soltanto cercato di sopravvivere. Con la bombola d’ossigeno di fianco al letto.
Beh parliamo dal punto di vista tecnico: il ”concorrente” di Zilocchi è Riccioni….ma non è un problema, entrambi nel giro di due anni saranno in nazionale e nelle Celtiche mi auguro dalla prossima stagione!
Concorrente proprio nel senso letterale e cioè che , in partita si affrontano e si sono affrontati uno contro l’altro.
No “concorrente” nel senso che sono entrambi piloni dx, entrambi meritevoli di essere titolari nell’U20, entrambi del’97 e per questo che dico che comunque non è un problema…fra due anni saranno in nazionale tutti e due!
Io di questo sono più che convinto. Ed è per questo che questo campionato mi piace molt e cerco di godermelo il più
Più Vaccari e Forgione, meno gufi, please.
Fiero di essere un gufo se le aquile sono quelle che indichi tu.
In ogni caso il mondo è dei ratti. 🙂
Per me emerge chiaro un fatto: la rivalità tra Eccellenza e Pro12. Lo status quo non è sostenibile, bisognerà a un certo punto fare una scelta.
Se molti sono dell’opinione di Vaccari, ovvero che certe partite di Eccellenza nulla hanno da invidiare al gradino superiore, si risparmi un bel mucchio di soldi e ci si ritiri dal Pro12.
Nulla è intoccabile, basta prendere decisioni, cosa che da anni non si può o non si vuole fare.
PS: Division 1 sides are allowed to field only two professional players in their matchday sides, and only one may be a forward. Professional players may not participate in Division 2 matches. Foreign professional players may not play in the League. Questo nel domestic irlandese, e non mi pare siano presi peggio di noi, semplicemente concentrano le risorse.
Sì, ma quanti tifosi pagano i biglietti per vedere Munster o Leinster o anche Connacht?
Finché le Zebre non concentreranno su di loro pubblico e sponsor non penso si possa fare di più che dargli 4 milioni l’anno ciascuna.
Quello che si può e forse dovrebbe fare (e lo ha accennato addirittura G che forse sarebbe utile) è di non dare 340k denari alle prime 4 di Eccellenza e 180k (o 120k? non mi ricordo quanti soldi erano) alle altre 6 ed invece scalarli a seconda dei risultati.
1a più soldi della 2a più soldi della 3a e così via.
E poi forse si potrebbero diminuire gli stranieri a 3.
Ma sono dettagli.
Se dai 0 all’eccellenza e 5 milioni a ciascuna delle franchigie pensi sia meglio?
Resto dell’opinione che il campionato di Eccellenza quest’anno sembra essere migliorato di livello per la prima volta in vari anni, e non penso sarebbe giusto riabbassarlo subito tagliano i contributi.
Le celtiche devono trovare modi per farsi pubblicità. E forse da questo punto di vista la FIR dovrebbe aiutare. Serve più pubblico e più sponsor. Per adesso la FIR guadagna con la nazionale e si può solo sperare COS vinca qualche partita del 6N perché vuol dire più introiti.
No sono sicuro che il capionato di Eccellenza sia migliorato di livello.
E quasi sicuramente migliorata la propensione al gioco e il tempo effettivo di gioco (ma ci vorrebbero dati ufficiali), ma non sarei così sicuro che il livello assoluto sia aumentato (a scanso di equivoci la ritengo una cosa positiva).
E questa è una cosa ben diversa.
Io ho visto quasi tutte le partite trasmesse da TRC.it.
Rispetto agli anni scorsi mi sembra ci siano
– più fasi,
– più passaggi,
– meno mischie, (ma aspettiamo la stagione delle piogge)
– più minuti effettivi,
– più competizione tra le squadre, con il solo Calvisano di categoria davvero superiore e nessuna squadra di categoria davvero inferiore.
Magari le difese devono ancora adattarsi a questi nuovi ritmi e gli in-avanti ci sono ancora. Il gioco al piede poi, mi sembra spesso deficitario e passaggi sbagliati. Ma con i giovani che cresceranno, e i giovani della Francescato che stanno facendo benissimo in Serie A e arriveranno l’anno prossimo in Eccellenza penso che ci siano buone possibilità che il trend di miglioramento continui.
quelli che citi non sono dati di inconfutabile miglioramento del livello dell’eccellenza, per assurdo potrebbe essere benissimo che il Calvisano di due o tre anni fa possa battere nettamente quello di oggi o stessa cosa per il Rovigo.
Quelli che citi sono dati che sono positivi perchè potrebbero rendere il campionato più gradevole, abituare a ritmi più alti i giocatori e focalizzare la preparazione tecnico tattica su aspetti che fino ad ora erano poco seguiti. Magari il livello delle squadre diminuisce, ma potrebbe aumentare nel lungo termine la competenza dei giocatori.
Ma questo si potrà dire solo in futuro, aumentare tempo effettivo e predisposizione al gioco è un punto di partenza.
Non riesco a seguirti. Il mio ragionamento è molto più terra terra. Nelle altre Union celtiche il sistema è piramidale, con una concentrazione di risorse laddove sembri più produttivo allocarle. Solo noi abbiamo mantenuto un secondo livello pro o semipro e la competizione è evidente. Voglio dire, uno sponsor che voglia mettere anche “solo” mezzo milione, non lo darà certo ai Bohemians, e via discorrendo.
Se si ritiene che si possa fare un campionato interno competitivo si punti su quello, altrimenti, se si pensa che un Pro12 sia la strada per la competitività internazionale, si agisca di conseguenza.
Fino ad ora, mi riferisco agli ultimi 3 anni, il professionismo è sostenuto tutto con i soldi della FIR: 4mil per una alle due celtiche e 300 a testa alle prime 4 eccellenti.
Affrontare la questione utilizzando assiomi di tipo ideologico, non credo porti molto lontano.
L’unico punto da cui partire è che tutto l’ambaradam sta in piedi perchè abbiamo una nazionale che gioca il 6N e in questo non ci trovo nulla di scandaloso.
Quest’anno l’eccellenza ha dimostrato di essere un campionato che esprime una qualità interessante. Tutta la foga di volerlo abolire mi sembra frutto di posizioni aprioristiche. Che porti via giocatori alle celtiche è tutto da dimostrare, non mi sembra che esistano giocatori che abbiano rifiutato di
giocare a Parma per andare alle FF.OO.
Non vedo alcun conflitto tra squadre di pro12 e eccellenza, solo la necessità di regolamentare ( favorendo) i rapporti tra i due campionati a campionati in corso.
i giovani di cui stiamo parlando giocherebbero a Calvisano, Piacenza o SanDonà anche senza i 300.000 euro che la Fir sgancia per la partecipazione alla coppa.
La quantità di giovani che si vede ultimamente è dovuta soprattutto al dowgrade che tutte le squadre stanno facendo, pagare un giovane soprattutto se accademico costa meno ed è più probabile di pagare un professionista con famiglia.
Nessuno vuole abolire il Campionato di Eccellenza, si tratta di decidere come investire le risorse risicate che si hanno a disposizione. Se decidi che la Celtic è fondamentale, non vai a spendere anche 300.000 euro per le prime quattro dell’eccellenza.
Se decidi che l’eccellenza è un campionato di sviluppo dove vuoi favorire il gioco e i giovani di formazione italiana, possibilmente riduci il numero di stranieri schierabili.
Oltre ovviamente ad armonizzare lo scambio tra i due livelli.
Solo un’osservazione, a fronte dei 300.000 che le prime 4 eccellenti ricevono, i soci e gli sponsor delle stesse ne tirano fuori almeno il doppio, ciò significa che se le due celtiche fossero virtuose come le eccellenti dovrebbero avere un budget di almeno 8/9 milioni.
Dubito che il budget medio delle prime 4 dell’eccellenza sia di 900.000 euro (300k+600k), fosse così ne sarei contento e anzi mi chiederei cosa ci facciano ancora a Parma le Zebre.
Probabilmente oltre che benpensante sei anche beninformato
30 giocatori a 1.500/mese ( media), stranieri, allenatori,team manager, trasferte, abbigliamento, tasse gara, uso e gestione dei campi, settore giovanile ( 4/5 squadre), il conto è presto fatto.
Beh ammettendo 1500 euro a persona (cosa poco probabile conoscendo eccellenti) e uno staff totale di 45 persone, moltiplicato tutto per nove, 9, mensilitá si ha 600k circa comunque per me le celtiche non arrivano a tirare fuori molto di piú del contributo fir, anche se molti ignorano il fatto che i soldi vengono dati anche per le coppe europee e nelle altre federazioni mi pare che vengono girate direttamente dall’ente organizzatore
Solo i 4 stranieri costano da soli almeno 100.000.
Il discorso del regolamentare il passaggio dei giocatori da CL a S10 in corso mi sta bene.
Non mi sta bene una cosa fondamentale, il fatto che semplicemente servirebbe una struttura in grado di formare gli allenatori all’alto livello imposto dalla CL anche in eccellenza, in modo da uniformarne la preparazione.
In sintesi, se in celtic vai a 100 all’ora e in eccellenza a 80 all’ora è meglio per l’eccellenza arrivare a 90-95 all’ora per abituarsi ad arrivare al vertice della piramide, poi da li si selezioneranno chi e come sarà pronto per la franchigia.
Io credo che l’avvento di Conor O’Shea segni un punto in questa direzione. Per coloro che vogliono seguire. Non credo che , comunque, si possa imporre nulla a nessuno. Manghi, Cavinato e Casellato sono allenatori che la Celtic la conoscono. Il buon campionato di Reggio ne è la prova.
mi ricordi uno che scriveva qui tanto tempo fa di cui non mi ricordo il nome..
Sul serio si sta discettando su una presunta quasi equipollenza di alcune partite di Eccellenza, che rimane sempre un campionato modesto, con alcune del Pro 12? O è perché siamo alla fine dell’ anno? Avrò capito male io
Caro Jock, nemmeno io ho capito il senso generale della discussione. Ma, a mio sommesso e poco rilevante avviso, siamo sempre alla metà del guado della non-decisione e di tenere il piede in due scarpe.
Caro Jock, peggio di un pomeriggio al Lanfranchi c’è solo una torrida serata estiva all’Arena, con Oren a dirigere e di fianco un paio di ciccione teutoniche ancora fumanti del sole del basso Garda (alto, maxĭmē sponda bresciana, tutto un altro livello di gnocca). Per etica ed estetica.
Spettabile @malpensante, una volta, in pieno agosto, per un Aida, in pieno agosto, è accaduto anche a me. Ma mia moglie era felice.
C’è un errore, chiedo scusa.
Caro @rabbi, mi consoli, grazie, per un attimo avevo temuto. Non ti scrocco più sigarette, promesso.
La discussione non é se l’eccellenza sia meglio del pro12, nessuno mi pare l’abbia scritto, ma come e se possa esser utile al pro 12.
Ma vedo che molti che ne parlano di partite ne hanno viste ben poche.
Io l’ho interpretata come te.
Il pro 12 è irrinunciabile a mio modesto avviso, ma chi non gioca deve poterlo fare nelle squadre di eccellenza, con preferenza ai club meno forti e strutturati, così si alza il livello medio delle partite…, altrimenti molti dei giocatori poco impiegati non cresceranno e ritorneranno mestamente nel livello inferiore
Nelle altre Union celtiche non esiste un campionato semipro e, chissà come mai vanno meglio di noi.
Cosa è la discussione, lo decidono i partecipanti, interagendo, non lei.
Inoltre, invece di dare cifre, andasse a controllare quelle di Benetton, di Zebre, e, a titolo esemplificativo, quella della prima del campionato, il Calvisano. Poi, ci illumini in merito. O preferisce lo faccia io?
Non vedo l’ora.Cosí potrei capire il suo, finora inesplicabile, punto di vista sull’eccellenza. Perché,immagino, é di questo che stiamo parlando.
Chiedo scusa, volevo sapere dove si comprano i cagacazzi di ricambio.
Il mio preferito non funziona più da tempo e quelli più recenti non facevano lo stesso servizio. Ho cercato invano in tanti posti, alla fine pare sia uscito un nuovo modello, comunque una pessima imitazione dell’originale. Chissà quanto dura questo.
Prova all’Ikea!
Kagacatzelund